della propaganda rivoluzionaria. Il nostro paese non uscirà dalla presente stretta se abbandonata ogni violenza ed ogni pervertimento materialista, non
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dopoguerra, cioè il culto della forza, la pratica della violenza e la svalutazione della personalità umana. In tale senso furono detti sovversivi
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, travolgendo i criteri più comuni della giustizia sociale e della libertà civile, creando, alimentando una febbre di violenza e uno spasimo di odii, che
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violenza e la dittatura. Questi sintomi che costituiscono la posizione polemica degli unitari contro i comunisti ed in parte contro i massimalisti
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donde muove il Cristianesimo. Fu lo spirito della grande rivoluzione che santificò la violenza e celebrò la conquista sanguinaria. Al canto della
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’agitazione, e minacciavano d’impedire con la violenza la solenne prolusione in italiano del nuovo libero docente dr. Menestrina. Contemporaneamente, nella
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guerra civile, la violenza insomma dovrà trionfare delle vecchie violenze? Non la lotta di classe, spinta fino alle sue ultime conseguenze, può
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bisogna agitare sovratutto in questo momento, in cui lo spettacolo dell’immensa violenza patita, degli orrori e disordini del militarismo a cui hanno
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ricorreranno alla violenza. Ecco il principio con cui non si può andare d’accordo, senza conculcare la libertà e la giustizia sociale. I socialisti
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abbiamo imparato a sentire che cosa sia la Nazione nel lungo tormento dell’esserne dalla violenza straniera disgiunti, sappiamo valutare in tutta la sua
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resistenza sul terreno difficile e scabroso dell’esercizio del coraggio collettivo, di fronte alla violenza armata. Non era la lotta sul campo economico
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e la violenza della rappresaglia (che è il fenomeno passeggero dell’oggi) annulli trent’anni di costruzione nel campo operaio. Dall’altro lato, la
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resistenza sul terreno difficile e scabroso dell’esercizio del coraggio collettivo, di fronte alla violenza armata. Non era la lotta sul campo economico
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e la violenza della rappresaglia (che è il fenomeno passeggero dell’oggi) annulli trent’anni di costruzione nel campo operaio. Dall’altro lato, la
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Accademia della crusca
