(La Vecchia col testamento in mano; vicino al tavolo ha dietro a sé un grappolo umano. Marco e Betto sono saliti sopra una sedia. Si vedranno bene
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(Via il dottore, si riapre la finestra; ancora tutta luce in scena; i parenti si volgono a Gianni.)
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(La Ciesca va da Marco, gli parla all’orecchio; si fregano le mani. Tutti si fregano le mani.)
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(Tutti istintivamente si alzano di scatto. Simone e Nella si dirigono allo stipo nel fondo. La Vecchia, Marco, Ciesca allo stipo che è sul davanti
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(Si bussa alla porta.)
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(A questa vocina si calmano fremendo.)
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(I parenti si lasciano cadere sulle sedie.)
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(Gianni dice sempre di sì con la testa.)
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(Tutti i parenti si alzano di scatto e corrono a Gianni.)
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(I parenti lasciano Schicchi e si avviano verso il fondo della scena.)
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(I parenti restano neutrali e si limitano ad esclamare di tanto in tanto:)
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(Un silenzio. Ora i parenti sono, sì, sempre in ginocchio, ma bene eretti sul busto.)
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(Nella va da Gherardo, gli parla all’orecchio e tutti e due si fregano le mani.)
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I parenti di Buoso sono in ginocchio, con le mani si coprono il volto e stanno molto curvati verso terra.
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(Si riprende la ricerca. Betto agguanta anche il piatto e lo mette sotto il vestito tenendolo assicurato col braccio.)
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(Betto va a chiudere le impannate e rende semioscura la stanza. Tutti si affollano intorno alla porta e la schiudono appena.)
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Gherardino è a sinistra vicino alla parete; è seduto in terra, volta le spalle ai parenti e si diverte a far ruzzolare delle palline.
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(Si bussa. Gianni schizza a letto; i parenti rendono la stanza semi oscura; mettono una candela accesa sul tavolo dove il notaio deve scrivere
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(Appena usciti il notaio e i testi, i parenti restano un istante in ascolto finché i tre si sono allontanati, quindi tutti, tranne Rinuccio che è
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A sinistra di faccia al pubblico la porta d’ingresso; oltre un pianerottolo e la scala; quindi una finestra a vetri fino a terra per cui si accede al
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(Alla voce del morto i parenti danno un trabalIone, poi si accorgono che è Gianni che contraffà la voce di Buoso. Ma nel traballone a Betto è
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(Il cantore si allontana. Le ragazze, leggendo le parole sui foglietti comperati, sciamano ripetendo la strofa. Le loro voci si perdono.)
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(Si ride. Ma si ride anche di più perché il Tinca non riesce a prendere il passo e a mettersi d’accordo con Giorgetta.)
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sul barcone. Michele vede l’ombra, sussulta, si mette in agguato, riconosce Luigi e di colpo si precipita afferrandolo per la gola.)
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(Il Talpa e la Frugola s’incamminano canterellando: «Ho sognato una casetta»… Le loro voci si perdono.)
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(Luigi e Giorgetta si staccano. Luigi getta qualche moneta al suonatore, poi assieme agli altri s’avvia verso la stiva, mentre Michele procede verso
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Finalmente si accorge che il suo uomo è laggiù, e facendo schermo con la mano agli occhi, tanto è vivo il riflesso del sole che tramonta, lo chiama:)
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La Senna si va perdendo lontana. Nel fondo il profilo della vecchia Parigi e principalmente la mole maestosa di Notre-Dame staccano sul cielo di un
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Quando si apre il velario, Michele – il padrone del barcone – è seduto presso il timone, gli occhi fissi a contemplare il tramonto. La pipa gli pende
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si fermano ad ascoltarlo.)
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istantaneamente la coscienza che gli altri li guardano, e si staccano.)
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(Suor Angelica, affranta, si curva lentamente in ginocchio e si raccoglie.)
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(Il getto della fonte si è indorato, le suore riempiono un secchiello d’acqua, si avviano verso il cimitero e scompaiono.)
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(Suor Lucilla si avvia sotto gli archi di destra, prende la rocca che è sopra una panca e si mette a filare.)
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Suor Angelica, anch’essa in ritardo, esce da destra e si avvia in chiesa, apre la porta e fa l’atto di penitenza delle ritardatarie che le due
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(Si ode dal fondo il segnale delle tavolette. Le Suore si avviano verso l’arcata di destra e la teoria bianca scompare nelle celle.)
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(La Badessa si avvia e scompare a sinistra. Suor Angelica si avvia verso gli archi del parlatorio. Guarda ansiosamente verso la porticina. Si ode un
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Si apre il velario.
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(Si leva un grido disperato:)
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Si apre una cella: esce Suor Angelica.)
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(Suor Angelica, con un grido, cade di schianto in terra, in avanti, col volto sulle mani. La zia si alza come per soccorrerla credendola svenuta; ma
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(Suor Angelica si leva come in preda ad un’esaltazione mistica.)
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(I lumi del cimitero sono tutti accesi: il chiostro è ormai quasi oscuro. Le Suore escono dal cimitero e si avviano verso Suor Angelica che è come in
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(Le Suore si fanno intorno al ciuchino; le cercatrici scaricano e consegnano le limosine alla Sorella dispensiera.)
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(Suor Genovieffa si avvicina alle compagne e quasi interrompe queste esclamazioni indicando con un gesto pietoso Suor Angelica.)
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(Il gruppo delle suore si avvicina in silenzio a Suor Angelica. – Suor Genovieffa esce dal gruppo e con grande dolcezza:)
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(La notte avvolge il chiostro. Sulla chiesetta si va illuminando a poco a poco una scintillante cupola di stelle. La luna dà sui cipressi.
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Due converse, in ritardo per la preghiera, traversano la scena; si soffermano un istante ad ascoltare un cinguettio che scende dai cipressi, quindi
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(Le figure bianche delle suore si sparpagliano per il chiostro e oltre gli archi. Suor Angelica zappetta la terra e innaffia l’erbe e i fiori.)
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(Suor Angelica vede il miracolo compiersi: la chiesetta sfolgora di mistica luce, la porta si apre: apparisce la Regina del conforto, solenne
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