Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: tu

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Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli

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Luigi Capuana 13 occorrenze
  • 1895
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
  • UNICT
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GINO (Entrando con diversi oggetti tra le braccia, a Elena). Io il krause e la tuba vecchia del babbo ; tu la veste della zia, che è piccina quasi

anche la mamma. — E la maestra? — Anche lei, se tu vuoi. — E il maestro d' inglese? Le monache soffocarono una risata; non poterono rispondere: Verrebbe

potresti benedirle tu? E non potrei benedirle io ? — Tu si, perchè sei piccina. — Fammele benedire dunque; farò venir bene ogni cosa. Allora il babbo la

voce le disse: — L' anno venturo regaleremo un croccante noialtri alla mamma. — In che modo ? — Lo faremo noi. — Tu sei matto! — rispose Bice. — Chi sa

mente, impedisce di ragionare. Se un cane ti corre incontro per morderti e tu hai paura, che fai? Chiudi gli occhi, rimani li impalato, e il cane ti

che non si deve mai chiedere due volte quel che già si ha; e tu intanto mi fai ripetere tutte le sere al Signore: Dacci il pane quotidiano! — Potrebbe

, vecchia cornacchia ? (Ad Arlecchino:) E tu, buffone, dove vai? Restate qui; siete ministri, e c'è Consiglio per giudicare le fornaie. ARLECCHINO. (a

che il bambino aveva preso un dirizzone di testardaggine, ricorse ai grandi mezzi. — Ah ! Tu fai il cattivo ? Ebbene, io me ne vado via, e non torno più

impastare e a infornare il pane. Tu staccerai la farina, — soggiunse rivolto alla maggiore. Le bambine non rispondevano, stupìte di quel che vedevano e

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, — disse don Paolo. — Vieni qua, Lisa; tu che sei la maggiore accendi il fuoco. Sai accendere il fuoco? Si? Brava. Vediamo. E tu, Giovanna, aiutami a

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empiva il cuore di gran pietà. E poi, voleva vederlo mangiare almeno una volta, una volta sola! E si raccomandava alla mamma: — Diglielo tu che voglio

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ogni mattina. — Tu, Lisa, spazza le stanze. Tu, Giovanna, spolvera i Mobili e ogni cosa. Le bambine eseguivano, zittte zitte, ancora intimidite dalla

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sorvegliava, la incoraggiava, — Brava! bene! — e aveva le lagrime agli occhi. — Tu intanto, Giovanna, fa fuoco sotto il paiolo; per scaldare l'acqua

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Considerazioni sul potere temporale dei papi

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Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1895
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974.
  • Politica
  • UNIOR
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dice « Tu Pio IX come il tuo antecessore S. Pietro menti, menti, menti; anatema sit »! E l'on. Mussi il 4 dicembre '76 disse alla Camera senza che il

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Piccolo mondo antico

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Fogazzaro, Antonio 9 occorrenze

cosa, silenzio? "Non lo so." "Ma perché la mamma non voleva che tu dicessi così?" "Non lo so. Io dicevo sempre così e la mamma mi sgridava sempre

fatto io, una triste notte, e ho sentito che ci pensavi anche tu quando scrivevi, benché né questa lettera né alcuna delle altre tue ne abbia parola

anch'io, domani, dove vai tu, Maria? La vuoi la tua mamma, in terra con te?". "Luisa! Luisa!", singhiozzò Franco. Si trovarono nelle braccia l'uno

, non volevo neanche venire, non volevo lasciar Maria né che tu avessi l'amarezza di trovarmi così. È stato causa lo zio che venissi. Voleva venir solo e

cattivo, adesso non credo più che esista; ma se vi fosse il Dio buono nel quale credi tu, non potrebbe condannare una madre che ha perduto la sua unica

che si sarà addormentato dobbiamo star qui da minchioni ad aspettare che ci prendano? Tu, Maironi, la strada presso a poco la sai e siamo poi anche in

più contento così e sarei più contento ancora se tu avessi già detto a tua nonna le cose chiare e tonde. Questo segreto, questo infingersi, questo

poesia religiosa buona per una ragazza di dodici anni, Luisa taceva; se invece gli avveniva di dire a Maria: "Bada, Iddio non vuole che tu faccia

gli occhi. "Tu, nonna, tu sei stata, tu. Io avrei dovuto nascer e vivere nella tua casa. Tu non l'hai voluto. Sei condannata alla morte eterna." Gli

I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA

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Salgari, Emilio 27 occorrenze

