spavento.... Sentiva di non aver più nulla da sperare, e le sue sofferenze, a mano a mano che il tempo passava, diventavano così acute, da fargli quasi
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' amore e dalla considerazione di tutti. Egli portava rispetto al babbo e alla mamma; voleva bene, ma stando su le sue, a' fratellini e alle sorelline
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! — esclamò disperdendo le ultime nuvole. Poi allungò le sue calde braccia nel cortile, nel bosco e sui prati a tirar su la testolina dei fiori e a carezzare
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in alto, dove una mezza dozzina di tortore, spruzzo di caglio in cielo, vorticavano bianchissime. Cercò di non pensare al frate pittore e alle sue mani
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covoni che i contadini offrono con le forche, dall'alto, nelle sue materne bocche: il grano viene raccolto nei sacchi come un rivolo giallo: quando ogni
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sofferenze sue e dei suoi compagni di martirio. E un giovane poeta genovese, Goffredo Mameli, incitò gli Italiani alla riscossa, rievocando gli eroi e le
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della forza risultasse inevitabile. Un esercito italiano, al comando di Raffaele Cadorna, marciò su la Città Eterna. Il 20 settembre 1870 nelle sue
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chiamato il «Re Buono», il «Padre del popolo». Egli fu sempre pronto a portare il conforto delle sue amorevoli parole, il prezioso concorso della sua opera
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sempre dalla vittoria dell'Italia l'appoggio dell'Austria, e che si sentiva minacciata da un'invasione italiana, mentre in Francia le sue truppe
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formato dalle sue truppe migliori. Pur troppo in quei mesi si era ritirata dalla guerra la Russia, sconvolta da una rivoluzione rovinosa, e così
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prima ed una seconda volta, insistette a sparare sul nemico. Una terza pallottola lo colpì a morte e lo abbattè. Ma raccolte tutte le sue forze, Enrico
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muoiano le stelle. Cercate allora la vostra stella colle sue compagne; vedrete che quella e queste non hanno il posto che avevano la sera prima. Tutte le
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l'esposizione delle sue finestre, e dei suoi muri e di tutte le cose che essa contiene.
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egli tardava a venire, mia madre, per timore che egli fosse malato, mandava giù la serva a prendere sue notizie. Qualche volta permetteva a noi
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! Queste sono dunque le piante dei carciofi! E tutti ridono alle sue spalle. Anche gli altri suoi compagni poco distinguono una pianta dall'altra; ma i
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AVVIENE FORSE UNA SCISSIONE NELLA BANDA DEL NORD? OPPURE ED-MASTICA-GOMMA RIESCE A IMPORSI ANCORA UNA VOLTA CON LE SUE ARTI SUBDOLE?
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può tutto quello che vuole. Dio è il creatore e il padrone del mondo: e noi siamo le sue predilette creature. Il Signore Iddio, infinitamente buono, ci
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15. Chi è pronto all'ira è facile al male. Remigio ha cuore, e in fondo è un buon ragazzo; ma ha un difetto che guasta tutte le sue buone qualità
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durò per più giorni di seguito. Matteo seminò troppo tardi, e ne cavò un meschino raccolto. Egli riconobbe a sue spese la verità dei proverbi: Chi ha
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d'uomini in armi che la difendano dagli stranieri e dai nemici delle sue libertà; sceglie quindi, senza distinzione di nascita, i giovani più robusti per
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43. Le massime di Carlambrogio. Se vuoi diventare un galantuomo, come è Carlambrogio, segui queste sue massime: esse, in poche parole, riassumono i
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trovò il coraggio di fare un discorso cosí importante. — La Principessa abita col Principe nelle sue grandi case rosse, — continuò Tit guardando il
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in testa. Il suo fazzoletto era grandissimo affinché vi potessero entrare tutte le sue lagrime. Rosetta fece subito un inchino e la Principessa rispose
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suoi occhi erano felici, e Caterì osservò che in ognuna delle sue pupille c'era una minuscola principessa. Tit cadde in ginocchio, e baciò il lembo del
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non capissero niente, correvano anche loro. Anchise gridava: — La mia paga, ehi! La mia paga! — E il milionario, sperando di riavere le sue cento
