. La cenere distrusse ogni vegetazione ed ogni vita animale. A centinaia si veggono i cadaveri di uccelli morti. I carabinieri sparsero pietosamente
programma teorico alla «città degli uccelli» di Aristofane. (Vedi gli articoli di un vecchio liberale nell’Alto Adige 1898). Perché allora conservate la
proiettando sull'oceano delle ombre tetre. Gli uccelli marini, da veri uccelli delle tempeste, si sollazzavano in bande fitte nei cavi o sulle creste
volatili, per lo più dei petrelli, agilissimi uccelli marini, dal volo leggero, turbinavano sopra la nave, assieme a delle phoebetrie fuliginose, le più
lucertola cantatrice, o il pispiglio di qualche chalcostetha, quei piccolissimi uccelli dai colori brillanti a riflessi metallici che, in quelle isole
andare a dormire qualche ora. Il riposo è stato ben guadagnato. Quando l'alba sorse, il mare era completamente deserto. Non si vedevano che degli uccelli
, almeno in quel momento. I dayaki non dovevano essersi spinti fino là, perchè si vedevano numerosi uccelli acquatici bagnarsi tranquillamente, segno
gli uccelli, nei gambir, nei colossali alberi della canfora e nelle piante gommifere che sono numerose in tutte le foreste del Borneo. Tutte quelle
accontenteremo delle uova degli uccelli marini, - si era detto. - Dopo tutto non sono così cattive come si crede. Avendo scorto su una specie di
al nord, nè al sud. Abbondavano invece gli uccelli dei tropici, instancabili volteggiatori che s'incontrano perfino a parecchie centinaia di miglia
l'incrociatore molto lontano dalle coste bornesi, per non farsi scorgere da qualche nave costiera. Non si vedevano altro che degli uccelli marini, assai
da Napoli, tutta la gente buona porta corone ai morti, sul colle di Poggioreale, in quel cimitero pieno di fiori, di uccelli, di profumi, di marmi, vi