, tu sei l'uomo che dovevo strozzare, - disse.- Che stupido che fui, a lasciarmi prendere. - Non ti sembra che l'agguato sia riuscito bene? - Non lo nego

tempo l'indiano, - tu corri un gran pericolo. Ada fremette. L'accento dell'indiano era cupo e minaccioso. - Dove sei stata questa notte? Mi dissero che tu

polsi. Bhârata si collocò al suo fianco, mettendosi dinanzi un paio di pistole. - Tu adunque hai detto di conoscermi, - disse il capitano Macpherson

disgrazia che tu non sii un thug. - Preparati a saltar giù. Prese il laccio e calò il fantoccio dalla finestra facendolo ondeggiare. I due sipai fecero

che adoperano il laccio di seta. - E tu dici che sono qui? - chiese Tremal-Naik, affettando terrore. - Sì, e se cadi nelle loro mani ti strangoleranno

esserti ingannato? - Certissimo, sergente. Negapatnan solo è uscito. - Sta bene. Vedi tu quell'uomo che corre verso la jungla? - Sì, è Saranguy. - Seguilo

perché l'hanno pugnalato? - È difficile il dirlo. Tu sai che il padrone voleva rivedere la visione. - Almeno così ha detto. - Egli, giunto all'isola

del bengalow. - Si vede che sono prudenti quegli europei. - Sembra. - Ma tu lo libererai. - Io! - esclamò Saranguy. - Lo credo. - Chi te lo disse? - Non

per quale motivo lo mi trovo qui prigioniero. - Perché ormai sappiamo che tu sei un thug. - Io! ... Un thug! ... - Sì, Saranguy. - Tu menti! ... - No

dove si trova e che tu mi guidi, non ho più alcun timore mio bravo indiano, - rispondeva il capitano. - Ah! ... finalmente potrò vederla dopo tanti

mettere in dubbio la minaccia, s'era fermato, digrignando i denti come una pantera presa al laccio. - Tu! ... Saranguy! - esclamò, rigando colle unghie

, - disse la giovanetta con dolce rimprovero. - Tu non sai ancora, i tremendi pericoli che ci minacciano. - Io sono Tremal-Naik! Chi è quest'uomo che ti

vivamente. - Chi sei? - chiese questi sottovoce, puntandogli sul petto una pistola. - Hai udito? - domandò Tremal-Naik. - Ah! sei tu, padrone? Sì, ho udito

? - Perché amo Ada. - Non vogliono adunque, quegli uomini, che tu l'ami? - No, e cercano d'assassinarmi. - Ma perché? - Perché sul capo di quella donna pesa

, Kammamuri, come pure saprò chi sia quella donna che veglia nella pagoda della loro terribile dea. Hai udito tu, ciò che disse quel vecchio? - Sì, padrone

, fissando in volto il maharatto. - Ah! sei tu, Kammamuri! - esclamò. - Sì, padrone. - Cosa fai tu qui? - Veglio su di te e scaccio le zanzare. Tremal-Naik

essersi imboscata fra i bambù. Tu sai che quegli animali sono astuti, e che non temono di assalire l'elefante. - In tal caso avrà da fare con Bhagavadi

scomparve Tamul, vale a dire sei mesi fa. - Sicché credi anche tu, come Kammamuri, che segnali una disgrazia? - Si, padrone. - Sai chi è che lo suona? - Non

alcuno. Si volse ed appoggiato allo stipite della porta, scorse Tremal-Naik. - Tu, padrone! - esclamò egli con stupore. - Tu! ... - Sì, Kammamuri

quartier-mastro, sorridendo. - Bisogna che sia risoluto. Mi occorre la testa del capitano. - Ma tu corri un gran pericolo! - Lo so, Hider. - Il capitano

, salutando militarmente. - Conducete il mur-punky nel piccolo seno, - disse il capitano agli indiani. - E tu Bhârata, vieni con me. Il mur-punky prese

. - Tu rimarrai e noi andremo alla caccia, - incalzò Aghur. - Con un vicino così pericoloso, non si può vivere tranquilli. - Se avete coraggio bastante

spaventosamente gli occhi - dove se' tu, vergine della pagoda? ... Ah! ah! mi ricordo ... Sì, mezzanotte! mezzanotte! ... Ed essi sono venuti, tutti armati

preda ad una febbrile impazienza, nell'udire quelle parole si alzò di scatto, spingendo lo sguardo verso il nord. - Dov'è? - chiese egli. - La vedi tu

, seguito da uno scricchiolìo, come di un'arma da fuoco che veniva montata. - Tremal-Naik, - chiamò il thug. - Sei tu Hider? - domandò una foce soffocata

a spingere in acqua il canotto. - Padrone, - disse Kammamuri, mentre Tremal-Naik vi balzava dentro. - Credi tu che incontreremo degli indiani lungo il

batte come volesse spezzarsi. - È l'emozione, padrone. - Credi tu che noi giungeremo alla pagoda? - E perché no? - Temo di smarrirmi in questi corridoi

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