san Rocco, ci tornava nella memoria ciò che il maestro di rettorica dell’imperator Marc’Aurelio diceva dello stile di Seneca. Diceva che vi si può
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a Venezia tutte le maniere, tutte le varietà di archi, a cominciare da quelli ad alto peduccio e a grosso abbaco della chiesa di San Giacomo di Rialto
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La logica dell’arte è relativa, come la bellezza. In un’altra città la chiesa di San Marco, per esempio, sarebbe troppo matta: ori, mosaici, colonne
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’isola di San Giorgio, la chiesa del Redentore nella Giudecca, a destra il tempio della Salute e. la punta della Dogana, a sinistra la lunga curva
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costruivano male. La chiesa di San Marco è piantata su pali corti e sottili, con la muratura dei piloni a rottami e tutta impellicciata all’esterno di
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Un gran pezzo il fianco meridionale della chiesa di San Marco, quello che si ammira approdando alla Piazzetta, e che unisce in divina veduta
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intorno, le maestose absidi esterne della chiesa di San Giovanni e Paolo, le quali dianzi non si potevano vedere; ma è stata grama quella di levare
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comperato da un francese, che, morendo, lo lasciò ai poveri della parrocchia di San Luca, ed ora è amministrato dalla Congregazione di Carità, la quale
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Salesio Pegrassi non era chiamato all’arte grande: condusse in pietra un Angelo per la chiesa di Valeggio, una Vergine ed un San Giovanni per la
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basilica e del chiostro di San Zeno; dalle colonnine torte, dai pinnacoletti, dalle foglie arrampicanti, dalle guglie dei sepolcri Scaligeri sino alle
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memoria quello scupoloso idoleggiatore della realtà, che fu Maometto II, quando a Gentile Bellino, che gli presentava dipinta la mozza testa di San
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del suo animo audace, e pare soccorso dai monaci di San Salvi, che lo portano nella Badia, con sollecitudine meno amorevole che curiosa. Si sente lo
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Diverso di fama e d’indole — parliamo sempre dell’indole artistica — è il giovine Cannicci di San Gimignano, scolaro esso pure del Ciseri. Ha potuto
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pittore vuole l’aria aperta delle campagne, de’ monti; il suo San Gimignano addormentato sotto il sole che brilla, placido e lieto all’aurora e al
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Bartolommeo di San Marco, grande quanto il vivo, che si snoda nelle congenture. Ma quegli eruditi annotatori non hanno forse ragione a pagina 168 del
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Tomaselli, giovinetto, che poi di ventitré anni andò a riposare in una tomba sulla gradinata di San Miniato. Il Signorini, che aveva già dipinto alla vecchia
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; che sotto le basse arcate dell’antico cortiletto di San Lorenzo fuori le mura narrava ghignando a me, che gli chiedevo dell’archivio del vecchio
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’occhio delia mente distinguono, indovinano, ricreano le diverse epoche del passato. Come il San Pietro di Leone X s’alza sulla basilica di Costantino, e
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restauratore di monumenti romani, del Poletti, infamissimo restauratore della basilica di San Paolo, e di altri, che non sono morti; ma sembra che le opere di
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quando, bruciata la basilica di San Paolo la notte dal 15 al 16 luglio nel 1823, Leone XII volle rifare il monumento che Leone III, ai tempi di
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, alla quale dobbiamo alcune bellissime opere, come i chiostri di San Giovanni in Laterano e di San Paolo, il portico, gli amboni e la cattedra di San
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coronamenti, di varietà, di grandezza. Sa di compasso e di tiralinee. La famosa Cancelleria, il palazzo Giraud, il tempietto rotondo nel cortile di San
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A incarnare il Cinquecento romano occorreva. Michelangelo. Non bastavano gli ingegni di Baldassare Peruzzi, autore della Farnesina, di Antonio da San
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Questa ultima storiella può essere una leggenda; ma l’altra del Cenacolo di San Salvi è proprio un fatto, perchè messer Benedetto Varchi, uomo a cui
