. Un nome comune ci è dato, tu sei cristiana come son io, come me tu sei stata redenta dal Sangue di un Dio, e quell'Iddio m'inspira in cuore una
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condizione, il tuo posto, poichè dove sei, ti convien stare; ma dimmi, il tuo cuore è, o non è tuo? Tu sei forzata di vivere in una società corrotta e
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molteplici occasioni colle quali ti sei accomunata, con o senza ripugnanza. Perchè adunque tu possa e debba salvarti dal fuoco, puoi e devi schivare le
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obbligato a guardare dalla parte dove tu sei. Ti trovi talora in una società o ritrovo, e quel cotale non trova bello se non ciò che è tuo o piace a
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consolerebbe. La società, come la festa da ballo, promette e sfoggia, ed affascina, ma quanto al mantenere? Non se ne fa nulla. Se tu adunque sei obbligata
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solita fare i tuoi doveri, a quell'altro posto dove sorpresa in qualche fallo ti sei buscata un amaro rimbrotto... hai dato addio alle sale, al giardino
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, come dicono i poeti, i veti poeti, coloro che hanno il concetto cattolico, per ora tu sei un navigante nel mar procelloso della vita. Ora ricevendo per
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, quanta dolcezza proverei quello scrivere per te, quanto minori sarebbero le battaglie dell'animo mio! So che tu sei buona; ma il timore che la sola tua
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porsi in condizione di non saper giudicare di un lavoro femminile, quindi di non saper quanto vale e quanto merita... Ma tu non sei una regina, e s'io
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damigella sei soggetta tu stessa al dominio di chi la governa, e talvolta te ne fa sentire tutto il peso. No, non la dire quella brutta parola, e persuaditi
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inguaribile, che ha nome egoismo. Non volendo nè potendo io supporre che una giovinetta per bene, come tu sei, si lasci attaccare da tale spaventosa
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te la puoi stringere al seno, anche allorchè sei forzata a vivere lontana da lei. Dunque tu devi essere, e se già non lo sei, devi diventare
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volonà, ed il tuo carattere vorrebbe anzi che tu l'imponessi agli altri; ogni volta fa di ricordarti che tu sei un nulla, che sei da meno di essi, ed
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sovr' essa il velo del lutto, indizio che uno ne hai perduto, o che ahimè! d'ambedue sei orfana. Io non so se il mio cuore incontrandosi col tuo, ti
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difficile. Sì, l'obbedienza filiale ha dei confini, e questi te li ho in parte additati allorchè ho toccato che tu non sei tenuta ad osservarla, ma che
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la porterai umilmente e coraggiosamente, e, quel che più monta, cristianamente. Pel momento però tu non sei chiamata ad altro se non ad assumere in
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, per osservarli scrupolosamente, vi sei obbligata. Molte volte coloro che esercitano un comando sopra di noi sono difettosi, e difettoso è l'esercizio
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Ti ringrazio. Se non hai la ventura di trovarti là dove le bellezze naturali spiccano più maestose, e sei invece in una pianura od in una città, dove
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doveri gravissimi che per questi ti stringono. Se tu invece sei figlia unica e godi sola l'affetto e le carezze dei genitori tuoi, questo capitolo non
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sorriso al tuo labbro, la calma al tuo cuore. Oh! quanto sei bella, vergine del Signore, quanto sei bella, ora che hai stretto un patto di tenera
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spande all'intorno quasi un odore di Paradiso che tutto eccita al buono, al bene, alla virtù. Tu, giovinetta, se lo vuoi, hai dentro di te, anzi sei
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dopo d'aver tirato l'aratro per sei giorni, ha d'uopo di riposare il settimo; e l'uomo sarà da meno del giumento? Non ha egli un'anima cui pensare
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questo libro, fai molti sforzi per diventare l'angelo della tua casa, sei pronta a farne altri ancora, e li farai n'è vero? Oh! sì, li farai, lo
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. Parimenti altri pretende dall'apparenza giudicare di te, e siccome tu non sei come l'arancio che si divide in spicchi, e dal suo sapore se ne può apprezzare
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, a confortarli, ed allora io mi butto nelle braccia del Padre mio e gli dico: Signore, Tu sei il mio Padre, il mio Dio, il mio tutto, io Ti amo, io
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innocente! Oh! tu sei stata il capro espiatorio della tua casa; la tua morte ha richiamato sovr'essa la benedizione, la pace; ed i sintomi di un
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, l'avvezza a tutte le leccorníe, non le sa rifiutare comodi e divertimenti. Accade naturalmente che spendendo dieci, laddove non ha che cinque, che sei
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del peccato, ma del peccatore. Oh! figliuola, amica mia, dimmi dove sei, fammi sentire la tua voce, e se tu non puoi muovere il passo per giungere
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eccellenza, non ti resta che accettare il tuo stato come pena ben dovuta al tuo orgoglio; fare di necessità virtù, e se non sei stata finora l'angelo
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forse quello di avi che l'hanno eternato nelle scienze o nelle arti; tu che davvero sei condannata a rappresentare la povera operaia o la poveretta che
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, ma che anzi ti sei sforzata di farlo il meglio che per te si possa.
