induttivo; propagandosi più tardi nel secolo XV, fino agli esordi del secolo XVI, con L. Pacioli, Toscanelli, Paracelso (tedesco), Copernico (polacco
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(Pöhlmann); rimanendo frattanto Platone il prototipo dei tardi utopisti del comunismo in Europa (sec. XVI). Le vedute economiche sono più ampie, definite
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all'economia moderna, avvalorando dapprima l'onnipotenza politica (sec. XVI-XVIII), e dappoi coll'individualismo trapassato nei codici (sec. XIX
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periodo va scientificamente a ripartirsi in due successivi momenti: — l'uno di trattazione empirico-monografica dal sec. XVI — e l'altro di trattazione
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cattolico; — esso medesimo aggravato nel secolo XVI dalla rivoluzione religiosa di Lutero, la quale, infrangendo il nesso armonico fra la ragione e la
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Europa centrale e occidentale dal secolo XVI in poi, cominciando dalla imitazione letteraria ed artistica di Grecia e Roma, per poi tramutarsi in
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, o fantastici come L'utopia di T. Moro (1516) inglese, ed altri simili del Doni, Campanella, Bruno (sec. XVI), o polemici come i libelli di Franck
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società presente, come spinsero il pensiero filosofico nello scetticismo di Erasmo, di Montaigne, di Bayle (sec. XVI-XVII), — così insinuarono nei
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decadenti. Sovr'essi sopravanzano di gran lunga G. Bodin e G. Botero (fine sec. XVI) per dottrine economiche ampie e mature, ma sempre dominate
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scolastiche, applicate ai fatti nuovi economici (sec. XV e XVI). Così quel ciclo di cultura cattolica che si dispiega specialmente in Ispagna dietro a
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secoli XV e XVI, abbuiando questi veri sovrani, col ridestare le reminiscenze dell'antichità pagana intorno al fato, al panteismo politico, all
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derivati dal consorzio civile. L'ideale di Machiavelli e del neo-umanesimo del secolo XVI «di uno Stato ricco in mezzo a popolazioni povere» è un
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Già vedemmo (nella «Storia delle dottrine economiche») come imperò dal secolo XVI al XVIII l'utilitarismo politico o di Stato ed anzi dinastico, in
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benefici della civiltà. È un concetto, che già depresso dal neo-umanesimo pagano del sec. XVI e dal razionalismo materializzato del sec. XIX, oggi è
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repubbliche cittadine medioevali, l'Olanda del secolo XVI, oggi il Belgio e l'Europa intera, rispetto agli altri continenti, tutte regioni di forte densità
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distruzione di quegli indigeni e l'assoggettamento politico di que' territori, da un altro trasse i conquistatori nei secoli XVI e XVII, dinanzi alle esigenze
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educò che al cadere dell'evo medio (sec. XV) e nei due secoli XVI e XVII, e prima al di là dell'Alpi che fra noi. Molto vi contribuì la politica economica
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rivoluzione dei paterini, (sec. XIII) o dei contadini sotto Wykliffe (sec. XIV), o degli anabattisti sotto T. Münzer (sec. XVI), senza dire dell'età
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decadimento dell'autorità sociale della Chiesa in seguito allo scisma di occidente, e più nel secolo XVI, per il predominio di idee pagane ostili al popolo
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secoli XVI-xviii) nella rinascenza neo-pagana (che riprodusse financo la schiavitù nell'America) e nella riforma protestante, e dopo l'incentramento
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. Analogamente le dottrine filosofiche del rinascimento riproducono nel secolo XVI l'assorbimento della società nell'assolutismo politico pagano; e più
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piuttosto rinascenza delle antiche) nei sec. XV e xvi, e più recenti esigenze sociali maturarono la più robusta formazione dello Stato moderno del sec. xix
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