(nel veder l’impressione terribile sul volto del Re, Elisabetta s’arresta spaventata. Il Re s’alza lentamente, s’avvicina ad un tavolo, ove prende un
Il Gabinetto del Re a Madrid.
(il Re vuol passar oltre – Carlo si pone innanzi a lui)
(il Re furente afferra la spada del Comandante delle Guardie, che gli sta presso)
(Carlo rimette la sua spada a Rodrigo che s’inchina nel presentarla al Re)
(la Contessa d’Aremberg esce tremante dalla calca e si presenta al Re)
(il Re dopo aver titubato un momento si allontana. Rodrigo lo segue con un gesto risoluto. Eboli resta sola con la Regina)
(Filippo conducendo Elisabetta appare in mezzo ai Frati. Rodrigo s’è allontanato da Carlo che s’inchina innanzi al Re cupo e sospettoso. Egli cerca
(Il Re s’incammina dando la mano alla Regina: la Corte lo segue. Vanno a prender posto nella tribuna a loro riservata per l’auto-da-fé. Si vede il
Allora si fa innanzi un Paggio che porta le armi e i colori di Filippo II, e dichiara che gli è per ordine del Re di Spagna che il Pescatore cerca in
del Re.
In seguito al voto della Camera, Ricasoli ha rassegnato le sue dimissioni nelle mani del Re. Non si sa che S. M. le abbia accettate.
Il giudice istruttore avv. Federico Scarrone ed il sostituito procuratole del Re avv. Agostino Gallo passano le intiere giornate nelle carceri
Il 18, innanzi Lissa, durante la prima passata del Re d'Italia sotto le batterie nemiche, se ne sta nella coffa di maestra, fatta corazzare con tende
pericolo ei non rimase sul palco di comando, sul casseretto di poppa, posto d'onore d’un ammiraglio. In ogni modo il Re d'Italia si tenne prima distante a
Cordova. Mi pare che l'onorevole preopinante sia, come suol dirsi, più realista del Re, si mostri, cioè, più zelante delle massime proposte dalle
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essere accettate o fatte dal Governo del Re con decreto firmato da S. M. e dal ministro responsabile; e che nè le nomine, nè le rinuncie, non si fanno nè
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un ministro è ciò che noi qui dobbiamo richiedere; non dobbiamo indagare se un decreto sia o no firmato dal Re. Davanti alla Camera, la Corona
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deve con dispiacere proporre alla firma del Re il decreto che gli dà facoltà di sedere nella Camera.
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Boiano: Del Re Federico.
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Del Re. Pregherei la Camera a voler dichiarare urgente la petizione di numero 11,627 del signor Giovanni Battista Cecconi, di Napoli, come pure la
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al Governo del Re rispetto alle provincie venete, e, vale a dire, con decreto avente forza di legge. Eppure, ad onta di ciò, e ad onta delle richieste
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con dieci suoi dipendenti, in seguito a verbale richiesta del signor procuratore generale del Re, che poi ridusse in iscritto, arrestò dalle ore 5
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Il procuratore generale del Re mi ha assicurato che si procede alacremente; e sono stati tradotti agli arresti i capi di quei disordini, senza
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Il Governo del Re emanava cioè un decreto ed una
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Il Governo del Re, alla data del 15 maggio ultimo scorso, emanava un decreto col quale era stabilito quanto segue:
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