stimerei un vecchio matto da legare, se certe corbellerie mi saltassero in testa: certe corbellerie che del resto — soggiunse in tono più grave — a te
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! — affermò la madre - non ci mancherebbe altro che Totò facesse con te de' complimenti di questo genere! - Di questo valore! — corresse il capitano
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incontri una donna che fa per te, spiattellale chiaro e tondo le tue intenzioni; perchè, di' quel che vuoi, ma credi a me: nell'anima d' una donna, con tante
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collo durante questo secondo alto e facendola pregare di venire domani al palazzo a vedere la mia collezione di medaglie e a prendere una tazza di tè
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, appena composte da me lietamente e sùbito da te lietamente ascoltate. Nell'ampio studio una cui parete adesso è coperta da una gran carta dei nostri
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Pagina Fropntespizio
: - Ma non potete andare piú presto? - Non può essere che muoia, Rhett! Io... non sono morta e... - Non è forte come te. Non è mai stata forte. Non ha
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con me? È stato tremendo... e avevo tanto bisogno di te! - Non avrei potuto sopportarlo - replicò Rhett con semplicità. Tacque per un momento; poi
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contro di te, provvederò io. Non piangere, zia Pitty. È doloroso per Rossella non andare in nessun posto: pensa che è una bambina. - Giocherellava
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pubblicamente te e la tua famiglia. Come ha potuto Miss Pittypat trascurare cosí il suo dovere verso di te?» Rossella guardò sua zia attraverso la tavola
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. Il blocco yankee era diventato piú rigoroso e alcuni articoli di lusso, come il tè, il caffè, le seterie, le stecche di balena, l'acqua di Colonia, le
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scrivesse un'altra lettera a suo padre. «Vecchia bufala!» pensò rossa d'ira repressa. «Che gioia sarebbe poterti dire quello che penso di te e del tuo modo
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dirlo, proprio adesso; ma questo è ciò che ogni donna desidera... E nessuno lo sa meglio di te. Rossella fece uno sforzo per non sogghignare. Se Dio
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educazione quanto una gallina; dopo che Miss Elena mi avere fatto tanto faticare con te! E stare qui fuori senza scialle! A momenti cadere la notte. Ti
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mani di Rossella, supplicandola: - No, non puoi andare a Tara e lasciarmi! Sarò tanto sola senza di te! Morirei se tu non fossi con me quando... quando
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ancora con te, Melania. - È naturale che è con me - rispose Melania affettuosamente. - Non ti preoccupare per noi, zio, e bada a te stesso. Lo zio si
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bimbo se Ashley è... Rossella, promettimi di prendere il bimbo con te, se muoio. Allora non avrò piú paura. Zia Pitty è troppo vecchia; Gioia e Lydia
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cestini con piú viveri che potete e andate nel bosco. Mammy, rimetti l'argenteria nel pozzo. Ascoltami, Pork! Non stare lí come un idiota! Porta con te
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perché avermi mandato, ed essere cosa importante. Io avere una lettera per te. Miss Pitty non averla voluta affidare alla posta e a nessun altro per
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. «Diletta, ritorno a casa, accanto a te...» Nel primo impulso di gioia, quelle parole avevano voluto dire che Ashley tornava a casa, da lei. Ora, ragionando
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le proprietà. Ma non si ricevono compensi facendo questo, perché nessuno ha denaro per pagare... Ah, a momenti dimenticavo! Te l'ho scritto che Fanny
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graziosa cospirazione. - Corri a prepararmi degli abiti asciutti, Mammy. E un tè caldo. - Tuo vestito nuovo tutto rovinato! - brontolò Mammy. - Adesso io
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senza piacere e lo dimostravano. Invece Rossella era arrivata perfino a prendere il tè con le mogli di ufficiali yankee, in casa loro! Non le aveva
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essere orologio di Mr. Geraldo. Io averlo visto milioni di volte consultare questo orologio! - Sí, Pork; è l'orologio del babbo e io te lo do. Prendilo
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uno che possa incutere timore a tutti i mascalzoni che vi sono in giro. - Sí, badrona. Questo essere vero. E io dire a te che non fare bene ad andare in
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rovinare gli altri, avrebbe preferito confessare ed essere impiccato, piuttosto che dire che era stato in casa di Bella. - È un insulto anche per te
