sgocciolare e metterlo poi in casseruola con lardo, salciccia, cervellato, grasso di arrosto, ginepro, vino bianco e brodo. Lasciatelo cuocere per sei ore a
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un potente veleno, appena vengano prese in una certa quantità. I piccoli fanciulli possono avvelenarsi, anche mangiando cinque o sei mandorle amare.
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Il peso medio d'un uovo di gallina è di circa 60 grammi, nei quali il guscio entra per sei grammi, il tuorlo per diciotto e il bianco per trentasei.
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Diguazzate e imbianchite sei animelle di vitello; lardellatele su tutta la loro superficie e riponetele in una tortiera con sugo e fatele cuocere
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cuocere l'anguilla tagliata a pezzi lunghi sei centimetri; asciugatela, passatela in una soluzione composta di burro fuso, due tuorli d'uova ed erbe
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Quando abbiate a predisporre il pranzo per non più di sei persone, fate rosolare in una casseruola due carote, due cipolle, tre porri, un mezzo gambo
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e, svanito ancor questo, del sugo o brodo, un pezzettino di cannella, sei ginepri pesti, qualche uccelletto cotto o crudo e pesto prima nel mortajo
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Pestate nel mortaio sei grossi pomi di terra cotti e pelati, con grammi 54 di zucchero, una presa di cannella, grammi 81 di burro, tre tuorli d'uova
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Pelate e tagliate orizzontalmente sei pomi, tenendo le fette dello spessore d'un pezzo da cinque franchi, con uno stampo di latta levate il torsolo
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Pestate nel mortaio cinque o sei patate cotte e fredde, aggiungete mezzo ettogrammo di zucchero, poco sale e cannella, un ettogrammo di burro, due o
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, appena che son pronti, sale e burro, lasciandoli cuocere lentamente sopra tenue fiamma. Bastano sei minuti.
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prezzemolo verde trito, sei cucchiai di crema, alcuni cucchiai di vino bianco e del comino aggiungetevi finalmente anche i gamberi, e fateli cuocere
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subiscano la fermentazione; ciò che avviene in cinque, sei o otto giorni secondo la stagione. La schiuma che sopranuota è l'indizio della compiuta
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cinque o sei minuti, lo si faccia sgocciolare, e lo si bagni col latte, al quale si aggiungerà un po' di buccia di limone; dopo si fa bollire a fuoco lento
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Prendete sei libbre di pere succose, pelatele, tagliatele in quattro pezzi, e levato via quanto hanno di nocciuoloso, le farete cuocere nell'acqua
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Allestite sei od otto orate e mettetele in una tegghia con un pezzetto di burro, una manata di funghi freschi tagliuzzati, due cipolle pure tagliate
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occorre, e poscia bagnatelo con brodo bollente. Allora aggiungetevi quattro olive trinciate, la polpa d'altre quattro pestate nel mortaio e sei od otto
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Ingredienti: Farina gialla, latte, sale, sei uova, cannella, zucchero, burro, amaretti.
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, ritiratela dal fuoco, ed aggiungetevi sei tuorli d'uova sbattuti con una presa di cannella, un etto di zucchero, due etti di burro e mezzo chilogrammo di
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Condite con poco zucchero ed una foglia di lauro, impiegando il latte invece del brodo. Per sei persone occorreranno tre ettogrammi di riso e due
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litro di consumato di pollo; fate ridurre a due terzi; legatela con una soluzione di sei tuorli d'uova, fate che abbia a sobbollire per un momento e
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per un litro di composto occorreranno sei o sette tuorli d'uova. Versate il tutto in una casseruola d'argento unta di burro od altro recipiente
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piatto di metallo con olio d'olivo finissimo, ed un mezzo bicchiere di vino bianco e fatele cuocere nel forno. Intanto tagliate ad anelli sei grosse
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Ingredienti: Uova, zucchero, limone, panna, sale. Sbattete l'albume di sei uova con un cucchiaio di zucchero e la sottile buccia di mezzo limone
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Diluite sei uova intere in un litro di latte inzuccherato, e con poco fior d'arancio. Passatele allo staccio sopra terrina, quindi fatele rapprendere
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Tagliate a filetti sei carote, due rape, un gambo di sedano, quattro porri e fate soffriggere il tutto nel burro; aggiungete tre gambi d'indivia
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d'olio, e passatele allo staccio. Pestate a parte sei acciughe, passatele esse pure allo staccio ed unitele alla pasta di mandorle. Scioglietene l'impasto
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almeno per cinque o sei ore. Siccome questa pasta non si mangia, si può, dopo esserne serviti, pestarla e passarla allo staccio per impiegarla un'altra
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Pestate 250 grammi di mandorle montate ed asciutte con una manata di zucchero e sei tuorli d'uova; quando sono ridotte in polvere, fate la. fontana
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Pelate, lavate ed asciugate sei ettogrammi di mandorle dolci, che taglierete a filetti, indi farete seccare a forno dolcissimo ed in modo che piglino
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il terzo accesso sei decigrammi di chinino, e un grammo di solfato di chinino.
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raggiata, ed anche, apparentemente, con fina striatura concentrica) e da un contenuto granuloso, entro cui stanno sei fini uncinetti.
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. - PONFICK. Virch. Arch. Vol. LX. - HEYDENREICH, Ueber die Parasiten des Rückfalltyphus, 1877. ed altri delle cellule, fin sei, otto volte più grosse
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fatto, ed ha rivolto una serie di quesiti ai ministri; mi pare che siano stati sette: sei al ministro della guerra, ed uno a quello della marina. Essa
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sessanta e più anni; oggi che si rivede il processo, che si va ad esaminare la sua fede eli nascita, gli si dice: sei troppo giovane, vattene, non hai
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Ora io dico: datemi il caso di cinque candidati che abbiano ottenuto 10 mila voti, e di altri sei che ne abbiano avuto duemila; sapete che cosa ne
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(al Mago): Chi sei?
(quasi incredula): Sei tu il Reuccio mio fratello?
(sbalordito, al giovane): Chi sei? Come ti chiami?
(ridendo, alla Reginotta): Come sei brutta con quella rapa!
(ridendo, al Reuccio): Come sei brutto con quella mela!
(quasi incredulo): Sei tu la Reginotta mia sorella? (Si abbracciano.)
(stringendo al suo petto la Reginotta e baciandola : Figlia del mio cuore! Come sei bella!
Conto i giorni, conto l'ore ... Dove sei? Perché non vieni? (Entra la Regina Mangiapoco, seguita dalle sue Dame.)
Conto i giorni, conto l'ore ... Dove sei? Perché non vieni? Di speranza e di dolore Io più vivere non so!
(alzandosi da tavola, spaventato): Chi sei? Non è vero! Non è vero! (Tentando di rimettersi.) Non posso mangiare in pace neppure un boccone!
Più non conti i giorni e l'ore, Più non gridi: - Dove sei? - Ogni voto del tuo core, Mercè mia, compiuto è già! ... E di amore un dolce sogno La tua
Fuggiamo! L'alba imbianca ... Fuggiamo! Vien l'aurora, Son stanca! Sei tu stanca?. Fo!leggeremo ancora ... Ma, ecco, l'alba sbianca! Rosseggia, ecco
(cantando, dolcemente): Più non conti i giorni e l'ore, più non gridi: - Dove sei? - - Ogni voto del tuo cuore, mercè mia, compiuto è già! E di amore
(interrompendola sbuffando: Facendolo impiccare! Ma l'orto che produceva le più buone rape, le più belle e dolci mele del regno, in meno di sei mesi