Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: questi

Numero di risultati: 169 in 4 pagine

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Il Mezzogiorno e la politica italiana

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Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1923
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 309-353.
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È possibile ciò? Ci saranno questi uomini, questi partiti, questo «club» intellettuale che creerà nel mezzogiorno la sua nuova coscienza e la sua

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Introduzione alla sez. "Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922)

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Sturzo, Luigi 2 occorrenze
  • 1923
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 101-131.
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le difficoltà e le oscillazioni — sono visibili in tutte le pagine di questi discorsi, che vogliono essere il tentativo di una esposizione del

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24. - Quanto resta di quel che è il contenuto politico e polemico di questi discorsi dopo l'avvento del fascismo? È la domanda più usata oggi da

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I bollettini della guerra 1915-1918

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AA. VV. 1 occorrenze

Il nemico, che in questi giorni sta ricevendo notevoli rinforzi ha tentato in più punti lungo il fronte di esercitare una forte pressione contro le

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Collected Papers (Note e memorie)

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Enrico Fermi 1 occorrenze
  • 1923
  • The University of Chicago Press e Accademia Nazionale dei Lincei
  • Chicago e Roma
  • fisica
  • UNIPIEMONTE
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Bastino questi brevi accenni a dimostrare che la teoria della relatività, oltre a darci un'interpretazione chiara delle relazioni tra spazio e tempo

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Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

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Tullio Levi Civita - Ugo Amaldi 45 occorrenze

Ma conviene avvertire che questi risultati numerici non hanno alcun valore pratico in Balistica, in cui si considerano grandi gittate e quindi si

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È manifesto che si annulla uno di questi tre componenti, se la direzione di v è complanare a due delle date direzioni; se ne annullano due, se la

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Del resto è facile ritrovar qui direttamente le equazioni orarie di questi vari moti, partendo dai risultati riassunti al n. 41. Sotto l’ipotesi h 2

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Supposti noti questi elementi, il moto di un generico punto P, appartenente ad S o solidale con esso, sarà rappresentato, ove x, y, z siano le

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qualsiasi il vettore velocità τ(t) in più vettori (pur essi funzioni del tempo) e assumendo questi vettori come velocità di altrettanti moti traslatori.

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26. Moti rigidi con un punto fisso o paralleli ad una giacitura fissa. – È agevole dimostrare che per entrambi questi tipi di moti si annulla

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dell’estremo libero basta sostituire questi valori in codesto terzo sistema per concludere che le componenti di N rispetto ad Ωx yz, sono

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Se dai punti di una retta rigida in moto si conducono le rispettive velocità, gli estremi di questi segmenti stanno in una retta, e determinano su di

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questi si possono ricondurre a problemi di moto relativo, nel senso dato a questa parola nel presente Capitolo. Daremo in questo § e nei due seguenti

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paralleli ad una data giacitura. Riservandoci di studiare direttamente e diffusamente questi ultimi nel prossimo Cap. ci intratterremo qui brevemente sui

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Il comune valore di questi due prodotti non è altro che la velocità (scalare) v I, del polo I tanto sulla λ quanto sulla l (presa col segno che le

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Questi due casi (rulletta interna alla base o viceversa) si contraddistinguono coll’appellativo di moto ipocicloidale.

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La stessa conclusione vale naturalmente anche per gli ingranaggi a fianchi rettilinei, dacché questi (n. 64, b) rientrano nei precedenti come caso

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gradi di libertà, si impongono uno o più vincoli olonomi ulteriori, questi si traducono in una o più equazioni nelle q h, (ed eventualmente nel tempo)

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Giova avvertire esplicitamente, come differenza essenziale tra i vincoli olonomi e quelli anolonomi, che questi ultimi non impongono alcuna

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spostamenti possibili o effettivi. Ora sappiamo, (Cap. n. 24), che questi ultimi rientrano nel tipo

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Ne viene che pei sistemi a risultante nullo, e per questi soltanto, il momento risultante è indipendente dal centro di riduzione.

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una qualche influenza. Vedremo nella Statica dei fili flessibili e inestendibili (Cap. XIV) come si possa tener conto di questi elementi e

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Non ci dilungheremo su questo argomento: solo aggiungeremo che il Rénard (m. nel 1905) trasse da questi principi eleganti teoremi e notevoli

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Esempio I°. – Sono indipendenti velocità, accelerazione ed energia, perché avendo questi tre enti i coefficienti di riduzione

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Ci proponiamo di renderci conto del comportamento della reazione in questi vari casi, cominciando dal terzo.

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In questi esercizi adoperiamo per brevità la locuzione «trazione (pressione o forza) atta a smuovere» anziché quella precisa «atta a porre il punto

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Perciò, in particolare, se un dato corpo C si immagina suddiviso in parti assimilabili a punti materiali, la somma delle masse di tutti questi punti

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diametrali, questi hanno necessariamente almeno un punto comune, cioè il centro di gravità del sistema.

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questi G", cui siano attribuite le masse dei rispettivi strati. Ma questi sono tutti eguali tra loro. I punti G' costituiscono dunque un segmento

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Designando con x, y le cordinate di A si ha, per il primo di questi volumi,

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Nelle applicazioni hanno quasi esclusivo interesse i momenti di inerzia rispetto a rette; onde a questi limiteremo il nostro studio.

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di gravità, aumentato del prodotto della massa totale M per il quadrato della distanza d di questi due assi.

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e quando si portano nella (16) questi valori di α, β, γ scompare anche Ί, e si ottiene

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Infatti, assunti questi piani come coordinati, si annullano evidentemente tutti i prodotti d’inerzia.

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Se un sistema possiede due piani ortogonali di simmetria, questi sono necessariamente piani principali dell’ellissoide d’inerzia relativo ad un punto

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Dacché la funzione integranda x 2 non dipende né da y, né da z, si può integrare rispetto a questi due argomenti per un x generico, il che dà

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Dacché ognuno di questi contributi elementari è nullo (a meno di termini d’ordine superiore a dσ), l’integrale (limite della somma geometrica testé

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4° che vi sono due cilindri per cui A risulta eguale ad A'; in uno di questi il diametro è una volta e mezza l'altezza.

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12. Se un solido si appoggia ad altri corpi per uno o più punti P, avremo in questi punti delle reazioni Φ; e applicando sempre il criterio generale

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appartenenti alle dovute falde dei coni d'’attrito (qualunque siano questi coni).

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Per completar questi cenni, resta da determinare la relazione che lega la costante meccanica φ coi dati diretti della questione, cioè con P ed a e

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Nel caso delle configurazioni di confine, la reazione è per sua natura diretta verso l'esterno, e normale alla superficie. E questi caratteri

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subito che il lavoro virtuale delle reazioni provenienti da questi vincoli è nullo nei primi due casi, positivo o nullo nel terzo.

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dovute al F renet (a prescindere dalla. notazione vettoriale, il cui impiego si è introdotto e diffuso solo in questi ultimi decenni).

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I coefficienti arbitrari λk, μj (questi ultimi soggetti alle limitazioni μj ≥ 0) si chiamano moltiplicatori del Lagrange.

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Per questi casi di interdipendenza dei vincoli unilaterali si richiederebbe una discussione più approfondita, che non intendiamo di affrontare.

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È ben noto come questi nove coseni siano caratterizzati dal sistema di sei equazioni

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quali il momento risultante ha direzione prefissata (il luogo di questi centri è una retta parallela all’asse centrale).

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Dopo questi richiami, che torneranno utili nel seguito, riprendiamo il vettore v di componenti X, Y, Z rispetto alla terna O xyz e indichiamone con Ξ

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