, aspettano che sia divenuta grassa: gente da cui emana un non so che di graveolente che ti costringe a tirarti indietro; che ti costringe, col suo disordine
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Ne ho già detto qualcosa: « Sarai accolto secondo che ti sarai presentato... ». Vi sono delle circostanze in cui ci presentiamo da noi stessi: in un
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vada, sarai accolto secondo che ti sarai presentato: sarai congedato secondo lo spirito che avrai dimostrato ». In fondo, essa è quasi un aspetto della
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' il cacciatore. - Mestiere da fannullone come lui, che è sempre affamato e stracciato e, sei mesi dell'anno, con la malaria addosso. E chi ti dà il
- Non ti allontanare da questa piazzetta. Ora ti ho in consegna io. Se vuoi giocare, ecco dei ragazzi. Così dicendo, compare Cosimo, che lo teneva
accosto al muro, soffocando i singhiozzi con la mano per non farsi sentire, consolandosi un po' col ripensare le parole di compare Nunzio: - Ti
- Vieni con me; non ti sperdere. Hai mangiato niente? - Niente. Se ne accorgeva ora, alla domanda del suo 1 compaesano della Squadra, che, presolo
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da compare Cosimo. - Ma che! Ti pare che andiamo a spasso? Andiamo a fare alle fucilate. - Vengo a Messina! - piagnucolò Cuddu. - Sei pazzo, ti dico
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molto a portarle, sembravano un impiccio. Poi, segnatolo in fronte per benedirlo, gli disse: - Vuoi che ti accompagni? - So la strada. Aveva risposto
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domandavano: - Come stai? Ti senti meglio? - E soggiungevano: - Bravo! Ti sei meritato una medaglia! Bravo! Una medaglia? Cuddu veramente non capiva
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; torna la sera... Là è la mandra... Facciamo la ricotta e il cacio... Ti piace la giuncata?... Non sei riuscito a chiapparlo quel ranocchio... Dove
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Ti picchierà... Perché non vuoi fare il sarto? - Il postino vorrei fare. - Che cosa è il postino? - Colui che porta le lettere da un paese all'altro
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- E stai sempre solo tutta la giornata? Come ti chiami? - Pino. E tu? - Cuddu. Pino, messosi a rincorrere grilli e farfalle, gli raccontava intanto
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erbe ingombranti, pensava all'accoglienza che avrebbe ricevuta. Si confortava però ricordando: - Non ti farò picchiare; vedrai! Erano scesi fino al
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- Non ci abbiamo pensato. - Tieni... Ti bastano? Compare Sidoro, tagliata da una pagnotta una bella fetta di pane, e preso da una cesta un pugno di
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. - Dove sei stato? - gli domandò il Canzirro, vedendolo spuntare. - Lassù - rispose Cuddu, additando la collina di rimpetto. - Ti sgranchi le gambe? E
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- Ti ha visto nessuno? - Nessuno. - Torna mercoledì, alla stessa ora. E bada! Compare Sidoro prese tra l'indice e il pollice d'una mano le labbra e
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- In tasca. - Ho trovato dei funghi e li ho colti. - Fammi vedere. Fortunatamente era vero. - Ti manda a rubare, tua madre? - Che dovrei rubare? - Se
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paura; la mamma però non vuole. - Andrai lo stesso; ti darò un ombrello. Ma già la mantellina ti serve meglio. Ecco le due pagnotte. - E se mi
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quelle tasche gonfie? Lasciami vedere. Chi ti ha dato queste pagnottelle? - La massaia. - Per chi? - Per me. - Una non ti basta? Quasi, quasi... Eh via
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, per la lettera... - gli disse sottovoce. - Non ce n' è più bisogno. Caso mai ti manderò a chiamare. Parecchi contadini si erano accostati a guardare
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piaciuto. - Mastro Antonio ti prende volentieri; me l'ha detto più volte. Cuddu rispondeva con una spallata. - Don Pietro dice che ha mandato via il
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azzuffati. Compare Sidoro, accorso, li divise, e condusse Cuddu in disparte. - Ti ho mandato a chiamare; perché non sei venuto? - Mia madre non vuole
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Cuddu. - Garibaldi vuoi dire? - Il Generale ; ho una lettera per lui. - Chi ti manda? - Compare Sidoro. È lettera d' importanza. - D'onde vieni? - Da
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compro quattro grani di pane e due di formaggio. - Aspetta qui. Ti daranno la risposta. Vuoi fare il soldato? - Devo tornare a Ràbbato. Mi hanno mandato
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caffettiera e spegneva il fuoco. "Lascia stare" disse la nonnina; "noi, di lassú, non abbiamo bisogno di nulla. Sono venuta solo per un salutino, e ti
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sembri un pastore» dice, mettendogli davanti la tazza. «Prendi questo; prendi, agnello; il maestro ti sentirà l'odore del formaggio.» «E lui, chi è? Io
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scrivi circa il mio modesto romanzo», scriveva la D. alla immaginaria Elda; «mi correggerò sempre piú sui difetti che ti son gratissima di avermi indicato
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immediatamente, se tu non riconosci la tua colpa. Ti impiccherò con le mie mani.» E l'altro confessò. Tutto parve cancellato: eppure un'ombra rimase sopra la
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sembri una vipera.» L'altra ride; dice: Non mi ricordavo che ti hanno tagliato il filo della lingua.» Infatti era vero: da piccola Pina balbutiva
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Chi ti vuol male ti liscia il pelo.
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Da chi ti dona guardati.
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Non metter bocca dove non ti tocca.
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Se ti vuoi mantener sano
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