Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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«Diabolik» 5, Anno XXXI (1 Agosto 1992)

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AA. VV. 5 occorrenze

AURA, RAGGIUNGI TUO PADRE.

TESORO CARO, IL TUO PAPÀ HA PAGATO!

CERTO, AURA. VADO SUBITO A PRENDERE IL TUO SCIALLE.

IL TUO PAPÀ VUOLE AVERE LA PROVA CHE SEI VIVA.

SÌ, MA STAMATTINA SON PARTITO PRESTO PER VENIRE A CONGRATULARMI CON TE E CON TUO PADRE.

«Corriere dei Piccoli» 5, Anno LXXXIV (31 Gennaio 1992)

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AA. VV. 4 occorrenze

ECCO IL TUO, PADRONCINO! LO HO APPENA LAVATO E STIRATO!

IL TUO INFORMATORE TI HA DATO NOTIZIE FALSE! VAI A PROTESTARE!

MACCHÈ! È UNA TARTARUGA VOLANTE! IL TUO ESAURIMENTO NERVOSO È PEGGIORATO, EH?

TUO SCIO CONTINUA A PERSCEGUITARMI, IGOR MI TORMENTA CON LA STORIA CHE SCIONO UN VAMPIRO...

Sogni d’inverno

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Loy, Rosetta 1 occorrenze

a letto...» «Ma io sono a letto» aveva risposto ridendo. «Sciocco, nel tuo, dai vattene». Si divincolava ma era quasi un gioco, le parole uscivano

LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche

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Perodi, Emma 37 occorrenze
  • 1992
  • Newton Compton Editori s.r.l.
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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possa consolare il tuo cuore afflitto. Lì per lì Leone si sentì rinfrancato; ma appena fu un po' lontano dal castagno, lo prese il dubbio. Che cosa

terribile scommessa, si alzò, ed accostatasi al Conte, gli disse in tono supplichevole: - Signor mio, desisti dal tuo pensiero. Rammenta che quel campo è

il figliuol tuo sarà per cento volte più rinomato di tuo padre, di tuo fratello e di te, e il suo nome correrà sulla bocca di tutti. Parri, come ho già

parole non significano nulla. Io ti ho rivolto una domanda precisa, perché il tuo sacrilegio mi è noto, e voglio da te risposta eguale. - Io non posso

tuo sguardo non è sereno come per il passato e tu tieni fra le mani una cosa che si conviene a femminella e non a un cavalier pari tuo? - Gli è, madonna

esclamazione. - Ordina al tuo cavallo di rivelare l'avvenire di messer Salvatico, - disse il Conte. Banfio rivolse le solite domande al cavallo, il quale si

pronto ad ascoltarti. Una voce si fece udire nel feretro e disse: - Io sono messer Lapo Gentile, zio tuo. Poco dopo la tua partenza, un giorno mi misi in

lo compra sempre; così tu pagherai il tuo debito; ma promettimi, Cecco, di non farti più trascinare dai cattivi compagni. Quel Bista, sai, caccia

molta avversione per me, voglio risparmiarti il tedio della mia compagnia. Va' nella tua camera e non ne uscire altro che al ritorno di tuo padre

raccoglie le preghiere, mi manda a te. Se tu vuoi salvare messer Spini, questa notte stessa devi portarlo via da questa casa. Domani tuo padre andrà a

levatoio: - Dimmi, villano, dov'è il tuo signore? - Dove gli pare, - rispose l'altro, - e non si scomoderà di certo per te. - Guarda con chi parli! Io sono

molto bravo se saprai indovinarli. - Leggo nel tuo pensiero come in un libro aperto, e so che nel tuo cuore ha preso stanza l'odio per i tuoi potenti

possa partire quando il soggiorno della foresteria del tuo convento incominci a pesarmi. - Il mistero in cui ti avvolgi sarà rispettato e tu potrai

