raccontano anch'essi: - C'era una volta.... -
Paraletteratura - Ragazzi
elargito al piccolo comune una somma affinchè la la fontana fosse costruita a beneficio di tutti. Ecco come un buon cittadino era stato utile al suo
Paraletteratura - Ragazzi
fiore e lo ha ammirato: nel fare tutto questo, una parte della sua vita è come passata nelle sue piante. Non appena i due fanciulli furono entro il
Paraletteratura - Ragazzi
Al terzo piaceva giocare alla palla, ma quella mattina non giocò alla palla. Prestò i suoi servizi a un droghiere e rincasò con una boccetta d'olio e
Paraletteratura - Ragazzi
perderei troppo tempo fra andare e tornare. - È vero, - disse il Ministro, - la scuola è molto lontana. Se ne fabbricassimo una più vicina, che direbbe
Paraletteratura - Ragazzi
chiocchiolìo dell'acqua che cade. La luce viene da una finestrella e dalla porta. ln un canto, sulla bocca di un sacco, c'è un gatto accovacciato, come se avesse
Paraletteratura - Ragazzi
abiti migliori. Ognuno va a fare una visita ai poveri morti. Il camposanto è adorno di crisantemi; intorno alle croci si vedono mazzi, fiori sciolti
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 10
còmpito pieno di errori. Esso fu scritto in una bella stanzetta calda, alla luce di una magnifica lampada, da un fanciullo che ha tutte le comodità della
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 12
PIERINA E LA RICOTTINA Pierina va al mercato a vendere una ricottina. Pensa: - Vendo la ricotta e ricavo tre soldi. Con tre soldi compro due uova. Le
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 15
STORIA DI CINQUE FIGLIOLI C'era una volta un babbo, che aveva cinque figlioli. Il babbo era vecchio e non poteva più lavorare. Era povero, senza un
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 16
storia del lumino, ve la racconto. C'era una volta un figliolo di povera gente, che doveva lavorare tutto il giorno e non poteva prendere in mano nè un
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 17
TROTTOLINA C'era una volta una bimbetta che avea nome Trottolina: rosea come una mela, tonda come una palla. Un giorno la mamma le disse
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 25
massaia era uscita e in cucina sugli alari bolliva una caldaia di riso. - Tira giù la caldaia - disse allora il lupo alla volpe. - Tocca a te, che sei più
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 28
. Pensavano ai fiori per quali è sempre una festa quando il sole li tocca, e li scuote il venticello. Il maestro, disteso anch'egli sull'erba, con la lunga
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 31
COSTANZA E PREVIDENZA Sempronio segue con l'occhio una formichetta che, spuntata fuori della sua buca, accorre verso il cadaverino di un bruco
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 33
Il cucù, grosso come una tortorella, si rimpiatta tra i rami e fa cu cu, cu cu, come giocasse a nasconderello. Gli sciocchi dicono che chi sente
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 33
SEMPRONIO DISEGNA Anche a Sempronio venne la voglia di disegnare. Quando non aveva nulla da fare, prendeva un foglio di carta e una matita, e si
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 37
: - Mi pare il ritratto di un ragazzo qualunque. Sempronio si sentì mortificato. Ebbe un moto di impazienza, stette lì lì per dire alla sorella una
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 38
bocca non è troppo grande, ma se la spalancassi ci starebbe dentro una albicocca. I denti sono piccoli e bianchi. Sono bianchi anche perchè li lavo
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 39
piccini silenziosi, attenti, fissano sulla maestra gli occhietti lucidi come capocchie di spillo. Ad un tratto, una ranocchietta sbuca dal verde, con
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 4
nere. Sono gli occhi e le ciglia della mamma. Una volta ho veduto mia sorella piangere (una volta sola!) e grosse perle le cadevano dalle pupille sulle
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 40
IL CIECO DI GUERRA C'era una volta un bravo giovanotto; si chiamava Pinotto. Aveva vent'anni, faceva l'intagliatore. Quindici anni aveva studiato
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 41
AL MULINO É una bella giornata. Dice Sempronio: - Andiamo a trovare compare Festo, e così si vede il mulino! - Andiamo, io non ho mai visitato un
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 43
IL CACCIATORE A una parete del mulino è appeso un fucile. Compare Festo, come quasi tutti gli uomini dei campi, è un gran cacciatore. - Venendo giù
