fine a questo libro, augurando che altrettanto si possa dire di te, quando a tua volta coltiverai la terra. Ora vivi felice.
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, e te ne dà la ragione. La pratica ti rende abile ad esercitare il mestiere. 2. La scienza l'acquisti studiando le condizioni del luogo, e i bisogni
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moderato fortifica le piante; fa su queste l'effetto che la ginnastica fa su te; ne rinvigorisce le fibre. Un vento furioso le piega, e le schianta. 2
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contentezza nel cuore? E quando hai fatto qualche cosa che è male, non senti dentro di te un rimprovero, un rimorso? Oh sì! Prima che i genitori, o la
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. Ricòrdati che la salute è un bene prezioso per tutti, ma specialmente per te, che devi lavorare per guadagnarti la vita. Cura altresì il buon
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maggiori di te, devi obbedirli, e ascoltare i consigli che ti danno pel tuo bene. Se son più giovani, devi con affettuose cure aiutarne l'allevamento, e
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10.Ama il prossimo come te stessa. Il tuo affetto non si deve limitare alla famiglia. Fuori di essa tu hai altri fratelli. Le compagne di scuola, i
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20.Biancherie e stoffe. La biancheria è l'ambizione della massaia. Ed è una giusta ambizione, perchè da essa dipende la pulitezza. Già te l'ho detto
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; onde riesce poi difficile il rimbiancarle bene. Non voglio insegnare a te come si faccia il bucato. Solo ti raccomando di condurre questa operazione
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tutto il paese. Non vi fu verso a domare il fuoco del pagliaio, e del fienile; ma tra tutti si potè salvare la casa. E il mulino del Riobianco? Te ne
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briciola. Quando lo dài intero, te ne spreca la metà, gettandolo nel letto. Col trinciarli, rendi più facile a digerirsi le paglie, e i fieni di
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moderato. Quindi io a te pure li raccomando, o giovinetta, e tralascio di dirti molte altre cose che la pratica ti insegna circa lo schiudimento, la qualità
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volontà. Te lo ripeto: coltiva tutto a file; e ne sarai contenta. In due ore farai maggior lavoro, e più utile, che in quattro giornate. Provvediti
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; dottoressa; maldicente; pettegola; maligna. Ti piacerebbe di essere battezzata così? Bada dunque a te, e non ti avanzerà più tempo ad occuparti degli
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. Qual magnificenza! Volgi gli occhi intorno a te: ecco montagne, vallate, acque, pianure; ecco alberi, erbe, fiori; ecco animali d'ogni specie sulla terra
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. Guàrdati, giovinetta, dall'ira; essa è un vizio orribile. Chi è pronto all'ira è facile al male. Guàrdati dall'ira; soffoca dentro di te i cattivi
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luogo ove si fuma, senza portarne con te l'odore. Il cane, se va col lupo, impara ad urlare; chi pratica lo zoppo impara a zoppicare. Dimmi con chi vai
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state. Non fa invidia l'operaia di città: essa non è più felice di te; essa conosce più da vicino che cosa è la miseria; il salario troppo spesso non
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frumento, o si vendemmiano le uve. Allora niuno risparmia la pelle; occorre far presto; c'è lavoro per tutti, anche per te; e tu lavori di buona voglia
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essere contento? «Quanto guadagni al giorno? «Tre lire. «E bastano per te, e per la tua famiglia? «Altro che bastano: mantengo la moglie e tre figlioli
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una buona pasta di ragazza, ma, a trattare con lei, si direbbe il contrario. Se le chiedi un servizio, te lo fa con mal garbo; se lo riceve da altri
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ciò: se fai il paragone con altre bestie, ricoverate in stalle spaziose, arieggiate, salubri, ti convincerai da te stessa quanto la stalla, buona, o
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? Altrettanto devi dire di te, se non liberi la tua pelle dal sudiciume, e dalla sporcizia, che sono nemici insidiosi della salute. Per la scorza, o pelle
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di salute. Deponi subito le calzature, e gli abiti bagnati dalla pioggia. Tenendoli in dosso, te ne potrebbe venire un'infreddatura, ed anche una
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vegliò la buona mamma presso la tua culla, e quante cure affettuose si prende ogni giorno per te! Quante fatiche sostiene il tuo buon padre, per
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quelli che or sì, or no fan male, secondo che hanno o poco, o tanto di veleno. La tua ignoranza nel distinguerli farebbe pagare crudelmente a te stesso, o
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, coccobenigno, e spugnola, che tutti conoscono. 5°«Non comprare funghi secchi sui mercati, e da gente in cui non hai fiducia, come in te stessa. 6°«È
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pulisci tutto. Pensa prima agli animali che a te. Non lasciarti vincere dal sonno: se fa bisogno, sii in piedi a qualunque ora di notte; àlzati per tempo
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appetito, e sonni tranquilli; se vuoi diventare quella buona massaia, che io mi proposi di farti, scrivendo per te questo libro, aggiungi alla nettezza
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metterlo nel salvadanaio. Tu invece l'hai speso, dicendo a te stessa: «Un soldo risparmiato a che può servire? Che cosa si può fare con un povero soldo?» Io
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te stessa ti convinci che i conti son la chiave della fortuna; e che, a non tenerli, si va alla cieca per una via che non si sa dove mena.
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8.La casa. Giovinetta, ama la casa. Per quanto povera e piccina, essa è per te quasi un mondo: e in questo piccolo mondo, come in uno specchio, si
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. . . . . . 8 9.Fratelli e parenti . . .10 10.Ama il prossimo come te stessa . . . . . . . 11 11.Le opere della carità 12 12.Parla poco . . . . . . 15
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