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UN sentimento dolce, profondo, indefinito, mi suona nel cuore che tu, amica mia, sei convinta della verità e della convenienza dei miei avvertimenti
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incendio. Ciò che più direttamente la genera però si è l'adulazione o l'adorazione cui sei o puoi essere fatta segno, ed in generale dal più al meno
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vista, e per buttare sovr'esso un manto profumato, potrebbe facilmente trarti in inganno. Già, tu non sei più una bambina, od almeno della bambina
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più gran peccatori, pur odiando cordialmente il peccato. Se tu in qualche modo sei cuciniera, sempre avendo di mira una saggia economia e frugalità
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allorchè sei tentata a procurarti un giojello, un divertimento, fino una leccornìa, rinuncia a tutto questo, e se non puoi ottenere di recarti realmente
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toccare, e forse tu pure, giovane diletta, sarai travagliata da qualche infermità; ma sia lode al Signore! tu sei credente, non basta; tu sei pia, tu
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IO ho buona opinione, anzi ottima di te, e se già nol sei, voglio assolutamente tu divenga un angelo di bontà, di dolcezza, di annegazione, sicura
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E sei tu, figliuola buona, che mi esci fuori con una simile domanda: Che dirà il mondo? Il mondo dirà ciò che vuole, ma noi non dobbiamo mai prendere
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che sei l'inviata di Dio e ti promette di pregare per te. Io lo vedo, sulle gote ti scorrono calde due lagrime, e giunta all'altarino della Madonna, e
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te, allora... allora... io pretenderei da te, e da te soltanto io potrei ottenere un eroico sforzo. Ma dimmi, tu che sei stata sempre nella famiglia
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cuore sulle labbra io imprima un caldissimo bacio sulle tue labbra verginali, t'incoraggi a proseguire santamente la tua carriera, se già sei buona; ti
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cosa il rimettere ad altro tempo il concretare qualche cosa in proposito; ora se tu sei persuasa che è l'Iddio buono che ti parla per mezzo mio, e
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; « Cinque dozzine di pannolini; « Due dozzine di quei pannolini in forma di triangolo, » con cintura e bottone, detti calzoncini inglesi; « Sei
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anno di lutto pesante, sei mesi di lutto solito, sei mesi di mezzo lutto. In Francia poi ed in Inghilterra la vedova porta in istrada un velo
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leggi dell'assoluta verità, sia lecita perchè imposta dal buon cuore e dalla delicatezza che vieta d'offendere altrui. In generale, ai bimbi fino a sei
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guisa che si potrebbe giustamente sostituir al noto proverbio: Dimmi chi pratichi e ti dirò chi sei, il proverbio: Dimmi come alloggi e ti dirò chi sei
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visite si facciano dalle 12 alle 1 1/2 ed in quelli dove si desina alle sei, dalle 1/2 alle 5 1/2; però si ammettono le due, in ispecie d'inverno, in
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, quell'armonia e quell'espressione che si vuole. Pei babbi, suona aspra e chioccia: li fa pensare alla spesa. Per le mamme suona monotona e grave: cinque, sei
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cheta!sclama lei; ne sei innamorata, ne vai pazza, sì o no? - Dio mio: innamorata... no... balbetta la biondina, che è già color del fuoco davanti ai
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