no. Aveva i suoi occhi di puro acciaio inossidabile, mentre lo diceva. - Allora ci vado. Scappo. E tu mi devi aiutare. Lo sapeva da tanto tempo di
che credevo di non essere capace; proprio vero che tutto sta a cominciare. - Adesso vado a cercarla. Non l'avevo pensata male: cosí potevo tirare le
conversazione con zia Augusta! Traduzione: tienila occupata mentre io vado a cercare la lettera in camera sua. Figuriamoci che bell'imbroglio. Io non ci volevo
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del numero quindici, la tiroide. Il barone confonde i numeri. — Anselmo, oggi vado malissimo con il ventitre. — Le tonsille? — Ma no, il pancreas
da lui, per ricordargli che sono l'unico figlio della sua unica sorella. Che faccio? Vado o non vado? Farò testa e croce con la mia ultima moneta da
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nausea la mattina, qualche giramento di testa. — Sarà perché state sempre al chiuso. — Sarà. Arrivederla. — Come, arrivederla, dove va? — Vado a dormire
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, ci hanno cacciati. Tra i fuggiaschi non c'è lo zio Lamberto, non c'è Anselmo, non ci sono quei sei delle soffitte... — Io vado a dare un'occhiata
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venire sonno, perché sbadiglia guardando l'orologio. — È tardi, — egli proclama, — vado a letto. — Sono curioso, — dice il capobanda. — Curioso di che
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AH, È DAL ‘36 CHE NON VADO AL CINEMA!
SE SCOPRISSERO CHE COSA VADO A FARE VERAMENTE, ADDIO PACE!
IERI HO COMPRATO L’IDEA DI UN TEMA DI ITALIANO! VADO COME UN TRENO!
È DUNQUE CON IMMENSA GIOIA CHE VADO A SVELARE L’OPERA SUBLIME... L’IMMENSO CAPOLAVORO DEL MAESTRO! SIGNORI... LE PETUNIE!
, sentirai che botto». Papà Allegretti non ce la fa più. Chiama il padre Mario e rincasano: «Vado da mia figlia che ha un anno e un mese. Le abbiamo dato un
. Vado quando è necessario. Se è troppo è troppo. Ci sono stato già due o tre volte. Ritornerò ancora, ma con calma. Senza esagerare. Basta con gli