Sul muro sta scritto: La guerra è finita W la guerra. A carbone, grosso sbilenco ma con le doppie a posto. Muro di carcere. Un antico convento
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rimangono in piedi addossandosi nel primo tratto di corridoio buio. Dai panni bagnati e dalle suole fradice emana un vago sentore di stalla. È gente
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. Sono un centinaio di detenuti: groppi di spalle e sequele di facce biancocrudo con l'effetto di pietre in un muro. Più che al vescovo officiante, gli
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insiste, e nessuno la contraddice, che se un uomo che non conosci ti chiama per strada tu non gli devi rispondere. Un avvertimento così semplicistico
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. Più spesso il privilegio era toccato a un bimbo grazioso e dolce come una femminuccia. Sensibile alla bellezza, il rustico Marcello. (La collega G
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Accompagna le bambine una monaca alta e secca, col passo lungo nelle scarpe piatte, aitante come un uomo. Le bambine sono piccole. Quelle avanti
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Ha un che di pretesco, un'umiltà untuosa. Mimetismo? Lavorava nell'ambiente, collaborava, secondo le sue dichiarazioni. Raccolta di offerte per i
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vestiario, soldi niente. Tutto va bene fin quando al ragazzo gli nasce il gusto dei soldi: per qualche sigaretta, un cravattone sgargiante (quanti reati non
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la portarono nell'ufficio del carcere, in un maglioncino celeste come gli occhi, i capelli ben lisciati lucenti, ne ebbi un senso di fresco e di pulito
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nemmeno a questo e anzi proclamano che la ritireranno dalla scuola. Avere un figlio in qualche modo anormale è la più grande sciagura. La bambina
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luce incerta dell'aula con le lampadine accese, lui mostra un incarnato bruno a macchie che non sono di peluria. È la pelle prematuramente sciupata
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se si tratta di occhiali. Contadini e popolani malvolentieri s'inducono a confessare una simile necessità, tanto meno le donne, guai un figlio. Per le
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Sala immensa di un vetusto palazzone, con finestre enormi. Minuscolo sull'altissima parete il Crocifisso che la distanza rattrappisce. Imponenti gli
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trecento lire fra tutt'e due, le voleva da ciascuno. Tariffa? In un fabbricato in costruzione, dopo andati via gli operai. "Lavorava" lì? Prima Luigi, e
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, fissi nei miei senza battere ciglio, anche se blandamente lo rimproveravo, in un silenzio inespugnabile. È così che sta guardandomi. Ma di nuovo ci
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L'effetto che produce la sommaria descrizione del reato è brutale : sparò senza motivo su un bambino cavandogli un occhio. Giovinottello di paese
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ancora niente. Del suo passato, ha già un passato. Me lo conduce una bidella grassa e sorridente, tenendolo per mano. Passa alla mia mano senza alzare
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fresca del giorno, bocconi in un solco, la faccia quasi contro terra coperta dal cappello. I primi elementi furono raccolti subito e c'era già quanto
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il lavoro di un bue. Sì, sempre col gregge. Mai potuto trattenere nella scuola. A domanda: mai dato scandalo in casa (sorellastre e matrigna giovane
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afferra il braccio del giovane, un suo garzone di bottega. Tentato furto e calunnia. Introdottosi per rubare, dopo fa capire che se la intendeva con la
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sentito che qualche cosa come un legame, e dunque somigliante all'amicizia, tra noi esisteva. L'ho accolto in maniera quasi festosa. E senza il minimo
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Ci torno. Esserci tornata con la memoria avrà avuto la sua influenza. Dopo dieci anni. Sembra un secolo. Del resto sono arrivati i decenni che
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Del processo per i fatti dell'anonima Ripa nessuno si accorgerà, non apparirà sui giornali. Dibattuto in provincia, nell'aula di un qualsiasi
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, irreducibile all'ordine consapevole come un gregge. Entrano a testa bassa senza salutare e una volta nei banchi stanno troppo cheti, con un assenteismo in
