dell'imbrattamento. Ecco come sono. E riescono sempre a eludere la sorveglianza. In quanto al carbone, sottrarre un tizzo in cucina _ cucina economica
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come da un registro di scuola, girando la testa ora a destra ora a sinistra. Le parti avverse si sono messe separate sulle panche. Nell'aula delle
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. Sono un centinaio di detenuti: groppi di spalle e sequele di facce biancocrudo con l'effetto di pietre in un muro. Più che al vescovo officiante, gli
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Mentre sono in ricreazione mi giunge la frase: Non devi dare retta agli uomini. Pronunciata con autorità da Giuseppina. Nove anni. Le femminucce
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buco profondo da metterci il dito, gli lasciano il ciuffo in fronte. Mario e Marcelle sono gli unici che si ricordano della guerra, pure così vicina
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Accompagna le bambine una monaca alta e secca, col passo lungo nelle scarpe piatte, aitante come un uomo. Le bambine sono piccole. Quelle avanti
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sono stati commessi per una cravatta) spesucce di divertimento alle feste grandi. Questo giovane dai tratti risentiti ha inoltre cominciato ad aver
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riso tutt'e due _ e incrociando i capi alla nuca tira da dietro. Si danno casi d'impiccagione di bambini che non sono omicidi e di autoimpiccagioni
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frammenti. Però scriveva. Le sue due promozioni consecutive sono state la gloria della famiglia. Per due anni la grande rossa ha circolato goffa e muta fra
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luce incerta dell'aula con le lampadine accese, lui mostra un incarnato bruno a macchie che non sono di peluria. È la pelle prematuramente sciupata
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, curvandomi, che smetta di respirare. Dietro le lenti i suoi occhi sono rimpiccioliti e inerti. Non ci vede più, ripete la madre umilmente. A volte cercano di
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. Le aule di giustizia sono sempre fredde. Vi immettono due porte, una riservata agli addetti ai lavori. La gente sparsa nel tratto di corridoio
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serba tracce di notevole bellezza. I due ex amanti si guardano come se non si conoscessero, come se non fosse mai avvenuto niente. Sono passati sette
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visti. Svagatissimi. E di nuovo estraniati. Pochi mesi di comunanza, poche ore al giorno e sempre insieme fra loro: risultato scarso, deperibile. Sono i
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dall'avvilito giovane non l'avrei supposto. È semplice e confidenziale come sono in genere i contadini, e forse ha proprio bisogno di parlare. Aveva
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l'intuitiva immediatezza dei bambini. Posso mettergli un braccio sulle spalle, ora ci sta. Torna perfino ad alzare gli occhi. Sono nocciola, forastici ma
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mani. È automatico per certi casi. Sono molto grandi ma raggentilite dal lavoro di sarto. Viene dal laboratorio. Sta imparando, vorrebbe imparare a
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da robot. Nella più assoluta indifferenza. È presente il fratello minore _ ma ve ne sono altri _ stessi occhi e piccola complessione. Glielo indicano
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soprammobili _ vi ha passato l'occhio come per una stima sommaria _ma ignoro se li escluda perché sono miei o per cessazione di attività. È ben messo e
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Ci torno. Esserci tornata con la memoria avrà avuto la sua influenza. Dopo dieci anni. Sembra un secolo. Del resto sono arrivati i decenni che
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Felice", ha detto l'avvocato senza girarsi, con l'elenco in mano su cui segna un'altra crocetta nera accanto al nome del morto. Vi sono i Sante i Nicola i
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sforzarsi per afferrare le sillabe del loro nome. Il nome alla fine lo farfugliano, però occorre chiederlo parecchie volte. Certo, sono disorientati
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potrebbero star meglio. D'altronde è la Capitale. Ma perché si sono ammutinati? No davvero, non avevano ragione di ammutinarsi. Ci penso entrando nel
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: il prepotente è lui. Citata la frase di Einstein sul ritorno dell'uomo all'arma primordiale dopo l'atomica. Coi sassi sono capaci di ammazzarsi. Non
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far saltare tutto in aria, doveva dargli il gusto della grossa avventura, del potere. E si sa che la tracotanza la sopraffazione la violenza, sono
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Le teste a taglio corto e a rapatura si sono riempite ed è assai dubbio che un barbitonsore vi rimetta presto le mani. Fa freddo, ormai vengono con
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Oggi deve comparire lo studente del locale liceo classico. Se ne parlava nei corridoi. Sì che corrono brutti tempi (ma quando mai non sono corsi
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era avuto tempo. Sono al seguito. Ed è a me che guardano, mi sento rimescolare. Passano voce: è la B. è la B. Ho acquistato una certa popolarità
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. Avrebbe detto: se mi coglie l'ammazzo. Nega. Sono sette fratelli, sono poveri. Insiste su quel rifiuto del padrone a pagare il compenso. Alla vendemmia si
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sentenzia, con leggera modifica: " Tré sono i potenti, il Papa, il Re e chi non fa gnenti." Il Re non c'è più, rimane il Papa?, ma non sembrano considerare
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attributi inequivocabili. Qui ci sono anche ospiti di dodici tredici anni: intrattenerli col ritaglio di pupazzetti di carta, essi che ne sanno più di
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. Tre detenuti. Presentazione: due redattori, un cronista. Facce intelligenti, modi compiti dignitosi. E freddi. Sono io a dovermi giustificare
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col naso sulla lunga lista. Anche io sono in ritardo. Il ragazzo è già in pedana. Un pò gobboni come si mettono a quell'età e senza collo le orecchie
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territorio. Il presidente rimprovera per la pistola, il carabiniere dice che sono molto strafottenti. Sempre vispi, pure così slavati sciupati da tré mesi
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all'orecchio i versi dei Fratelli d'Italia : Son giunchi che piegano Le spade vendute. * No! io non sono una spada venduta. Sono una spada libera, cosciente
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capricciosa ne richiama dalla dissertazione all'azione, o piuttosto alle azioni, delle quali ohi! molta parte sono cattive, e si negoziano nelle borse del
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forme, voglie, capricci; e non mi diede cuore ... Sono una bestia nociva da uccidere ... Una serpe in gonnella da schiacciare ... Ma finché viva ... E si
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pubblico. Quindi il presidente: * Ed ora che le signore oneste sono uscite, principiamo il dibattimento. Allo squillo del campanello Presidenziale il
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i soliti giardini di due spanne. Adriano invece, cattivo come sono d'ordinario molti uomini verso le donne, aveva dimenticato la Gilda, insuperbitosi
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envergondés assillati dal Demone della libidine; e con voce tonitrua da Deus ex machina : * Questa è per Voi la Madonna; ed io sono il Padre Eterno. Guai a
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vituperata, confessò ingenuamente: * Non sono mai stata così bene a questo mondo. Mi pare di essere in un paradiso terrestre. Di meno facile
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presunzione fino all'eccesso, ardisco di suggerirvene io stessa i termini in istile quasi manzoniano: "Sì! i miei personaggi sono tutti vivi; se ne
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respingere vittoriosamente qualunque fosse invasione profana. Corrucciando la fronte rigata come carta di musica, gli domandò fieramente: * Chi è Lei? * Sono
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