, ci restano cinque giorni per inventare qualcosa. - Ognuno dirà la sua idea. Per Maurizio è questione d'un momento: trova subito, e annunzia con grida e
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, ognuno dei ragazzi riceve la sua lettera. La mamma ne ha abbastanza della sua cura ad Aix-les-Bains, e soprattutto di esser separata dai suoi bambini, e
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, non le darà nessuna notizia sui fanciulli.... Allora va in camera sua per togliersi il vestito da viaggio. - La signora non è stanca? - domanda
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po' fuori con voi.... - Il povero ragazzo rimane perplesso. Vuole a tutti i costi consolare « sua figlia », ma che fare? - Senti, Nicoletta, - le dice
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e li ha messi a letto essa pensa alla sua allucinazione di poco fa e va a raccontare tutto a Leonia, la quale prende un'aria molto inquieta. - Da noi
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. - Sei sicura - domanda - che la vecchia strega non verrà a cercarti qui? Come sei fuggita? - Dalla sua soffitta. Aveva fatto rizzare una scala per
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, Maria, passerà, - dice affettuosamente la giovane signora. Ma la vecchia governante non capisce troppo bene come la sua vecchiaia potrà passare e sospira
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corse.... proprio come di topi. Per nulla al mondo sarei andata nella soffitta. - Per fortuna! - dice Alano. Ora bisogna che la mamma racconti la sua
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più che una sottile linea verticale appena visibile in tutto quei verde. Esso fa le fusa e strofina la testa sul collo della sua cara padrona. «Non
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contro la sua faccia. - Matù, - mormorà essa. - Matù ti conosce dunque bene? - dice la signora d'Aufran, sorpresa. - Oh, sì! - risponde Nicoletta. - È
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davvero bisogno d'esser cambiato, trova una sua camicetta bianca che potrà far da vestito, un po' corto, ma grazioso, per Nicoletta. Una cintura di daino
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non è più « sua figlia », ma nel coricarsi dice ai suoi fratelli: - È però molto piacevole pensare che essa avrà tutto quel che le occorre e che
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Maurizio, poichè questa è la sua merenda preferita. E Maria con dignità, per non aver l'aria di cedere, risponde: - Proprio, ci dovrebbe essere la conserva
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graziosa poltroncina un po' zoppa che Alano ha scovato per lei, appoggia la testa bionda sulla spalliera e riflette. Pensa alla sua nuova famiglia, ch'ella
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le pare che quella bambola sia la sua sorella maggiore. La prende sulle ginocchia e la contempla.... Ma la sua contemplazione viene interrotta
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e mangia perchè è impossibile fare altrimenti e perchè Maria viene a chiamarlo senza stancarsi fino a che non ha lasciato la biblioteca; ma la sua
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anni, non fa davvero una vita molto lieta, nè adatta alla sua età.... » vero o non è vero? - conclude Alano trionfante. - Quando si ascolta alle
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fanciulletta. - Mrrr! - risponde il gatto. E Francesco raggiunge i suoi fratelli tranquillo, poichè « sua figlia» non è più sola. Così passa la
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il pranzo annunzia questa novità. Lo zio Fil ascolta appena e dà la sua approvazione. - Chissà la signora come sarà contenta! - sussurra Maria
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fanciulla con la sua cara eroina non lo lascia indifferente, e sorride. - Ebbene, - dice - vado a chiuderli. - Dove? - domanda Alano. - In un cassetto della
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sua apatia, non si sa per qual miracolo. Maria non insiste, ma Francesco la consola chiedendo ancora dei fagiolini. Dopo la colazione di Nicoletta
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volta di Maurizio, ne ha abbastanza e lo dice. Ma Maurizio vuol darle la sua lezione ed insiste. - Insegnami piuttosto a giocare a dama; me lo promettesti
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sarete più cattivi. - Ma le preghiere dei ragazzi non la inducono a confessare la ragione della sua uscita, e questa volta tocca a loro ad esser presi
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cosa. - Questa è la ragione migliore. Maria si arrende e vien declinato l' invito di Giovanni Bord d'andare a far merenda in casa sua. - Oggi no, grazie
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giornata, ha mille occasioni di fare arrabbiare la sua vecchia governante e ne approfitta. Va a trovarla nel guardaroba, le rovescia una scatola di spilli
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l'effetto della sua punizione.
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in sua presenza!... - dice Alano. - Purchè Nicoletta voglia prenderla, - risponde Francesco. - E il decotto d'erbe? - aggiunge alla sua volta
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. Ma ad ogni modo non potrebbe esser più cattiva. Nicoletta è stoica: mangia la sua minestra. La mattina ha preso una limonata purgativa e un decotto
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vestiti da escursione. Poi va a prepararsi alla sua volta e a prendere il paniere delle provviste. I ragazzi ne profìttano per portare tutti insieme la
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presto; ha cominciato appena ora la sua cura. - Ebbene, ce la sbrigheremo da noi! - conclude Maurizio. - All'opera! - soggiunge Francesco. - Nicoletta è
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mentre se ne va. Egli pensa a cc sua figlia ». Quando Maria e i ragazzi sono andati via e Francesco ha sentito chiudersi la porta di casa, comincia a
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bambini e la stanza da studio. Francesco è tutto contento di far vedere a « sua figlia» i libri, i balocchi, il posto dove lavorano. Poi vanno nella
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sua volta, quando Maria non è più lì, Francesco racconta la sua giornata con Nicoletta, l' incontro con lo zio Fil. Lo fa in termini così fantastici
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