contento, ma chiamò un mago e gli raccontò ogni cosa: — Come va questa faccenda? — Maestà, la faccenda è. piana. Quell' uomo possiede l' anello
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, — disse il Nano — vengo a farvi una proposta. Se mi darete mezzo regno e la Reginotta per moglie, io andrò a liberarla dalle mani dell'Uomo selvaggio
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Nano era potente: aveva vinto l' Uomo selvaggio; doveva tramare qualche brutta vendetta! — Il Re rispondeva con una spallucciata: — Se quello sgorbio
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grossa grossa, il Reuccio sentì accapponarsi la pelle. — Brav' uomo, non vi conosco; io sono il Reuccio. — Reuccio o non Reuccio, prendi quella scure e
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persona. — Maestà, finchè quel gallo non sarà diventato un uomo al pari di voi, non avrete mai pace. — Ma che cosa ci vuole, perchè diventi un uomo al pari
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daccapo? - Il Re quel giorno avea le paturne. Tira fuori la sciabola e gli taglia la testa. Ma, invece di sangue d'uomo, gli uscì fuori sangue di pollo
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paesetto del regno, nascosto fra le montagne, una povera donna aveva partorito un bambino mostruoso, col viso d' uomo e il resto del corpo di vero
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pupilla degli occhi. Un giorno venne uno, e disse al Re: — Maestà, passavo pel bosco qui vicino, e incontrai l'Uomo selvaggio. Mi disse: Vai dal Re, e
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! - Ma nessuno lo voleva, un cosino a quella maniera! S' affacciò alla finestra la figlia del Re. — Che cosa vendete, quell' uomo? — Vendo questo bimbo
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volentieri. — Maestà, non si vende. Il padrone di esso è un uomo strano. Risponde a tutti: Questi sassi son per me: Non li cederei neppure al Re. — Oh
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il seme. — E tre! Vedendolo rimasto male, quella fata gli disse: — Sapete, quell' uomo, che dovreste voi fare? Dovreste andare dal mago Tre-Pi che n
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tu chiamata? — Ti ho chiamata per le mie figliuole. — Menale qui ad una ad una; si sceglieranno la sorte colle loro mani. — Il buon uomo, tornato a
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Il pesce poi essendo voracissimo, è afflitto, dagli stessi malanni cui i disordini dietetici affliggono l’uomo. E se - puta caso - un pesce affètto
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dell'uomo geniale, che, per larghezza di vedute, ebbe avversari, non nemici.
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vero uomo di Stato.
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Costa, sia oggi consentito di levare l'anima alla memoria di lui; alla memoria dell'uomo forte e buono, che rivestì di genialità e di gentilezza la fede
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rettitudine, la coerenza, la fermezza, la dignità del carattere, quanto insomma costituisce la prima virtù dell'uomo pubblico e il più alto decoro
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Noi lo ricordiamo da questi banchi dove egli seppe conciliare le asperità dell'uomo di parte e la gentilezza dell'uomo di cuore; mandiamo a lui il
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Andrea Costa fu lottatore più fuori che dentro la Camera, più uomo di azione che di parole. Così, ad esempio, nei disastri nazionali si trovò sempre
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II Parlamento, molto prima di quest'ora, aveva reso omaggio all'uomo che onorò questa tribuna, con la parola finché potè, finché cioè non gli fu
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perchè avete sentito la necessità di tributargli onore e di esprimere un senso di gratitudine inestinguibile verso un uomo che tali servigi ha reso al
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sua erano già maturi i frutti che egli avrebbe dovuto raccogliere; ma ad ogni modo dell'uomo politico, dell'uomo privato resterà a lungo il ricordo
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Non intendo in questo momento rifare la lunga enumerazione delle opere sue, ma rievocare per un istante la figura morale di questo uomo di vero
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energie, si risolvevano in vigoria di pensiero. Studente, insegnante, scienziato, uomo politico, mirò sempre a raggiungere le alte finalità della vita
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Non è, dunque, soltanto morto un uomo, ma è svanito un incanto, che la stessa politica, che così rapidamente cimenta e logora le simpatie, non era
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uomo di Stato, che, ancora giovanissimo, alla vita politica fu consacrato dalla mia nativa Nicosia, la quale oggi piange la perdita dell'illustre figlio
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, dell'oratore, dell'uomo di governo, vada commosso il saluto nostro unanime.
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