? - No, amor mio; - rispose la vecchia, - prima che io ti faccia ricco, devi dimostrarmi il tuo affetto e la tua gratitudine. A trovare il tesoro c'è

zoppicando, si avviò sulla via maestra chiedendo l'elemosina a quanti incontrava; ma tutti gli rispondevano: - Ben ti sta del tuo malanno, can d'un fiorentino

tentar di uscire da questa fortezza di pruni. Qui crescerà tutto ciò che è necessario al sostentamento del corpo tuo e a quello de' tuoi figli; il

; il padre tuo è fra i dannati. Non potendo liberarsi dai tormenti che gl'imponeva il Demonio per averti in corpo ed anima, s'è tolto la vita, e ora è

. - Di certo, - rispondeva la moglie di Cecco, - e se sarà una bimba le metteremo il tuo nome. Il Natale si avvicinava a grandi passi, con le nevi e il

di sul tuo capo la maledizione per un giorno intiero, e per questo breve periodo di tempo la croce e l'acqua benedetta non avranno più il potere di

sbrandellato. Amabile cadde in ginocchio, gridando: - Misericordia! Allora il morto le disse: - Non urlare: son Desiderio, lo sposo tuo. Tornavo per

! - esclamò tutta meravigliata. - E chi ti ha ricondotta? - Non potevo appartenere al tuo zio Piero, perché la mia natura non mi permette di rimanere con

, fuggì come il vento, lasciando il lenzuolo per terra. - Amico, - disse il Diavolo a Cicciaporco, - io ti posso liberare dallo spettro di tuo padre; ma

ebbe veduto, gli disse: - Io credo, o mortale, che tu usurpi i miei diritti! - Perché? - domandò l'altro umilmente. - Sai bene che, nonostante il tuo

faccia rannuvolata di san Marco. - No, - rispose con fermezza, - io non cederò alla tentazione e non arrischierò il mio talismano contro il tuo pugnale

così, - rispose la donna, - vieni in casa e ti darò ciò che chiedi. Ma bada di tornare a far l'obbligo tuo, perché altrimenti il mio cane, lo vedi? ti

dolore; io ti comando d'indicarmi la via che conduce al tuo padrone, per liberarlo dall'eterno nemico. Appena il Santo ebbe pronunziate queste parole

' vegliare sul tuo palazzo e lascialo in buone mani, poiché alla testa dei fiorentini vi è quell'anima dannata di Forese degli Adimari. - Forese, hai

miracolo. Ora ritorna fra gli uomini e cerca, col buon esempio, di cancellare la memoria del tuo peccato. Bardo si alzò e uscì dal convento. Egli, invece

lui. Tendegrimo si volse meravigliato. - Chi ha parlato? Dove siete? - domandò. - Nella tasca del tuo farsetto, - risposero le tre voci. Il giovinetto

quella chiara, che è una opale, in un pezzo di calcinaccio. E il tuo anello rimarrà unico nel mondo per pregio e per valore. Caterina ringraziò

tratto per custodire il ribaldo, è imprigionato il tuo bambino. Corri a liberarlo da Corrado, che lo vuole uccidere. Ubaldo corse fuori, seguìto da

, dove non abitarono altro che prodi? - Anima santa, lasciami in pace; io sono un povero esule a cui la pietà del tuo discendente mi accorda un letto e un

; voi potete testimoniare che questa è la mia volontà. Poi fece uscire Enzo e chiamò Barnaba, al quale disse: - A tuo fratello ho lasciato il mio

, - tu devi ascoltare i nostri lamenti, poiché avrai capito che quei due che parlavano di te furon tuo padre e tua madre, come io fui tua moglie. Ora

il tuo parere, perché mi pare il più saggio, - rispose Aghinolfo. E, vestitosi in fretta, si avvolse in un mantello, scese nella stalla, sellò il suo

le gomita sulle ginocchia, a sentirla? - Quelli erano bei tempi! - sospirò la vecchia. - Allora era vivo il babbo tuo, tutte le figliuole erano in

gusto tuo; ma prima di prenderla guarda che sia davvero una donna come si deve. Cecco sorrise e non disse né si né no; ma siccome quel discorso lo noiava

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