così vicine al sacro tabernacolo e sentirsi strappare via è un gran dolore. E tu avevi consacrata a un'anima bisognosa questa tua vita di pensieri puri e
rientrare nel sacro tabernacolo del dovere, non lasciando che una leggiera striscia di dolore al capo, come fa ogni gioia che passa. A quel ragazzo
nulla dei misteri del mondo, cara Arabella; ma dobbiamo tener dacconto il nostro cuore, perché gli è come il tabernacolo del Santissimo. Se non ci
triboli e i ciottoli, cacciato da una folla di fantasmi schiamazzanti, finché cadde sfinito sul sagrato d'un tabernacolo montano; abbrancò l'erba, la