paternostri, le pallottoline maggiori della corona del Rosario, alle quali somigliano i nodi della spina dorsale. A chi fa il superbo perchè è arricchito
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La vita di don Rosario Impallomeni era regolata meglio di un cronometro. In tutte le stagioni, con qualunque tempo, piovesse, nevicasse, tirasse
giallo (non aveva potuto farla dorare come avrebbe voluto) dietro cui le orfanelle assistevano ogni mattina alla messa, recitavano il rosario, cantavano
ella udiva il sommesso borbottio del rosario e i colpi di tosse delle poche persone della servitú inginocchiate sul freddo pavimento di mattoni di
per tutti e tre un sollievo di udire voci di viandanti che salivano. Erano sei o sette persone, avevano seco due muli e salivano cantando il rosario
affannose; subito allora la fluida vena soave gli ristorava beatitudine in viso. Intanto la gobbina andava e veniva col rosario in mano dalla sua camera
posdomani reciterai il rosario!" Sotto la usuale tolleranza cortese del suo linguaggio, la benevolenza che mostrava pure a non pochi ecclesiastici, si