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pagherà, naturalmente. (Hanno un fondo _ chi lo ha _qualche po' di danaro inviato dai parenti.) Sissignore, dice G. mansueto. E poi bisogna subito sapere a
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Giocavano a pallone, il bambino si mette in mezzo, ruba i tiri, rincorso fugge col pallone. All'imputato gli "scappa un sasso". Bozza frontale
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Entra in aula un uomo. Fra due carabinieri, con le manette. Non per sbaglio, è lui l'imputato. Tolti quei piccoli arnesi annichilenti si guarda i
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Le teste a taglio corto e a rapatura si sono riempite ed è assai dubbio che un barbitonsore vi rimetta presto le mani. Fa freddo, ormai vengono con
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brutti tempi) però se capita un figlio di ragguardevole famiglia al tribunale minorile e con una imputazione così, fa ancora un certo effetto. C'è perfino
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orario fisso e carità convenzionale. Una Befana insomma smagata e frettolosa, burocratica. Quella appunto entrata qui. In un giorno qualsiasi, non si
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di Osservazione. S'inizia l'anno giudiziario con un richiamo allo storico decreto che trasformò il vecchio riformatorio (o correzionale o anche
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quello che si dice di lui, lacrima da un occhio e nega ostinatamente, ciecamente. Il bambino rifiuta di guardarlo, no no no, butta la palla in mezzo
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riempito le cronache e gli schermi, lo sciuscià sta tornando nell'ombra. Non più il numero strabocchevole, i casi strabilianti ( " rubare " un soldato
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Ho saputo dopo, per telefono, che al Gabelli c'era stato il parricida. Avrei dovuto pensare a un seguito, che non finisse in tribunale, temo di
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le famigerate mura. Lunga anticamera punitiva. E finalmente l'accoglienza. Sostenuta. Devo spiegare al direttore un equivoco. Chiedo di poterlo
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col naso sulla lunga lista. Anche io sono in ritardo. Il ragazzo è già in pedana. Un pò gobboni come si mettono a quell'età e senza collo le orecchie
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A presentarsi è un uomo: irsuto, faccia gonfia abborsata, fronte rugosa, occhio torvo. Diciassette anni. Vive con la madre, risulta che sia spesso
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la bassa pravità degli istinti. Ma se nella Società Umana si riconobbero obbligazioni civili e si instituì un diritto penale, nessuna sanzione civile
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viaggia perdutamente nel vizio. E viaggia come un navigante senza bussola e senza esperienza. Dotto in lettere greche, latine e sanscrite ed in filosofia e
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un istante accertò la distinzione mondana tra spassi erotici e fondamenta della famiglia, per cui spuntare un capriccio, aguzzare un corno ( surese
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savia. Il baroncino Svembaldo aveva l'aspetto giovanile di un conquistatore normanno, come se uscisse da un'antica saga scandinava. E non solo ne
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vittorioso del concorso di Pompei a San Gerolamo Canavese. Essa era figliuola unica di Simone il falegname, curvo come un quarto di luna, senza
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Quando la Contessa De Ritz, ottenuta la cittadinanza in un principato danubiano (vedi geografia politica del tempo), divorziava dal marito accusatore
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dell'Ospizio. A Gilda fu come l'apparizione di un arcangelo salvatore. Ma per tutte le ricoverate fu la scossa, che una rivoluzione politica produce in un
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vostro racconto, quando sarà raccolto in volume, perché il buon pubblico, che legge, ha mestieri di essere felicitato da un lieto fine. Peccando di
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quale aveva chiusa la serratura dalla sua parte, ed aveva persino cacciato un cornetto di carta nella toppa per evitare uno spionaggio indiscreto. Il
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vittorioso i più influenti elettori, ne fosse divenuta la sacerdotessa e la divinità mitologica. Eccola dessa intronizzata per un banchetto elettorale
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di Torino! O tu, che hai vagolato venti e un anno su questa terra, dispettando il tuo carcere corporale, Te invoco patrono nel trascrivere questo
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