Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi

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Murri, Romolo 4 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, 1-297.
  • Politica
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vita interiore, alla sua coscienza, a sé stesso. Gesù ci ha detto: la salute è in te, tu sei in rapporto immediato con il tuo Dio, che adorerai in

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— rispose — il cuore e l'anima tua; ed il secondo, simile a questo, è: amerai il prossimo tuo come te stesso: in questi due precetti sta tutta la legge e

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dire del dritto degli altri; poiché il Vangelo ha stabilito: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te. Se esso avesse detto: non

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inteso nella pienezza del suo significato: non negare agli altri, fa ad essi quello che vorresti fosse fatto a te stesso. Ed anche così inteso esso non

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CARDELLO

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Capuana, Luigi 6 occorrenze

il giorno avanti di partire. Se la vecchia rispondeva di no ... . - Non te la senti, di scappare? - avea egli domandato al ragazzo. - Tua nonna, va

avete visto il pezzo unico - Che cosa è il pezzo unico - Un vasetto meraviglioso. A Torino ce lo pagheranno mille lire. - Non spararle grosse! Te l'ha

! - soggiunse il Segretario. - Lascia tutto a te, la fabbrica e il resto del premio che il Municipio deve pagargli: sei mila lire, Cardello interdetto

accetta. - Chi te le ha date? - Sono mie ... Risparmi che tenevo alla posta. - Sei un buon figliuolo! Ti ringrazio ... . No no! Va' a rimetterle

non sento nè caldo nè freddo. - Beato te! - Quando ho freddo, mi metto a correre, faccio capriole e mi riscaldo sùbito. - Vuoi venire con noi? - Dove

far testamento e lasciare ogni cosa a te! Non ho parenti in questo mondo, e non posso portarmi i burattini nell'altro per far l' opera in Paradiso o

Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli

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Capuana, Luigi 4 occorrenze

mano più for- te e gli si teneva attaccato ai panni, o faceva un movimento quasi per accostarsi. Al lume di luna, i tronchi degli alberi, i massi

cenno, con un sorriso d'invito, e zitti zitti, in punta di piedi, te- nendosi per mano, quasi tentassero proprio un'evasione, avevano seguito i passi

il tuo ospedale! E qui costoro sono figli miei, e ne faccio quel che voglio io! Nè per ora te li rendo; neppure se mandi i carabinieri! Il signor

la bella e morbida stoffa inglese. Infatti era passata un'ora, e la traduzione dal te- desco rimaneva arrestata alle prime righe. - Ho tempo fino

Poesie - La morte di Tantalo

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Corazzini, Sergio 1 occorrenze

forse questa grigia bara? Mi ricordo di te, sola; eri bionda, esile come un sogno giovinetto, pallida come un astro mattutino; te sola, nell'oscurità

ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO

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Salgari, Emilio 32 occorrenze

, te lo prometto. - Grazie, Altezza. - Questo delitto non deve rimanere impunito. Il mio elefante carnefice avrà del lavoro fra qualche giorno. - Poi

Mompracem, che lo fissava come se cercasse di ipnotizzarlo. - Un uomo che avesse la coscienza tranquilla non tremerebbe come te, - disse Sandokan

varanga del secondo piano che può fare per te. - Sandokan tirò fuori quindici rupie e le depose sul tavolo che gli stava dinanzi, dicendo: - Tu sei

avuto il tempo di conoscerti e preferisco servire sotto di te, piuttosto che sotto il rajah ed il suo favorito, due bricconi che non hanno mai saputo

almeno questo, mylord, per mio ricordo. Vorrei però chiedere a te, giacché sei un grande cacciatore, un favore. - Io essere sempre pronto a farlo a S

. Io sono la Tigre della Malesia: egli è la Tigre bianca. Quale sarà il più implacabile? Ah! Io non te lo saprei dire. - Ma ho già detto che io ignoro

te non strapperanno la tua eterna calma? - Vorrei, mio caro Sandokan, mettere oggi stesso le mani sul trono del rajah e strappargli la corona per

