Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: sociali

Numero di risultati: 19 in 1 pagine

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Il Mezzogiorno e la politica italiana

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Sturzo, Luigi 5 occorrenze
  • 1923
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 309-353.
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infingardaggine delle popolazioni o nel pregiudizio politico e religioso, come si disse un tempo, ma nelle condizioni sociali ed economiche che dovevano

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lotta per superare le condizioni aspre della vita, trova il terreno di adattamento a degradanti mestieri o a parassitismi sociali. Là dove il lavoro

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latifondo, e si connette alle condizioni economiche, demografiche, sociali e morali del nostro contadino. Che egli agogni a due beni, il pezzo di

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rinsaldare i vincoli sociali fra le varie classi in nome delle virtù cristiane, perché nostro male profondo è l'abisso che spesso separa le classi sociali

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Il socialismo meridionale non ha mai impostato il problema nel suo complesso; ha rilevato le condizioni sociali così depresse e il triste fenomeno

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Introduzione alla sez. "Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922)

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Sturzo, Luigi 14 occorrenze
  • 1923
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 101-131.
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avuto notevoli attenuazioni nel 1922; la non perfetta convergenza di alcuni del gruppo parlamentare su varie battaglie prevalentemente sociali, come

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, urbani, che hanno interessi e mentalità simili a quelli dei piccoli produttori e cultura prevalentemente giuridica. La posizione dei cristiano-sociali

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alla collettività, rispecchiava motivi etici e tendenze sociali, spesso al di fuori di valutazioni economiche o finanziarie e di teorie etiche e

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potevano rivalutare la loro concezione teorica nell'attrito dei fatti. Ciò fecero prima della guerra i cattolici del Belgio, i cristiano-sociali d'Austria

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10. - L'esperienza pratica dei cristiano-sociali o dei cattolico-sociali, e oggi dei popolari, direttamente e indirettamente al governo, partecipanti

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I popolari invece (con questo nome comprendo anche le altre denominazioni a carattere politico-costituzionale dei cattolici come cristiano-sociali

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accentramento, sia perché crediamo che nella società vi sono diritti individuali e sociali, da riconoscersi e da garantirsi da parte dello stato, e anche da

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quanto tale, mentre comprende tutta la società unificata nella nazione; non ne esprime direttamente tutte le ragioni sociali: solo o li rappresenta o li

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sociali fossero comprese e assommate nello stato, spesso mezzo di dominio tirannico e personale, espressione di caste e di interessi; guai, se tutti gli

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involuzione di istituti (secondo i punti di vista) o un metodo di governo o una diversa posizione degli elementi sociali, per tendere ad un equilibrio di

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tutti gli organi sociali naturali, in primo luogo la famiglia. Perché lo stato, in quanto è l'organizzazione politica della società, non può non

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sociali.

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gerarchica degli istituti sociali; ed è stoltezza pensare che possa attuarsi una riforma semplicemente morale ed intima, senza che tocchi la natura

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limiti dei fini morali, sociali, economici, politici della società, possa ammettersi una comunione fra persone e organismi di diversi stati (si esclude

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