sorpresa! - Buon giorno, Leonia, - dice allegramente, la signora d'Aufran. - E i bambini? - Sono andati a far merenda dalla signora Bord. Li ha accompagnati
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- Non volevate sapere dove sono andata ieri? - comincia Maria, infilando i calzini a Maurizio. - Oh, sì, raccontaci la tua passeggiata! - Ebbene
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rigato di lacrime. - Sono sciocca a piangere, - essa dice. - Oh, Francesco, perdonami! - Ma che hai? - Nulla.... Ma.... se tu sapessi, Francesco, come ho
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di sera, in giardino, assume l' importanza di un'avventura fantastica, d'una spedizione lontana e pericolosa per la quale le precauzioni non sono mai
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le ombre che passano. Ma a un tratto si stropiccia gli occhi. Non ha veduto due Maurizi, uno accanto all'altro? E non ha anche visto che se ne sono
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fatto voi. - Maria scuote la testa. - Lo so che divento vecchia, ma sono sicurissima che ho perduto questo calzerotto, appena cominciato, otto giorni
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rimettere il vetro del flnestrino che era rotto, e mentre il vetraio era in cucina sono scappata senza che mi abbia vista, sono sallta sul tetto e mi
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desiderio di rivedere i miei cari bambini, - dice la signora d'Aufran che ho mandato a spasso il medico e la cura e sono ritornata. - Che felicità
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conclusione è inaspettata: - Allora non sono ancora tanto vecchia! Il Maurizio doppio, il calzerotto e i piatti che ritornavano nella credenza quando
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cosa, ma qualche cosa di lieto, e sono sceso. » - Mio bel Matù, mio bel gatto, - dice la signora d'Aufran - dunque pare che tu stia dando la caccia ai
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sempre con me quando sono sola. - Dove abiti? - Qui, - risponde Nicoletta. La signora d'Aufran scorge in quel momento la sua bambola. Essa non capisce
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vecchia Maria! - dice essa con un sorriso di tenerezza. - Come si sono burlati di lei!.. Sarebbe stato meglio dirle tutto. - Ma se mi avesse rimandato
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che essa cerca di conservare per il desinare. A un tratto gli viene un' idea. - Ci sono anche delle pietanze? - domanda Maurizio. - Sicuro, come tutte
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dei vostri amici. - Sono seccanti, le bambine! - dichiara Maurizio. - Quella piange, quell'altra brontola, questa vuol comandare, quest'altra ha paura
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bracciuolo della poltrona. I grandi occhi turchini di Nicoletta sono la sola cosa vivente. La fanciulla non osa muoversi per paura d' inferocire il suo
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gravemente - tu sei una bambina, non è vero? - Nicoletta, sorpresa, risponde affermativamente. - E le bambine non sono coraggiose, - continua Francesco
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l'operazione è finita. Non si può dire che sia molto ben riuscita; vi sono ancora molti capelli arruffati, ma la paziente è stata stoica e l'operatore ha
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colorire. Ti divertirai? - Nicoletta salta dalla gioia. - Oh, come sono contenta! Cominciavo proprio ad annoiarmi.... un pochino soltanto, sai
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la loro figlia, allora? E con uno slancio, raccattato il pallone, sono in casa, mentre Maria, ingiusta, mormora - Ma che ragazzi ghiotti! -
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, - risponde Maurizio, commosso. Nicoletta ride. - Dimmi, come sono? - - Maurizio la guarda. - Sei.... sei.... ridicola. Che cosa diranno Francesco e
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scrivania e si mette a scrivere. Maria si ostina a non lasciare la stanza, e Francesco e Alano sono molto impacciati. Vorrebbero sapere quello che
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Maria che si lamenta, ma che poi è la prima a viziare i suoi padroncini. I ragazzi si sono messi a tavola. Maurizio ha richiesto l'arrosto, e Maria
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applica con buona volontà. Tutto va bene: professore e allieva sono soddisfatti l'uno dell'altra. Francesco assicura che Nicoletta di lì a pochi giorni
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ore? - Maria scuote il capo. - Bene! Bene! - dice alfine la vecchia. - Quando saprete dove sono andata e quello che ho fatto, non mi canzonerete nè
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storia, signor Alano? - - Una bellissima storia, Maria. Alcuni bambini che vanno a fare una passeggiata e una colazione all'aperto come noi, e si sono
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Nicoletta, alla quale la bambina risponde indicando lo stomaco. Francesco si ricorda a un tratto del Medico di se stesso, nel quale sono descritte le varie
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. - Questo mette terribilmente in pensiero Maria. Ci vogliono sempre tante storie prima d' indurre i ragazzi, quando sono malati, a vedere il medico
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! Vorrei che la prendesse prima che io scenda. - Ora no, - s'ostina Alano. - Infine, - dice Francesco adirato - sono abbastanza grande, credo.... - E Maria
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bollire, sale fino all'orlo della cazzaruola come se fosse latte, e va di fuori, spengendo il fornello. I ragazzi sono costernati. - Bolle troppo forte
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intempestivo. - Come! - esclama Maurizio. - Non sono più punito? - No, vi perdono, - dice Maria con aria maestosa. Ma è stupefatta udendo il fanciullo
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tratto così cattiva e brontolona. - È molto tempo che la tua mamma è morta? - domanda Maurizio. Nicoletta ricomincia a piangere: - Sono.... tre mesi.... Mi
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mentre se ne va. Egli pensa a cc sua figlia ». Quando Maria e i ragazzi sono andati via e Francesco ha sentito chiudersi la porta di casa, comincia a
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sono più tranquilli. Francesco indica soltanto una porta, e abbassando la voce: - È quella della biblioteca, - dice. E vanno a visitare la camera dei
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, che i due fratelli più piccoli, ansanti, hanno l' impressione di vivere quella scena. Le emozioni non sono ancora finite. Bisogna contare sulla memoria
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, che non sono nè quelli di una civetta nè quelli di un gatto. - È una bambina, - afferma Maurizio. - Ha i capelli da bambina. - Prova ad aprire il
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