AURA, RAGGIUNGI TUO PADRE.
TESORO CARO, IL TUO PAPÀ HA PAGATO!
CERTO, AURA. VADO SUBITO A PRENDERE IL TUO SCIALLE.
IL TUO PAPÀ VUOLE AVERE LA PROVA CHE SEI VIVA.
SÌ, MA STAMATTINA SON PARTITO PRESTO PER VENIRE A CONGRATULARMI CON TE E CON TUO PADRE.
ECCO IL TUO, PADRONCINO! LO HO APPENA LAVATO E STIRATO!
IL TUO INFORMATORE TI HA DATO NOTIZIE FALSE! VAI A PROTESTARE!
MACCHÈ! È UNA TARTARUGA VOLANTE! IL TUO ESAURIMENTO NERVOSO È PEGGIORATO, EH?
TUO SCIO CONTINUA A PERSCEGUITARMI, IGOR MI TORMENTA CON LA STORIA CHE SCIONO UN VAMPIRO...
a letto...» «Ma io sono a letto» aveva risposto ridendo. «Sciocco, nel tuo, dai vattene». Si divincolava ma era quasi un gioco, le parole uscivano
possa consolare il tuo cuore afflitto. Lì per lì Leone si sentì rinfrancato; ma appena fu un po' lontano dal castagno, lo prese il dubbio. Che cosa
terribile scommessa, si alzò, ed accostatasi al Conte, gli disse in tono supplichevole: - Signor mio, desisti dal tuo pensiero. Rammenta che quel campo è
il figliuol tuo sarà per cento volte più rinomato di tuo padre, di tuo fratello e di te, e il suo nome correrà sulla bocca di tutti. Parri, come ho già
parole non significano nulla. Io ti ho rivolto una domanda precisa, perché il tuo sacrilegio mi è noto, e voglio da te risposta eguale. - Io non posso
tuo sguardo non è sereno come per il passato e tu tieni fra le mani una cosa che si conviene a femminella e non a un cavalier pari tuo? - Gli è, madonna
esclamazione. - Ordina al tuo cavallo di rivelare l'avvenire di messer Salvatico, - disse il Conte. Banfio rivolse le solite domande al cavallo, il quale si
pronto ad ascoltarti. Una voce si fece udire nel feretro e disse: - Io sono messer Lapo Gentile, zio tuo. Poco dopo la tua partenza, un giorno mi misi in
lo compra sempre; così tu pagherai il tuo debito; ma promettimi, Cecco, di non farti più trascinare dai cattivi compagni. Quel Bista, sai, caccia
molta avversione per me, voglio risparmiarti il tedio della mia compagnia. Va' nella tua camera e non ne uscire altro che al ritorno di tuo padre
raccoglie le preghiere, mi manda a te. Se tu vuoi salvare messer Spini, questa notte stessa devi portarlo via da questa casa. Domani tuo padre andrà a
levatoio: - Dimmi, villano, dov'è il tuo signore? - Dove gli pare, - rispose l'altro, - e non si scomoderà di certo per te. - Guarda con chi parli! Io sono
molto bravo se saprai indovinarli. - Leggo nel tuo pensiero come in un libro aperto, e so che nel tuo cuore ha preso stanza l'odio per i tuoi potenti
possa partire quando il soggiorno della foresteria del tuo convento incominci a pesarmi. - Il mistero in cui ti avvolgi sarà rispettato e tu potrai
? - No, amor mio; - rispose la vecchia, - prima che io ti faccia ricco, devi dimostrarmi il tuo affetto e la tua gratitudine. A trovare il tesoro c'è
zoppicando, si avviò sulla via maestra chiedendo l'elemosina a quanti incontrava; ma tutti gli rispondevano: - Ben ti sta del tuo malanno, can d'un fiorentino
tentar di uscire da questa fortezza di pruni. Qui crescerà tutto ciò che è necessario al sostentamento del corpo tuo e a quello de' tuoi figli; il
; il padre tuo è fra i dannati. Non potendo liberarsi dai tormenti che gl'imponeva il Demonio per averti in corpo ed anima, s'è tolto la vita, e ora è
. - Di certo, - rispondeva la moglie di Cecco, - e se sarà una bimba le metteremo il tuo nome. Il Natale si avvicinava a grandi passi, con le nevi e il
di sul tuo capo la maledizione per un giorno intiero, e per questo breve periodo di tempo la croce e l'acqua benedetta non avranno più il potere di
sbrandellato. Amabile cadde in ginocchio, gridando: - Misericordia! Allora il morto le disse: - Non urlare: son Desiderio, lo sposo tuo. Tornavo per
! - esclamò tutta meravigliata. - E chi ti ha ricondotta? - Non potevo appartenere al tuo zio Piero, perché la mia natura non mi permette di rimanere con
, fuggì come il vento, lasciando il lenzuolo per terra. - Amico, - disse il Diavolo a Cicciaporco, - io ti posso liberare dallo spettro di tuo padre; ma
ebbe veduto, gli disse: - Io credo, o mortale, che tu usurpi i miei diritti! - Perché? - domandò l'altro umilmente. - Sai bene che, nonostante il tuo
faccia rannuvolata di san Marco. - No, - rispose con fermezza, - io non cederò alla tentazione e non arrischierò il mio talismano contro il tuo pugnale
così, - rispose la donna, - vieni in casa e ti darò ciò che chiedi. Ma bada di tornare a far l'obbligo tuo, perché altrimenti il mio cane, lo vedi? ti
dolore; io ti comando d'indicarmi la via che conduce al tuo padrone, per liberarlo dall'eterno nemico. Appena il Santo ebbe pronunziate queste parole
' vegliare sul tuo palazzo e lascialo in buone mani, poiché alla testa dei fiorentini vi è quell'anima dannata di Forese degli Adimari. - Forese, hai
miracolo. Ora ritorna fra gli uomini e cerca, col buon esempio, di cancellare la memoria del tuo peccato. Bardo si alzò e uscì dal convento. Egli, invece
lui. Tendegrimo si volse meravigliato. - Chi ha parlato? Dove siete? - domandò. - Nella tasca del tuo farsetto, - risposero le tre voci. Il giovinetto
quella chiara, che è una opale, in un pezzo di calcinaccio. E il tuo anello rimarrà unico nel mondo per pregio e per valore. Caterina ringraziò
tratto per custodire il ribaldo, è imprigionato il tuo bambino. Corri a liberarlo da Corrado, che lo vuole uccidere. Ubaldo corse fuori, seguìto da
, dove non abitarono altro che prodi? - Anima santa, lasciami in pace; io sono un povero esule a cui la pietà del tuo discendente mi accorda un letto e un
; voi potete testimoniare che questa è la mia volontà. Poi fece uscire Enzo e chiamò Barnaba, al quale disse: - A tuo fratello ho lasciato il mio
, - tu devi ascoltare i nostri lamenti, poiché avrai capito che quei due che parlavano di te furon tuo padre e tua madre, come io fui tua moglie. Ora
il tuo parere, perché mi pare il più saggio, - rispose Aghinolfo. E, vestitosi in fretta, si avvolse in un mantello, scese nella stalla, sellò il suo
le gomita sulle ginocchia, a sentirla? - Quelli erano bei tempi! - sospirò la vecchia. - Allora era vivo il babbo tuo, tutte le figliuole erano in
gusto tuo; ma prima di prenderla guarda che sia davvero una donna come si deve. Cecco sorrise e non disse né si né no; ma siccome quel discorso lo noiava