, ed io riportare a te conchiglia con capello di Visnù - rispose Yanez. - Tu avere promesso ricchezze, onori, è vero? - E manterrò la promessa, mylord

di loro doveva esservi colui che cercò di avvelenare me o te. - Possibilissimo, - si limitò a rispondere il portoghese. - A quest'ora saranno molto

fronte di Sandokan si corrugò. - Sei ben certa, Surama, che non sia stato un sogno? - Non te lo saprei dire con piena sicurezza, - rispose la bella

dici di fare, Sandokan? - chiese Tremal-Naik. - Di assalirli alle spalle, senza ritardo, - rispose il pirata; - affido però a te un pericoloso

grande cacciatore, la visitava di frequente. - Chi te l'ha detto? - Un fakiro che elemosinava nei pressi del Palazzo della misteriosa principessa

più spaventosa piomberà su noi tutti e finiremo per morire tutti di fame. - Te ne regalerò una, così il tuo dio si rabbonirà, - disse Yanez

avevano rapita per farne una bajadera. - Ed è riuscita a salvarsi? - Te lo giuro su Siva, sahib. - Perché hanno aperto questo pozzo i sacerdoti? - Per

, - disse Sandokan. - A te l'altra fune, Tremal-Naik. Tu Yanez, alla retroguardia. - A me, che devo conquistare il trono di Surama! - esclamò il portoghese

questa tavola che è più necessaria a me che a te - disse Yanez. - E poi il tuo profumo non mi piace affatto. Va' e buon viaggio! - Con una spinta vigorosa

poco fa sui gradini di quella pagoda, quando vidi un vecchio fermarsi a poca distanza di qui e fare dei segni misteriosi. Te lo dico io: ha lanciato

esempio e avrai acqua e anche delle rupie. Se ti rifiuti io non mi occuperò più di te e ti lascerò morire entro la tua buca. Scegli! - Rupie! - rantolò

te la scelta di prenderlo nel miglior modo possibile e se occorrono delle rupie paga liberamente. Ne metto cento a tua disposizione. - Compero la

? Il rajah ha sempre bisogno di te? - Yanez! - mormorò il ministro, guardando il chitmudgar. - Chi sarà? - Taci signore e lasciala parlare per ora

. - Quali sono? - Accorda a te la vita, purché tu ti lasci condurre alla frontiera del Bengala. - Ed a' miei uomini? - Hanno ucciso, non sono uomini

. Quando vorrai assistere alla rappresentazione? - Questa sera se non dispiacere a te. - Ogni tuo desiderio è per me un comando, mylord - rispose

avrò buon giuoco su te e sul principe, tuo protettore. Non è che questione di pazienza, come dice sempre Sandokan. - Prese la sua carabina, quell'istessa

trono a te ed a Yanez: poi penserò a posare anche sul mio capo una corona. Sono vent'anni che medito una vendetta e sono vent'anni che un miserabile

. Un buon colpo di scimitarra e te la porto ancora quasi viva. - E i seikki che vegliano sul principe, non li conti tu. - Ah sì! Mi hai parlato di quei

. - Buoni per te, - rispose la Tigre della Malesia, sorridendo. Il portoghese gettò via con stizza la sigaretta, poi rivolgendosi al ministro: - Gode

occorre. - Va' a cercarne un altro. - Un altro non saprebbe dirmi quello che voglio sapere da te. - Da me! - esclamò il gussain con inquietudine. - Tu

sanguinario, che regna sull'Assam e gli strapperemo la corona che egli ha conquistata con un semplice colpo di carabina. Egli ha mandato te a fare la

colossali animali e pieni di ardore. Vuotarono una tazza di caldissimo e presero posto sui loro elefanti. - All right! - comandò Yanez quando vide che

nulla. Non lasciare questo legno, checché debba accadere. Lascio a te una buona guardia, che ti ricondurrà fra le tue montagne se un disastro, che io

rinoceronti. - Te l'ho detto, - disse Tremal-Naik. Sandokan tornò a puntare l'arma, mirando ancora il capo-fila, essendosi promesso di abbatterlo a

ragazzo. - Quante inquietudini ho provato per te, vedendo l'incendio divorare la jungla e udendo tante scariche! Temevo che tu fossi stato

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