Né è possibile mettere in dubbio la necessità -ed anche la opportunità somma - della buona educazione. Un proverbio russo ammonisce: « Ovunque tu
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, specialmente se sono in casa da molto tempo, si chiamano per nome e si può dar loro del tu. Si chiamano per nome le persone di servizio delle
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contro l'uso del tu, del voi e del lei, legga il grazioso dialogo del Baretti fra i tre pronomi personali. Si disse, dunque, che era strano ed
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, comare! Questo è un segreto che deve rimaner fra noi; si tratta d'interessi. E se tu parli, bel cesto, perdi i due tarì alla settimana, e ti buschi
. - Partiremo a mezzanotte. - Al buio? - C'è la luna piena. Sei contento di venire a Catania? Farai il soldato anche tu. Quanti anni hai? - Undici anni. Ma io
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qui tu, pendaglio di forca? - esclamò un carrettiere di Ràbbato, vedendo Cuddu. - E la povera tua mamma che piange! - Glielo riporterete voi, sul carro
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pure non è morto! - aveva detto colui. E rimase, sentendosi chiamare da lontano: - Compare Ignazio! Compare Ignazio! - Tu! Gli vennero le lacrime agli
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. Tu che fai? - Il pecoraio, come mio padre. So già mungere. Vuoi vedere la capra che ha figliato questa notte? - Sì. Il ragazzo si mosse, saltando
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- E stai sempre solo tutta la giornata? Come ti chiami? - Pino. E tu? - Cuddu. Pino, messosi a rincorrere grilli e farfalle, gli raccontava intanto
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cedere. - Ah! Sei tu! - esclamò compare Nunzio riconoscendo il coniglio, da esperto cacciatore. - Oggi però non sei riuscito a farmela!... Senti come
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. - Buona caccia, compare Nunzio! - Vi saluto, compare. Se avete comandi pel paese... - Grazie... E tu, panperso, questa sera a casa! Chi sa come piange
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dirai: - Compare Sidoro, mi manda la mamma per quel che sapete. - So io come debbo poi fare. Via: e non fermarti per strada; è meglio che arrivi tu
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scappar di bocca compare Sidoro, quasi parlasse a colui. - Lo levano da capo-birro? - E tu gli dovrai sputare in viso! - Eh, sì! Mi mette in carcere
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crocetta sotto la darai a quell'omo; l'altra, la mangerai tu. E l'ho mangiata. - E che ha detto quell'omo? - Niente. Ha spaccato la pagnotta... La
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ragazzo e che, se tu vuoi... Mestiere pulito questo del sarto. Cuddu rispondeva con un'altra spallata. - Che pensi di fare? Ti trascinerò per un orecchio
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fare il soldato? - E tu che rispondesti? - Niente. Avevo paura che mi prendesse per forza. - Ora potete stare tranquilla. Così compare Sidoro cercava
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che vivi nella metropoli, a contatto col mondo piú tumultuoso, tu non saprai mai per tua esperienza quello che Cosima conosce attraverso la propria
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sposar bene la primogenita. È vero che...» aggiunse con voce ancora piú lamentosa «ci sono anche i fratelli, che non ci fanno troppo da sostegno: oh, tu
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la famiglia, sono piccole, quindici, tredici anni, e si divertono per conto loro senza pensare a me...» (marzo 1892). (Allo stesso) «Oh se tu sapessi
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immediatamente, se tu non riconosci la tua colpa. Ti impiccherò con le mie mani.» E l'altro confessò. Tutto parve cancellato: eppure un'ombra rimase sopra la
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comincia a maturare» le dice l'amica Lenedda, e Cosima arrossisce e tace, ma la sorella Pina, squadrando il vestito verde e nero dell'altra, ribatte: «E tu
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Figlio troppo accarezzato non tu mai bene allevato.
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Casa mia, casa mia, per piccina che tu sia tu mi sembri una badia.
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Aiuta i tuoi e gli altri se tu puoi.
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