tempo ad una terra di abbonirsi, o riacquistare fertilità al contatto dell'aria, e del sole; 2° per distruggere le malerbe. Il maggese completo si applica
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la parte migliore del letame, scorre via in rigagnoli; l'aria lo penetra in ogni parte, e lo fa ammuffire; il sole lo essica, e gli fa svaporare il
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tettoia, anche di paglia, per riparar il concime dagli ardori del sole che lo essicano, e dalle pioggie che lo dilavano. Per lo meno sia ombreggiato
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coltivatori spreca il letame in modo veramente deplorevole. Si lascia che l'urina si disperda; che il sole lo essichi; che la pioggia lo dilavi; che l'aria lo
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all'aria, e al sole, perdono molto di loro bontà. Se questo lavoro non si può far subito, giova coprirli almeno d'uno strato di terra, o, meglio, di
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foglie? Copri con una campana di vetro una pianticella esposta al sole, e non tarderai a vederne la parete interna appannata, e cosparsa di
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bisogni, saresti matto, come colui che volesse comandare al sole e alle stagioni. Dunque per conoscere quali piante ti possano dare un prodotto più utile
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se, appena fatta, seguono giorni di vento, o di gran sole? 2. Anche le piante per vegetare abbisognano d'acqua, come i semi per germogliare; più cresce
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dell'acqua che è nell'aria. Come mai l'acqua si trova nell'aria? Il calore del sole la succhia, la svapora dal terreno, la spande nell'aria, come il fuoco
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Riassunto. L'agricoltore non può far nulla per mutare le vicende delle stagioni. Al sole, alle pioggie, al vento non si comanda. Il tempo bisogna
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; stemperarla in poltiglia. Se la fai seccare al sole, diventa compatta, dura, si restringe, e si screpola in ogni senso. Se la metti al fuoco si cuoce, arrossa
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color chiaro si riscaldano meno degli altri terreni sotto l'azione del sole; onde si chiamano anche freddi; e le raccolte vi maturano più tardi. I
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svaporano rapidamente. Seccando non s'induriscono nè si spaccano. Il sole facilmente li riscalda, e li inaridisce. 2. In questi terreni le piante
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del sole diventano arrabbiati, s'infuocano, e bruciano addirittura le piante; onde si chiamano altresì focaioli. La vegetazione vi è bella dall'autunno
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sole, e spandono nell'aria miasmi assai funesti alla salute dei poveri coltivatori. 2. Il risanare queste terre, dando scolo alle acque, se si può, è
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mette radici. E perchè? Perchè quella terra non ha visto nè aria, nè sole; e finchè non si sarà addomesticata sotto l'azione dell'aria e del sole
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inaridiscono; il sole le abbrustolisce addirittura. Al contrario, se si lavorano profondamente, non perdono goccia dell'acqua di pioggia; la raccolgono negli
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servire alla nutrizione delle piante. Prima dev'essere addomesticata dagli ingrassi, dall'aria, dal sole, dalle pioggie, dal gelo. Se quindi tu ne
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tempo migliore per lavorare terreni forti sarebbe subito dopo fatta la raccolta, per avere nel sole un aiuto alla disgregazione, e alla maturazione
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profondità di 25 a 30 centimetri; rivolta compiutamente le zolle all'aria, ed al sole; le addossa le une alle altre; le rompe col taglio, e le divide
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rivoltate al sole. DOMANDE: 1. Per bontà di lavoro l'aratro uguaglia la vanga e la zappa? - In che cosa le supera? 2. Com'eran fatti gli antichi aratri? 3
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, ugualmente distanti fra loro, con le zolle rialzate, e bene esposte all'aria, ed al sole. DOMANDE: 1. Havvi una sola forma di aratri? - Quale deve
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sole, per germogliare. 2. Nella terra smossa, e concimata, le malerbe si trovano, come si dice, nella bambagia, per sfogarsi a loro capriccio. Mettono
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frutti secchi, e di conserve in umido, che ti costano un nulla, e ti giovano tanto nell'inverno. Farai quindi seccare al sole sopra tavole, o cannicci, o
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21.Bucato e rammendi. È una cattiva abitudine di certe massaie quella di fare il bucato due volte sole, o tre all'anno; ed è anche una malintesa
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bestiame, sole, o mescolate con altri foraggi. Perciò le raccolgono in tini, o entro apposite fosse, dove si comprimono, e si chiudono. Il bestiame mangia
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, e nel tempo in cui le tieni raccolte, le nutrirai con due razioni di vagliatura di grani, una al levar del sole, e l'altra un'ora prima del tramonto
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salgono al bosco, producono la ruggine dei bozzoli. Perciò esponi al sole i cannicci, le tavole, e la carta che vuoi adoperare; tieni la stanza e i
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tutto; perchè ogni cosa parla di Dio ai nostri occhi, al nostro spirito, al nostro cuore. Alza gli occhi al cielo: vedi il sole, la luna, le stelle
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serbo quanto ti sopravanza al bisogno. Nei giorni buoni provvedi pei giorni cattivi, che vengono sempre; perchè dice bene il proverbio: il sole del
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alla salute. Alla luce del sole, e all'aria pura tu devi il colorito delle guancie, e la robustezza delle membra. Pallida, e svigorita, è la gente che
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; e con vero guadagno di forza, di salute, e di lavoro. Ascolta dunque, o giovinetta, i miei consigli. Con sola polenta, solo riso, o sole patate, non
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mangerecci, quei funghi che, cresciuti in luoghi scoperti, e esposti al sole, sui margini delle selve, nelle siepi, fra i cespugli, e nei prati
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. Non conosce il mestiere chi ha foraggi per tre bestie, e ne tien cinque. Su tre sole ci guadagnerebbe: al contrario, a farne digiunare cinque, perde
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cura di non lasciarle troppo tempo al sole. Scegli i luoghi dove l'erba è migliore. A quando a quando loro parla, accarezzale, e non maltrattarle mai
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