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un lungo filo giallo, mangi, ingrassi, dormi e nel tuo bozzolo ci stai comodo. La massaia ti prodiga tutte le sue cure; ti nutre, ti pulisce, ti
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MARE MARE Non riposa mai il mare. Le sue onde giocano a rincorrersi mattina e sera, sera e mattina. Le onde piccine sono buone, cantarellano a riva
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PASSEGGIATA IN CAMPAGNA La maestra di Ninetta conduce ogni tanto le sue alunne fuori città, nei campi. È sana e varia la vita di campagna. La maestra
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LE MAMME Oltre la ferrovia, passa un canale che attraversa parte del sobborgo, e poi prati e campi. Lungo le sue rive le donne lavano i panni che poi
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rifugia nelle sue braccia. Tra le lacrime le spiega che l'orologio corre troppo. - Tic tac, tic tac; le due lancette come due piedini impazienti vanno e
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decise di tornarvi. Una compagna, conosciute le sue intenzioni, la ammonì: - Mia cara, finché resterai sulla terra, tutti ti ammireranno. Lassù, in
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tutti i cristiani; prega per il Re e per il Duce; prega che il Signore benedica il nostro Paese, e fecondi il lavoro delle sue belle campagne e delle
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dire le sue divozioni! Preghiamo, quando dentro di noi le voci della pigrizia, della gola, dell'ira, della disobbedienza, della vendetta ci tirano al
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UN BUON FIGLIOLO Lorenzo Celso non fu uomo da nulla. Per le sue virtù, venne eletto Doge di Venezia. Era usanza della Repubblica Veneta che i
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, non andar via questa notte. Resta con noi. Non vedi quant'è buio? Non senti che freddo? - gli dice arrampicandosi sulle sue ginocchia. - Certamente
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la scuola materna. Marcello si regge appena sulle sue gambette grasse.
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stroncato la piantina che il maestro aveva affidato alle sue cure. È un onore per un alunno custodire e difendere una delle belle piante del cortile! Se
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le sue braccia, sospira la bambina!
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apparve al Santo sulla paglia, bianco e freddo come un morticino. San Francesco lo prese, lo strinse al cuore, lo scaldò tra le sue braccia e il bimbo
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porta con sè il suo lavoro e siede a conversare con lui e a tenergli compagnia. Il pino risponde col mormorio delle sue fronde e Lucrezia ne è tutta
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contano le virgole, Dio buono? - si domanda fa bambina. La maestra, che legge nel cervello delle sue scolare, la chiama alla lavagna. Prende il gesso e
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le sue compagne se ne commossero, e qualcuna di esse ne lacrimò. Allora la Nina siciliana, non comportando quella musoneria, domandò alla direttrice
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bella, ma assai avvenente, se non quanto aveva un'aria piuttosto altera, e tra le sue compagne passava per un poco presuntuosetta; perchè, essendo venuta
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sue lettere, e tutte le sue poesie: lei di animo gentilissimo; chè tutto dava materia al suo alto ingegno di sublimarsi a' più mirabili concetti, e
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sottili e argute bugiuòle, con le quali ricopriva le sue mancanze quando il babbo e la mamma la gridavano. Venuta per altro sui sette anni, non potendo
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La direttrice dell'Istituto pistojese, assegnando queste vite da scrivere alle sue alunne, cercava se tra esse vi fosse chi si chiamava come la donna
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tentar lei: — Fra loro donne si sarebbero intese meglio. — Fece le sue provviste di pane e vino per otto giorni, e partì. A mezza strada: — Maestà
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sorellina minore bisognosa delle sue cure e delle sue carezze. Non era forse cieca e perciò inabile a muovere da sola i passi nell'incerto cammino del
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? - Ce lo troverà e morrà, e tu avrai le sue ricchezze. - Costanza non volle saper altro. Ella andò nel vasto cortile del palazzo, circondato dal
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le sue acque a sud, come fanno disciplinatamente il Lago Maggiore, il lago di Como e il lago di Garda, le manda a nord, come se le volesse regalare al
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