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del Partenone e del tempio d’Egina; di Nicola Pisano il pulpito nel battistero di Pisa; dell’Orcagna il tabernacolo d’Or San Michele; del Ghiberti le
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posteriore dell’edificio. Ve n’è qualcuna di notevole assai: un san Gerolamo nella finestra a manca dell’abside, finissimamente eseguito, nudo, con il sasso
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È una scena fantastica in una Piazzetta di San Marco fantastica. I pili del Leopardi sono trasportati sul Molo dinanzi al Palazzo ducale, e il
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copiarle. Frequentava intanto la scuola del nudo nell’Accademia di San Luca, dove tra gli altri era maestro il Tenerani. Faceva dei bozzetti di
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Nel monumento Ferrari-Corbelli, posto in una delle cappelle di San Lorenzo, dall’una parte del sarcofago sta la Pudicizia, che si copre il seno con
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della scultura sulla pittura o di questa su quella, il Vasari, il Bronzino, maestro Tasso, Iacopo da Pontormo, Francesco da San Gallo, il Tribolo
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lati, quello di San Paternian e quello della Cortesia; a destra c’è una palazzina nuova in cui la Ca’ d’Oro pare ridotta a gabbietta da uccelli; di
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Manin fu portato dalle Carceri sino in Piazza San Marco sopra un nudo asse di legno trovato a caso presso il Ponte di Canonica, come poi al Caffè Florian
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del mare, della fièra della Sensa che durava quindici giorni, delle giostre di piazza San Marco, delle processioni, delle cuccagne, delle luminarie
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essere stato troppo fedel devoto a San Gabbiano.
nel teatro di San Carlo in Napoli. (V. Stampato, numero 64-a)
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all'annessione di una frazione del comune di Montisi al comune di San Giovanni d'Asso nel circondario di Siena.
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1° Svolgimento della proposta di legge del deputato Chigi per l'aggregazione di una frazione del comune di Montisi al comune di San Giovanni d'Asso
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ringraziamenti per le premure che era mio dovere di prendere riguardo alla strada di San Bartolomeo in Galdo, l'assicuro che userò uguale premura pel
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demaniali; l'altro per la cessione al comune di Roma di un caseggiato in via San Romualdo pel proseguimento della via Nazionale.
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di un caseggiato in via San Romualdo per ragioni di edilizia, cioè per il proseguimento della via Nazionale che si sta costruendo. (V. Stampato, n
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; la questione cioè, se debba preferirsi la congiunzione Codola-San Clemente, di cui egli ha parlato, oppure l'altra che parmi abbia per punti estremi
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provvedere alla congiunzione fra le due linee, una delle quali corre da Napoli a Salerno, Eboli, Potenza, e l'altra da Cencello a Nola, San Severino, Avellino.
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aspettazione delle popolazioni, e finalmente il brevissimo tronco di raccordamento Codola-San Clemente sostenuto dall'onorevole Villani, cui sta di fronte
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Sulla ferrovia del San Gottardo.
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Ferrucci, che riferirono al Governo sulle condizioni del San Gottardo, e sulla situazione finanziaria della società, che le opere delle linee ticinesi
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Pellice centro importantissimo per molte industrie della amenissima valle del Pellice ove trovasi pure floridissimo il comune di Luserna San Giovanni
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al teatro San Carlo in Napoli; dal ministro di agricoltura, industria e commercio, intorno ad una inchiesta agraria e sulle condizioni delle classi
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Stato in Palermo (V. Stampato, n° 65); un terzo progetto di legge per il pagamento di 92,000 lire all'impresa del teatro San Carlo di Napoli per
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massima importanza a che vengano congiunti i binarii che trovansi al Passo nuovo con quelli da collocarsi alla spianata di San Teodoro presso i
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relativa alla congiunzione ferroviaria fra la stazione di San Pier d'Arena e le calate del porto. Ebbene, anche per questa fu sollecitamente dato
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