(Rendite dello Stato).
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Gli ascendenti, i discendenti e il coniuge immessi nel possesso temporaneo dei beni ritengono a loro profitto la totalità delle rendite. Gli altri
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Le disposizioni di questo capo non si applicano alle rendite emesse dallo Stato.
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In questi casi appartengono all'usufruttuario gli interessi dei capitali, le rendite, le pigioni e i fitti.
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Se l'assenza è stata volontaria e non è giustificata, l'assente perde il diritto di farsi restituire le rendite riservategli dalla norma dell'art. 53.
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L'usufruttuario è tenuto, per la durata del suo diritto, ai carichi annuali, come le imposte, i canoni, le rendite fondiarie e gli altri pesi che
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Sono anche capaci d'ipoteca le rendite dello Stato nel modo determinato dalle leggi relative al debito pubblico, e inoltre le navi, gli aeromobili e
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godimento delle rendite dei beni nei limiti stabiliti nell'articolo seguente.
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annualmente una parte delle rendite dotali per le sue minute spese e pei bisogni della sua persona.
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canoni enfiteutici, le rendite vitalizie e ogni altra rendita, il corrispettivo delle locazioni.
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legale, ma può impiegarne le rendite per le spese di mantenimento, educazione e istruzione del minore, con l'obbligo di investire l'eccedenza in modo
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condizioni della loro ammissione; e, quando trattasi di fondazioni, i criteri e le modalità di erogazione delle rendite.
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Si prescrivono in cinque anni: 1) le annualità delle rendite perpetue o vitalizie; 2) le annualità delle pensioni alimentari; 3) le pigioni delle
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immobiliari per un tempo eccedente i nove anni o per un tempo indeterminato; 10) gli atti che costituiscono rendite perpetue o vitalizie, salve le
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Accademia della crusca
