- Vorrei andare a scuola e non posso. - Perchè non puoi? - Mio padre non vuole. - E perchè tuo padre non vuole? - Dice che la scuola è lontana e
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diceva che, dovunque egli fosse andato, qualunque mestiere avesse scelto, sarebbe stato un giovane probo, un buon cittadino. La scuola gli aveva
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SE I COMPITI POTESSERO PARLARE... Quando i fanciulli vanno alla scuola, hanno i libri sotto il braccio, o la cartella a tracolla, (come il postino
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SERATE LUNGHE Come si sono accorciati i giorni! Si fa sera in un momento. Quando i ragazzi escono di scuola bisogna già accendere la lampada nel
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anni. Non sanno nè leggere, nè scrivere, nè fare di conto. Non hanno mai avuto un maestro, non sono mai andati a scuola. Lassù, sui loro monti, la
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di condurre il fanciullo a studio in città. A Giotto rincrebbe molto di lasciare il babbo e le sue pecorine. Ma fu felice di andare alla scuola di un
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ragazzo. Vado a scuola e mi piace molo studiare. Quando ho un po' di tempo libero, mi diverto a disegnare. Ma non sono Giotto, e una volta che provai a
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LA SCUOLA NELLO STAGNO Il guaio è che Sempronio e Sempronella non sanno da che parte è la sinistra. Prendono a destra e vanno a finire sull'orlo
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arrossendo. Perchè? Si rammentano di quando, prima di andare a scuola, non conoscevano nè la destra, nè la sinistra, e questo lontano ricordo li empie ancora
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scuola. In fondo, il lapis azzurro del maestro ci aveva stampato un bel nove, perchè il componimento era bello, con una sola dimenticanza di punteggiatura
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IL CONTADINO E LA SCUOLA C'era una volta, in un paese lontano lontano, un povero contadino che aveva tre figli. Il maggiore si chiamava Rustico, il
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muriccioli o che vanno a spasso sulle siepi di more, che non rinchiudersi tra le pareti di una scuola a prendere una penna in mano. Rustico era
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padre gli avesse detto: «Domani andreai a scuola», egli non avrebbe fatto opposizione, ci sarebbe andatodi buona voglia. Ma il padre aveva detto
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suo padre non avrebbe permesso di andare a scuola, perchè s'era impuntato su quella idea storta che le scuole non servissero a niente. - Un momento
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; non sapevano nè leggere, nè scrivere, nè fare di conto. Là sui monti, non avevano mai avuto un maestro, non erano mai andati a scuola, perchè, lassù
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CHI RIMANE SOLO I fanciulli tornano alle proprie case, e in esse ritrovano i genitori, i parenti, e talvolta gli stessi compagni di scuola, e se non
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capanna sul monte. Sicuro! Hanno aperto la strada nuova, la strada carrozzabile, che dal paese dov'è la scuola, conduce al paese più piccolo vicino
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. La diligenza, che faceva il servizio postale fino al paese dove era la scuola, non poteva proseguire in mancanza di strada. Ed ecco che il paese di
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SCUOLA E FAMIGLIA Sempronio e Sempronella pregano maestro Saverio di scrivere subito una letterina ai loro genitori, a mamma Venusta e a babbo
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I PRIMI PASSI Ignoranielli PAG. 3 La scuola nello stagno 4 La casa di maestro Saverio 5 Uno due tre 8 Scuola e famiglia 9 Il giorno dei morti 10 I
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