- Una lettera della mamma! - grida Francesco agitando la busta col suo nome che Maria gli ha consegnata. Ad alta voce, in un religioso silenzio
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in casa con l'aiuto dello chauffeur, la signora d'Aufran va a salutare suo cognato. Parla un po' con lui, pur sapendo che, essendo egli tanto distratto
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. Con il suo caratteristico nursery-déco svolge prevalente attività come pittrice di copertine. Nella «Biblioteca dei miei ragazzi» illustra le
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suo poco successo. - Una sorpresa! Che brutta idea fare una merenda in questo tempo! - Ma, signor Maurizio, siamo d'estate e durante le vacanze
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giuoco da organizzare. Maurizio va a cercare nel suo armadio il vestito che faranno mettere a Nicoletta. - Ci vorrebbe anche un cappello, no? - domanda
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giardino e accorre verso l'albero grande; ma il suo grido è stato udito, e quando essa giunge non c' è più nessuno. I ragazzi impauriti si sono
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storta e guarisce con l'acqua fredda? - Ah, ma questo.... - comincia Leonia, pronta a difendere il suo rimedio. Ma l'altra continua senza ascoltarla: - Il
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Nicoletta! - Evviva Matù! - grida Maurizio. La mamma racconta dunque che, appena fatto il bagno, era andata a mettersi il suo grazioso vestito di crespo verde
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della giovane signora. - Chi è? - si domanda Nicoletta. Essa sa che la mamma di Francesco non ha annunziato il suo arrivo, non può quindi esser lei. E
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accomodare la testa, e poi andremo a comprare i vestiti.... - A questo punto arrivano i ragazzi. La signora d'Aufran, che aveva già fatto il suo piano
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talvolta un po' sola.... e consente volentieri a divenire la sorella di Francesco, poichè in tal modo ha una mamma che, così le dice il suo cuore
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mia buona mamma. Essa ha preso il suo posto, lo so! - I tre ragazzi guardano con tenera compassione la loro flglia adottiva, e nessuno di loro pensa
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. - Potremo benissimo tornare nel guardaroba quando Maria sarà a desinare, - osserva Alano. - Ecco! - dice Maurizio, mostrando il suo bottino: le
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bracciuolo della poltrona. I grandi occhi turchini di Nicoletta sono la sola cosa vivente. La fanciulla non osa muoversi per paura d' inferocire il suo
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- spiega Alano - quando Maurizio era ancora piccino, e suo fratello maggiore, lo zio Fil, è venuto in casa nostra per tener compagnia alla mamma. - Perchè
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? - Mangiate, signor Maurizio, - dice Maria sottovoce, dietro il suo padroncino. - Non avete più fame? - Oh, si! - esclama Maurizio. - Anzi, ho molta
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Quando Nicoletta si sveglia, dopo una notte tranquilla e calma, vede vicino al suo lettino Francesco e Maurizio che la guardano. Francesco tiene in
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: «Povera signora, non sarà male che si prenda un po' di svago! Tra suo cognato così seccante e i suoi bambini che la fanno giocare come se avesse dieci
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' idea, - esclama Francesco, - un' idea stupenda. Conoscete la stanzina che è sopra alla soffitta, dove la mamma ha messo il suo cavalletto e le sue tele
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forbici. - Come farai? - domanda essa. Maurizio non lo sa. - Taglio tutto diritto, così, - dice, posando il suo dito sul collo della fanciulla
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rotonda, senza il suo bell'ornamento, ma poi pensa a Giovanna d'Arco e se ne va un po' consolato, seguìto da Alano, che, meno sentimentale, dichiara
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consiglia a Francesco di fare come suo fratello. - Non mangiate abbastanza, signor Francesco, siete troppo magro. - E io? - domanda Alano. - Anche voi
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lavorerai al nostro ritratto, altrimenti non progredisce. Francesco esita: ha una gran voglia di mettere a prova il suo talento di professore. Ma
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fratelli. Alano insiste nel suo piano, che trova eccellente. - Chi ti dice che Maria acconsentirebbe a portare con noi un ragazzo trovato sulla strada
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continua. Il suo posto a tavola è tutto macchiato, tira il grembiule a Maria quando passa, è addirittura insopportabile. Ma non basta, perchè Maria
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Quella mattina, quando Maurizio e Francesco portano la colazione a Nicoletta, trovano la loro figlia nel suo letto, triste e pallida, che dà loro
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lascia il tempo. - Niente, - egli dice vivamente. - Ha detto « puah », e il suo latte l'abbiamo bevuto noi. - Bene! Allora bisogna prendere una piccola
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: - Mi domando se è permesso di burlarsi così della gente! - Maria non ha ritrovato la tazza del decotto dove l'aveva messa. Con suo grande stupore
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! - esclama una voce allegra. E Matù, spaventato e stizzito di quei modi bruschi, vede Nicoletta lasciar cadere il suo lavoro, rovesciare la poltrona
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studio, ma è seccante stare con la paura che qualcuno entri, - dichiara Francesco, e Nicoletta è del suo parere. Il pericolo viene qualche volta quando
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mio foglio giallo.... - Un silenzio glaciale accoglie questa rivelazione. Maria guarda il suo padrone, pensa che diventi completamente matto, e va a
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da far pietà. I suoi tre amici cercano di consolarla. Maurizio ha passato un braccio intorno al suo collo, e tutti la baciano e cercano di farle
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