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 45
una cravatta azzurra sotto il mento, un largo cappello calcato sulla fronte, egli era più allegro del solito. - Bravi, bravi! M'avete fatto un regalone
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 47
ombreggiano la gora, pare che zufoli a bassa voce una canzone ironica sul capo dei nostri tre pescatori. I gamberi rimangono tappati in casa. No
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 48
! Egli è come il pastore che vede aggiungersi due agnellini al gregge. Ora maestro Saverio conduce i ragazzi a visitare la casa. È una bella casa bianca
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 5
IL PONTE DEI BUGIARDI Tornando a casa, compare Festo narrò ai fanciulli una storiella. Una volta due viandanti facevano la strada insieme; uno veniva
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 50
gamberi mutano colore, mettono su una veste rossa. È segno che sono cotti. Entra Sempronio e dice: - Ho preparato la tavola. Sono pronti cotesti gamberi
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 52
SCHERZI DELLA LUNA La lana è burlona. Certe sere ella appare rotonda. come un disco: altre volte somiglia a una falce. Quando la luna è piena par di
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 54
CIÒ CHE FA IL SOLE Io sono il primo ad alzarmi la mattina, perchè ho da sbrigare una quantità di faccende. Ricaccio nei nidi oscuri i pipistrelli, i
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 55
a fuggire, tirandosi dietro le mucche, e l'acqua a inseguirli, a entrare nelle case abbandonate, a invadere le cantine e le stalle. In una casa c'era
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 61
LA BARCHETTA Piegano e ripiegano il foglio, ed ecco, i due fanciulli hanno fabbricato una leggera, candida barchetta. ll fiume corre veloce sotto i
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 62
muriccioli o che vanno a spasso sulle siepi di more, che non rinchiudersi tra le pareti di una scuola a prendere una penna in mano. Rustico era
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 64
IL CONTADINO E LA SCUOLA C'era una volta, in un paese lontano lontano, un povero contadino che aveva tre figli. Il maggiore si chiamava Rustico, il
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 64
anche a lui: «Io non voglio che tu perda tempo a scuola; preferisco mi dia una mano nei miei lavori». E Domestico ubbidiva. Ma quando incontrava un
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 65
DESIDERIO Chi soffriva era il più piccolo. Desiderio. Egli aveva una gran voglia di studiare, di leggere libri: la vista dei compagni che sapevano
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 66
IL MERLO E LA CANAPA C'era una volta un merlo nero nero, con un bel becco giallo, che, quando aveva mangiato e bevuto, cantava come un organino. Una
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 72
stesso alle sue piante, e una gran parte della sua giornata trascorre in mezzo ad esse. Egli s'interessa alla loro vita, le osserva crescere
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 76
requie, e i piedi e le gambe facevano una ginnastica ininterrotta: di modo che la vecchierella s'appoggiava appena sul duro sedile. E allora, per ore e
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 79
avere ancora messo piede in una grande città, i due fanciulli non sono più nè ignoranti nè selvatici come erano un giorno, quando ancora non s'erano
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 84
malinconia; la polvere cade a poco a poco sui banchi vuoti. Il maestro sale ancora una volta sulla cattedra, dalla quale soleva vedere tutti i suoi
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 86
TORNANO AI MONTI Sempronio e Sempronella tornano ai monti. Hanno annunziato ai genitori il loro arrivo con una letterina spedita giorno innanzi. Nè
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 87
appositamente affinchè il passeggero potesse ammirare a una a una le bellezze del paese all'intorno. In realtà era stata costruita per ragioni di
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 89
SCUOLA E FAMIGLIA Sempronio e Sempronella pregano maestro Saverio di scrivere subito una letterina ai loro genitori, a mamma Venusta e a babbo
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 9
istante a una fontana che chiocchiolava lungo la via. La fontana non c'era quando essi lasciarono il paese. Essa era stata costruita insieme con la strada
Paraletteratura - Ragazzi
Pagina 92