niente che siamo e questo restare, questo seguitare. E la grazia di un gesto, la credulità nella promessa. E il vuoto in cui tutto pencola, e in esso
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Waste Land. E la sorte del gatto?, ci siamo chiesti. Il gattoprese la forma immortalabile di un minuscolo humandi Nagasaki, un fiore miracoloso di
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padre curvo accanto a me, con il fiore che ci siamo portati dall'Italia.
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Questo confondersi, che dovrebbe insegnarci quanto puerilmente siamo attaccati ai nostri nomi, mi ha ricordato di colpo il grande vetro - quasi un
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Ci siamo visti, tu coi capelli raccolti vestita di lana come una vecchietta buona, io con la pancia sui pantaloni bianchi e il mio maglione orrendo
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E tutto si trasforma: la casa non è più occupata, O non c'è, o è diversa, o siamo diversi noi che adesso comprendiamo solo il mare e la sua fluidità
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fosse il primo giorno che siamo entrati qui.
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la riva del mondo in cui siamo corrisponde al confine di un letto...
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, davanti a sé, nella nostra direzione quando siamo rivolti al terrazzo, e ancora azzurro sulla destra, filtrato dalla tenda bianca ma ugualmente
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Adesso, quando non sappiamo cosa fare possiamo andare sulla terrazza e chiedere al vento se è vero che siamo felici. Ma tutto questo movimento di
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Cos'è un nome? Nulla. Un suono che chiama un corpo, un campanello che ti aggioga. Ricevere un nome è la prima prova che siamo in balia degli altn
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che decade: noi che senza mai diventare adulti siamo di colpo vecchi e noi che il nostro unico obiettivo è scivolare, per guardarli dal basso, gli
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siamo perfettamente defilati, fuori tiro. Si direbbe che la vita non possa accendervisi che a lampi e si pasca solo di quanto s' accumula inerte e va
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Noi siamo figli dei padri ammalati; aquile al tempo di mutar le piume svolazziam muti, attoniti, affamati, sull'agonia di un nume. Nebbia remota è lo
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giardino la memore aiuola... - Noi siamo le cabale dell'alta lavagna... - Noi siam le domeniche passate in campagna... - E noi dell'inverno le notti
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- No, mia diletta, non ho più quattrini, per mutarteli in nastri e in cappellini: siamo a Natale, e le mie due sorelle aspettano un mio dono a farsi
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mezzo a lor! Ma non val sospiro o lagrima quest'oblio dei visitanti: siamo tutti commedianti, commediante è il tuo cantor! Spesso i giorni dei superstiti
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, Toscolo... Porta! Una falange di sublimi esempi, una olimpica scorta! Noi vaghiam nell'Ignoto. I figli siamo del Dubbio (oh i grandi estinti!), siamo i
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