Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'angelo in famiglia

182184
Albini Crosta Maddalena 40 occorrenze
  • 1883
  • P. Clerc, Librajo Editore
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
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e dunque, tu mi dimandi: che debbo fare, che vuoi da me? Oh! io non voglio da te l'impossibile, voglio il tuo bene, e lo voglio in modo che non ti

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, ma non per te, figlia mia; no, non per te che senti il bene, che lo vuoi! Tu, sì, io tel prometto, tu anzichè invecchiare innanzi tempo, conserverai la

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CERTO, se non ti vuoi scottare, e peggio se non vuoi correre rischio di bruciarti, e bruciarti davvero, guardati dal fuoco, poichè chi col fuoco

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dei quali abbiamo ragionato, perdona se asserisco mentir essi solennemente, benchè forse, se vuoi, in buona fede. Sì veramente essi mentiscono, poichè

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briglia al cuore, se non vuoi essere da lui trascinata dove non vuoi, dove non devi; se per poco egli s'accorge che tu lo lasci ire a suo capriccio, ti si

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; una guida che ti additerà mai sempre come meta il bello e il buono, come mezzo la virtù, la virtù, la virtù. Vuoi rinnovare al tuo cuore la dolcezza

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s'impone senza avvedersene. Ma se tu vuoi il tuo vero bene, se odii il peccato, non c'è altra via di scampo che questa; andare a Dio e distaccare il

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interne pieghe del nostro cuore. Ma ripeto, tu le sai, tu le senti queste verità, tu vuoi servir Dio perchè lo credi e lo ami; tu vuoi pregar Dio, perchè

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, di levarti la vernice di collegiale, di farti spigliata, di farti insomma tutt'un'altra da quella che sei, da quello che vuoi, e che devi essere

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che Dio? Ed a qual pro tel direi, dappoichè tu lo sai per prova, e non vuoi, non hai, non ami altro indirizzo fuorchè quello che ti segna l'Onnipotente

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Iddio le ha assegnato un regno, mentre dell'uomo non ha fatto che un ministro, potente finchè vuoi, ma un ministro. Per disimpegnare le diverse

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eccezioni, per parlarti prima della regola; avrò forse fatto male a fare questa trasposizione; ma che vuoi? m'importa tanto e poi tanto dimostrarti

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parte della tua giornata la vuoi, e senza incomodo dei tuoi di casa la puoi dedicare allo studio, studia in buona pace; ma, ti prego, non isdegnare di

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semplicità delle tue abitudini, se non vuoi trovarti in quel campo nero e triste che ti vanno dipingendo i pessimisti, e che è nero e triste solo per chi lo

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consista nel variare le tue occupazioni e prenderne anche di gradevoli se vuoi, come sono gli ameni studj, la musica, il disegno, e perfino il passeggio ed

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quell'eroismo piccolo, minuto, nullo, se vuoi, agli occhi degli uomini; ma preziosissimo agli occhi di Dio, poichè quell'eroismo non è altro se non

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, un'esagerazione che fai a te stessa di quei vincoli, di quei pericoli che tu puoi scongiurare se il vuoi. Oh! tu la conosci la ricetta, tu la conosci

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sopportare in pace gli altri. Poi volgendoti a Dio digli col cuore:Signore, se Tu vuoi puoi mondarmi.

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desiderio, bramosìa, smania per uno o per altro stato. Molte ottime e brave signore amano, prediligono, se vuoi anche invidiano le Suore della Carità

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, diverrà poi una ciarliera, una maldicente, sarei tentata di dire una donna da trivio. Ma tu sei e vuoi essere sempre figliuola modello ai tuoi genitori

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: beati quelli che piangono! Ma se vuoi che a te pure sia detta questa consolante parola, riverisci ed ama coloro che bene o male tengono il luogo dei

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una di quelle intime effusioni che ci allargano tanto il cuore. Ma, che vuoi? Non so poi se tu t'intrattenga altrettanto volontieri con me, e se gli è

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il tuo credito ed il tuo nome. Havvi un proverbio molto volgare, e se vuoi, anche un pochino triviale, ma saggio e giusto, il quale dice: la troppa

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peccatore; ma per carità se vuoi imitarlo nel bene, non lo imitare nel male, non lo secondare, non lo ascoltare. No, no! Compatisci e compiangi il peccatore

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spande all'intorno quasi un odore di Paradiso che tutto eccita al buono, al bene, alla virtù. Tu, giovinetta, se lo vuoi, hai dentro di te, anzi sei

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l'interno; dunque, attenta bene, figliuola, se non vuoi pregiudicarti, ed essere e parere frivola e dappoco. Non dico già che tu debba foggiare i tuoi abiti

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partito appigliarsi? Dunque, quando vuoi fare la tua meditazione, mettiti in ginocchio un momento, di' al Signore che lo senti, ovvero che lo sai a te

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servir Dio, e non essere preso in mal occhio nella società; ma a te più specialmente si addice, a te che devi, che vuoi diventare l'angelo della tua

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d'interessi, e talvolta perfino per la mancanza di alcune comodità, di un divertimento, di una veste! Eppure sono tutti guai, piccoli se vuoi, ma continui

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malattie giovanili; ma che vuoi? in questo caso non mi pare ce ne sia un altro capace a surrogarlo, e finchè tu non me lo additi, io insisto per questo. La

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parola dei suoi Ministri in quanto è del loro ministero. Ma tu vuoi alcunchè di dettagliato da me; tu pretendi che io trascinata al bivio fra due

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. Orsù, ricorda il detto del grande Agostino: Ama, e fa quello che vuoi. Sì, ama, ama il fonte dell'amore, e procura di amarlo anche per chi non l'ama

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doversi discorrere, fuorchè in cucina, di piatti e di vivande, e so che la mamma mia, un po' antica se vuoi, ma di occhio fine ed attento, non voleva

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quanto vuoi ghiotta o squisita, all'altra vera ed intima di obbedire ad un precetto della Madre nostra, rinunciando a quella. Si è ripetuto fino alla noja

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persona che molto ami e stimi, ad un passeggio lungo se vuoi, ma nel quale i tuoi polmoni possano respirare l'aria pura e sana, e la tua mente volgere

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ammirare le arcate, le sculture, i dipinti, ma questo appena dopo d'aver fatto la tua adorazione; breve quanto vuoi, ma la tua adorazione genuflessa

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UN fiore artificiale è press'a poco un inganno; un inganno innocente se vuoi, ma un inganno sempre, e niuno ignora o nega la quasi infinita distanza

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altra no; ma in tutti i casi io vorrei assicurarmi che ti conduci virtuosamente e che non sei cinica, collerica, nè vuoi essere l'ultima a parlare. Il

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che abbattere e distruggere, senza pensare nè aver modo alcuno a riedificare. Io ho una casina modesta se vuoi, ma ben salda sui fondamenti, comoda e

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perfeziona l'uomo non interamente guasto di mente o di cuore, e se tu non vuoi che il dolore venga lui a trovarti, vagli tu stessa incontro; va tu a guardarlo

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Galateo della borghesia

201800
Emilia Nevers 2 occorrenze
  • 1883
  • Torino
  • presso l'Ufficio del Giornale delle donne
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giungendo. Vuoi andartene? C'è qualche epidemia in paese? - Eh! no, rispose Gina, una donnetta di mezza età, calma, metodica come una tedesca. - L'aria non

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la scorse, allungò le mani verso il suo cappellino, un cappellino nuovo, fiammante, gridando: lo voglio! lo voglio! - Che vuoi, carino? chiese la mamma

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