Con tanta legna che v' è lì dentro!.... temo qualche disgrazia ad entrarvi col lume.... Ditemi quel che vi occorre, che forse potrò aiutarvi io
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Vi piacerebbe che lo fossi?
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Volete i legacci del mio grembiule? Vi servono?
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Sì!... Vostra moglie.... che vi vuol tanto bene!...
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Non ve ne importa più di me?... Non vi fanno più nulla le mie parole?... Mi vedete in che stato sono?
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Io vi correvo dietro, scomunicato?
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E vi sembra onesto ciò che fate?
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Pallidissimo !... soltanto per vedervi.... per cuocermi in un cantuccio, mentre gli altri vi fanno la corte!
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Così dovete ridere di tutte le sciocchezze che mi fate fare!.... quando vi seguo dappertutto, sconvolto, pallido....
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Allorchè fo il trovatore.... perchè vi chiudete dunque nella vostra torre di bronzo.... sempre?...
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Di me che vi amo alla follia?
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Lo detesto! Me lo trovo sempre fra i piedi quando vi vedo....
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Ah! quel che mi fate soffrire!... Anche oggi, alla buvette.... e mentre vi vedevo galoppare al fianco di Artale!... Lo detesto colui!
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Allora torno a fare il malato, perchè Artale è lì fuori, e non voglio che vi annoi lui pure.
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Vi ho mancato di parola!...
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Volete che vi dica pure come si chiama quello che avete fatto?
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Ditemi che vi abbisogna.... Vi servo io.... Non sono vostra moglie?
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Vi eravate montata un po' la testa.... senza avvedervene, pel mio amico Fleri.... Mi seccava, ma non volevo seccarvi....
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e lo cerco forse altrove, come vi sembra.... Poichè sarebbe ridicolo che nessuno mi facesse la corte. Non me lo perdonereste voi pel primo, caro
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fine osservazioni, ma vi preparerete un tesoro di conoscenze di toni e di tinte, di effetti di luce nei suoi costanti cambiamenti, e dell’apparenza
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Non vi accorgete quanti cambiamenti successero nelle linee? Non vi sembra cambiato perfino il paesaggio quantunque si vedano ancora le stesse cose?
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In una testa isolata, quando non vi è che un sol lume, è necessario farlo armonizzare o col fondo o col vestito.
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Infine, vi facciamo osservare che, quanto più la carta è vecchia, tanto più riceve volontieri il colore; per cui, è migliore.
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Quando il cielo vi riesce d’intonazione debole, ripassatelo una seconda volta colle medesime tinte, tenendole però più leggere.
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VI.
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Qualora — per avere adoperate tinte troppo liquide o il pennello eccessivamente carico — vi risultassero delle crudezze di contorno, ammorbiditele
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Qualora i tratti d’esecuzione vi riuscissero troppo duri, per raddolcirli, lavateli ripetutamente col pennello imbevuto d’acqua pura.
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Vi è una varietà di tulipani, che senza essere screziati, all’estremità dei petali presentano un bordo di colore affatto differente di quello della
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La pratica, che in questo genere di pittura ha molta importanza, vi insegnerà quanto è impossibile suggerirvi colla parola.
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Non è necessario preparare la gradazione di tutti i colori, vi bastano i seguenti colle rispettive tinte.
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Coll’aiuto di osservazioni di tale natura, gli oggetti vi appariranno sotto aspetti prima d’ora affatto inosservati, e questi vi condurranno alla
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Si sciolga a secco la coppale polverizzata, e quando è liquefatta vi si aggiunga tre volte il suo peso di essenza di trementina rettificata e
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La base di questo seccativo è la mastice mescolata colla coppale. Il modo di prepararlo è questo: si fonde a secco una parte di mastice, e poi vi si
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Una volta sul vero, non dimenticate queste osservazioni, le quali vi aiuteranno molto, per studiare e comprendere a fondo le più svariate
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Nei semplici studi dal vero, vi consigliamo però di introdurre nè macchiette, nè animali, poichè, in questo caso, tutta la vostra attenzione deve
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Colla farina di lenticchie di Knorr si prepara questa zuppa come quella di farina di piselli e vi si mette un po’ d’aceto.
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Preparando questa zuppa coll’acqua salata invece del brodo vi si aggiunge prima d’imbandire 1 tuorlo frullato ed un pezzettino di burro fresco.
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All’aglio. Braciuole arrostite si cospargono al momento di imbandire con aglio trito o vi si pone sopra del burro all’aglio.
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II. Si disfrigge nel burro caldo della cipolla bianca, del prezzemolo e dei funghi triti; vi si mettono delle "semmel" bagnate nel latte e passate
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Per un petto di vitello vi s’aggiungeranno un paio d’uova o dei funghi consumati in luogo del prosciutto.
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Con prugne. Si frullano in 7 decilitri di latte bollente 17 deca di farina di polenta, lasciandolo poi raffreddare; indi vi s’aggiunge 1 tuorlo e la
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Si tramenano per 1/2 ora 7 deca di marmellata di frutta passate per lo staccio, 7 deca di zucchero, nonchè 7 deca di burro; di poi vi s’aggiungono
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All'aroma e succo d'un arancio s'aggiungono 14 deca di zucchero, cuocendolo, sciolto che sia, sino al grado di filare, dipoi vi si mescolano 14 deca
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Si prepara una forte decozione di 7 deca di caffè appena tostato, e vi si mescolano 2 deca di colla di pesce disciolta nel latte poi colata nel caffè
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Si pestano 28 deca di mandorle, noci o nocciuole, bagnandole con un po’ di panna cruda, triturando bene finchè vi siano amalgamati 3 decilitri di
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Ponce à la glace. Quando si mesce il rum al gelato di ponce come sopra, vi si aggiunge anche la ferma neve inzuccherata di 2 chiare, e mescolatolo
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Pasta di vino. 17 deca di farina fina si frulla liscia con altrettanto buon vino bianco, vi si immergono delle frutta e si comincia subito a friggere
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Oppure: Vi s’aggiunge anche un tuorlo.
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Tali paste, arrostite senza ripieno, vengono punzecchiate con una forchetta, affinchè non vi si formino delle bolle.
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VI. Si pestano 7 deca di mandorle con 1 uovo, aggiungendole a 7 deca di burro prima tramenato con 4 tuorli e 7 deca di zucchero.
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