il giovane magistrato Oliva. È noto a qualcuno di certe sue vicende di famiglia. Penserà al fratello. Abbiamo tutti avuto un fratello. O noi stessi
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stessi?) l'ambiente scolastico insorgerebbe. Si progetta di riunire quelli dell'istituto in classi separate dagli altri _ segregazione razziale _anche
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disegni anch'essi mimetici, forme di volo imprigionate negli stecchi. Furono due le covate infelici di quel periodo. Una ebbe gli stessi ovetti translucidi
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, stessi scanni a schienale alto, stessa imponenza, stesso freddo (ossia no, il riscaldamento manca del tutto) occupando, dei locali insufficienti, il
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battuto la difesa _ neanche esistevano richieste specifiche d'informazioni all'Arma. Tuttavia dagli stessi carabinieri, come dalle testimonianze, veniva
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da robot. Nella più assoluta indifferenza. È presente il fratello minore _ ma ve ne sono altri _ stessi occhi e piccola complessione. Glielo indicano
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giovane ne discorre con disinvoltura. Malgrado la peritanza monacale l'argomento non può riuscirle scabroso: come gli stessi bambini, è abituata a sentir
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radio che requisì _rilasciava ricevute del comando _era davvero per il circolo alleato. Cioè no, tedesco. Essi stessi, i tedeschi, l'avevano restituita
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verdi e gialle in cui trascorrono la notte irregolari d'altra specie. Tanto da potervi incontrare la propria madre. Li visitano gli stessi medici del
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sciuparla. E anche le loro facce appaiono diverse. Li riconosco. Sono gli stessi coi quali ho frequenti contatti. La piccola gente di vita grama
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. Testimoni 39. Aula affollatissima. Due contadinelli dal passato burrascoso. Sempre gli stessi reati, definiti per non punibilità, perdono
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adirano seco stessi di toccare acqua e non perle, così egli aveva pianto lacrime adirate. Ora invece sente di toccare perle e non acqua, piangendo lacrime
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di emigrazione comprano selvaggina muliebre agli stessi genitori e agli stessi padri di razza e misura brigantesca e ne caricano bastimenti
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popolane borghesi, in cui i padri ruberanno, i figli ruberanno, i fratelli ruberanno, trufferanno il prossimo o si minchioneranno magari tra loro stessi
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trafisse il principe Eugenio Napoleone cantato dal Carducci. Alla sua volta egli procombeva eroicamente difendendo la libertà dei Boeri contra gli stessi
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