SCUSATEMI, SIGNOR DICKSON, C’È IL SIGNOR KEVIN AL TELEFONO.
SIGNOR PALMER!
SIGNOR DICKSON. È ORA.
DOV’È IL SIGNOR DICKSON?
SIGNORINA, C’È IL SIGNOR KEVIN.
LEO, È ARRIVATO IL SIGNOR BRASSON.
SIGNOR DICKSON, È ARRIVATA LA SIGNORA SHERON.
SIGNOR DICKSON, DOVETE REAGIRE! NON POTETE CEDERE PROPRIO ADESSO!
SIGNOR DICKSON, VENITE ANCHE VOI ALLA VILLA CON VOSTRA FIGLIA?
SIGNOR GRUBER POTETE ENTRARE. IL DIRETTORE SI È LIBERATO ADESSO.
BUONASERA, SIGNOR BRASSON COSA PENSATE DI ME E DEL MIO LAVORO?
PER FAVORE, SIGNOR PALMER, PROVATELO ANCHE VOI. TENGO MOLTO AL VOSTRO GIUDIZIO.
QUESTE, SIGNOR DICKSON SONO LE BANCONOTE IN CUI HO INSERITO I SEGNALATORI.
PARLA FABIA SHERON. IL SIGNOR DICKSON STA MALE, DATE A ME LE ISTRUZIONI!
BUONOGIORNO, SIGNOR PALMER. MI CHIAMO ENRICO GRUBER E DA MOLTI ANNI FACCIO IL BARMAN.
SIGNOR DICKSON, È IL MOMENTO DI CHIAMARE LA POLIZIA, POI ASPETTEREMO LA TELEFONATA DEI RAPINATORI.
SIGNOR DICKSON, PER ME SIETE COME UN PADRE, E SONO QUINDI TANTO FELICE PER VOI.
LEO, SEI MOLTO AGITATO ED È COMPRENSIBILE ANDIAMO IN GIARDINO, INTANTO IL SIGNOR BRASSON AGGIUNGERÀ LE MAZZETTE.
... E RECUPERATA GRAZIE AI FINANZIAMENTI DEL SIGNOR LEO DICKSON. COME SAPETE NESSUNO SA COSA CI SIA DENTRO!
SIGNOR DICKSON, ORA IO E I MIEI UOMINI CE NE ANDIAMO. QUI ORMAI LA NOSTRA PRESENZA È INUTILE.
ED ECCO IL SIGNOR DICKSON E SUA FIGLIA AURA! LA SIGNORINA DICKSON HA SEGUITO PERSONALMENTE LE OPERAZIONI DI RECUPERO!
DA DIECI ANNI IL NOSTRO BARMAN È IL SIGNOR ROLL. I CLIENTI SONO MOLTO AFFEZIONATI A LUI E SOPRATTUTTO AI SUOI COCKTAIL.
SIGNOR PALMER, LA COLPA È MIA. HO FATTO ASSAGGIARE AI CAMERIERI IL COCKTAIL CHE HO CREATO PER QUESTA SERA. VOLEVO IL LORO PARERE.
BOOOO, SIGNOR IGOR... NON È COLPA MIA SE SONO UN PO’ DISTRATTA!
OH, SIGNOR IGOR... STA ARRIVANDO QUEL BRUTTO VON CRAPPOTEN, CON UN SACCO DI GENTE!
OH,SIGNOR IGOR! NEMMENO MI SOGNAVO CHE CI FOSSE UN SIMILE MANGIONE IN CASA!
terribile scommessa, si alzò, ed accostatasi al Conte, gli disse in tono supplichevole: - Signor mio, desisti dal tuo pensiero. Rammenta che quel campo è
colpì avanti, - disse il signor di Lierna, - ed io lo esigo. Queste parole erano scambiate dai due contendenti a una certa distanza, e nessuno di loro
fronte del padre, e, ponendogli le mani sulle ginocchia e guardandolo fisso, gli disse: - Signor padre, sono disgraziatamente una femmina, e non posso
con curiosità il Conte accigliato. Esse obbedirono, e quando la giovine sposa fu sola col marito, gli domandò: - Che ti avviene, dolce signor mio? Il
Da alcuni giorni il signor Luigi e la signora Adele erano stabiliti al podere di Farneta, e le donne di casa eran tutte affaccendate a servirli e a
Regina. - Vieni avanti, - le disse questa, - il signor Carlo ti aspetta. La ragazzina si fece rossa vedendo Carlo che si era alzato e le andava
dove stava ser Grifo. Il conte Bandino e il signor di Poppi s'erano nascosti nella cappella aspettando ansiosi come sarebbe andata a finire quella scena
signor Durini volle, con premura insistente, che la Regina si mettesse in capo tavola, ed egli prese posto alla sua sinistra, mentre il professor Luigi
, molti fanti, famigli e valletti, e si reggevano la pancia dalle risa. Finalmente comparve anche il signor di Romena. - Chi ti manda, gobbo? - gli
altra via. - Volta briglia, ragazzo, e se tu incontrassi ancora dei mariuoli, di' che questo fieno è del signor di Romena, e nessuno oserà toccartene un
burlette il signor di Porciano gli die' l'ospitalità. - Te la pagherò, non credere, - disse il buffone. - Anzi, voglio esser generoso e ordinerò al mio
. - Io non intendo parlare di questa, - disse il Conte, - ma di Lavella, così dolce, buona e leggiadra. - Ahimè, signor mio! Quella insubordinata mi ha
tornava a Bibbiena, quando le si accostò un cavaliere montato sopra un bellissimo cavallo morello: - Che cosa desiderate, signor cavaliere? - domandò
fiatare finché la fanciulla rimase in quella positura supplichevole, e quando si rialzò, ella disse, rivolta allo zio: - Signor mio, a voi solo posso
Poppi era giunta a piedi; lacera e affranta. Il signor di Romena la fece subito trasportare nella camera nobile del castello, e ordinò che le fosse
io non saprei più esser poeta. Avete sentito dire, signor di Staggia, che quando l'uomo perde il filo di una idea non è più capace di nulla, finché
, sentendo che tutti tacevano, aspettando la novella, prese a dire: - Al tempo dei tempi, quando il nostro Signor Gesù Cristo scendeva ancora in terra
. - Una sola, signor mio; - rispose il bambino aprendo la mano, - ma questa contiene una mosca con le ali d'oro. - Ebbene, te la prendo, - disse
si erano scordati di chiedere alla nonna la solita novella, tanto che, se non se ne fosse rammentato il signor Luigi, essi avrebbero lasciato passare
mentre i viaggiatori facevano colazione, la signora riferì al marito ciò che aveva fissato con la Carola, e il signor Durini fu contentissimo della scelta
subito partire per Firenze. Teresona fu molto afflitta da quella risoluzione del fiorentino e gli disse: - Signor mio, quando sarete in patria
chiamandolo già: "Signor Ispettore", e la buona Regina, che prevedeva che quello scherzo finirebbe con una baruffa, impose silenzio a tutti, dicendo: - È
fosse suo. Altro che le ricchezze del conte Gentile! Il signor di Porciano gli pareva uno straccione, anche quando lo vedeva seduto a mensa, sotto il
alloggiare da una vecchia zia del signor di Poppiano, dove menarono vita oscurissima. Nessuno può figurarsi l'ira del conte di Poppiano quando, dopo aver