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prendere mist' Carlo a miss Gioia mentre a te non importare niente di lui. E averti visto rubare mist' Franco a tua propria sorella. E avere taciuto su
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se fosse per qualche cosa che valesse la pena. Ma per un essere come Rossella O'Hara, che sarebbe disposta a giocare un brutto tiro a te come a
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te non fa profitto il mio denaro. Certamente non ho ancora fatto di te una cavallina, non è vero, mia graziosa muletta? Quest'ultima osservazione
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avrebbe pianto e strepitato se non avesse temuto le risate di Rhett e il «te lo avevo detto!» che i suoi occhi avrebbero espresso anche se egli non lo
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padrone sono io. Non voglio che tu le rivolga piú la parola. - Farò quello che mi pare e piace. Lasciami. Che te ne importa? - Non mi importa che tu abbia
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altri due bambini. Questa è mia. - Storie! L'ho fatta io, no? Del resto, tesoro, io appartengo a te. Rhett la guardò al disopra della nera testina della
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ragione che tu non abbia il tuo bicchierino, anche se io commetto la villania di essere in casa. Vuoi che te lo versi? - Non voglio bere - rispose
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informata. E forse tutti lo sanno, meno te. Conosci il vecchio adagio: «la moglie è sempre l'ultima a sapere»... - Che vuoi dire? - Credevo che poiché la
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CARA, non desidero alcuna spiegazione da te e non ti ascolterò se parli di questo - disse con fermezza Melania posando dolcemente la sua manina sulle
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... nessuna donna può desiderare il figlio di un mascalzone come te! Vorrei... Dio mio, vorrei che fosse di chiunque, fuorché tuo! Vide il suo viso
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non aver mai dovuto affrontare quello che non volere; e non potere. Perciò io essere venuta da te. - Miss Melly, tu dover venire a casa con me stasera
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simpatico in quell'avvicinamento, e rispose nella loro lingua ignota a noi: - Grazie, Orlando, grazie. Vicino a te, mi sembra d'essere più sicura, più
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babbo te la porta! - le susurrava il padre dal canto suo. Il dottore faceva meno complimenti, si sa: - Bisogna che prenda la medicina, non c'è rimedio
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c'è per terra il tappeto - disse la bambina alla pupattola - tanto io ti porto sempre in braccio. I piedini non te li freddi. - E ripetè con accento
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piagnucolante, alla quale ella badava a ripetere: - Te ne compro un'altra, se sei buona, te ne compro un'altra! - No, voglio quella, io, quella che prende
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è per te! - e le appuntò la rosa fra' capelli, in mezzo alle trecce calate dietro l'orecchio. - Se tu vedessi come sei bellina! - soggiunse giungendo
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esperte, quando lo colpì la bambola, ch'egli afferrò subito, come una preda. - Lascia stare, Attilio - ordinò il rigattiere. - Quella non è roba per te
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- te l'hanno insegnata o non te l'hanno insegnata, la buona creanza? Or dunque rispondi una buona volta! Non ti voglio mica mangiare, io! A quella
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- Ho capito, via! con te bisogna spiegarsi chiaro; si vede che non hai viaggiato. Ah, bella cosa il viaggiare! Eravamo, figùrati, una compagnia di
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tristezza nel cuore della povera Giulia. - Capisco - riprese Orlando - a te rincresce d'aver perduto gli agi, la bellezza, tutto ciò che a molti sembra
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? - domandò la Giulia, non riuscendo a dissimulare una certa amarezza. - Bella, non dico: intanto era meno bianca di te. E poi le piaceva troppo di
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comunichino, e dire al chierico: "Ora te ne puoi star contento, eh?" "Perchè?" "Perchè hai avuta una sagrestana giovine e svelta." Unaltra volta gli
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un passo innanzi, e buttatasi a' miei piedi, e stringendomi le ginocchia con braccia convulse, "A te, fidata amica, a te sola mi raccomando! salvami
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di un Te Deum, e per isfuggire la prece d'uso: «Signore fa' salvo il tuo popolo, e la tua eredità!» i preti di San Gennaro tenevano occupato Garibaldi
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, di cui eterna mi resterà la rimembranza; poi domandò: "Perchè mi lasci?" "Sono vicina a te," risposi con voce soffocata dal singhiozzo. Ed egli: "Sai
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