edittali di Rotari e Liutprando e in un caso pure ai capitolari di Enrico I, sono in parte corredate da un apparato di glosse e allegazioni marginali e
(Rotari, Liutprando); figurando già nella nobiltà di corte (fra longobardi e i franchi) e talora partecipando alle assemblee pubbliche (Spagna sotto i
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sovrane le ispirazioni della Chiesa negli editti e leggi di barbari (Rotari, Liutprando) nei capitolari carolingi, negli statuti comunali; e nella
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ricordati da Rotari), fattasi poi tedesca, poi universale, intrecciandosi all'arti estetiche pittoresche e scultorie (miniature, freschi, vetri dipinti
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