sorridente alla propria bellezza come un attore vanitoso. Domandato come si chiamasse, rispose: - Antonio - con modestia affettata, come se quell'Antonio
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Il mare non si godeva che sul far della notte, dopo che i passeggieri avevano sgombrato, tranne due o tre solitari. A quell'ora, quando sul cielo
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vedevan delle famiglie strette in gruppi compassionevoli, con quell'aria d'abbandono e di smarrimento, che è propria della famiglia senza tetto: il marito
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occhi nella chiarezza di quell'aurora incantevole, simpatico come il saluto d'un amico: poi si nascose; e allora l'oceano mi parve più solitario e più
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raddolciva un momento sulle guance rosee e sulle mani bianche di quel bel giovanotto; ma balenava negli occhi delle altre quell'ira livida, che
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comandante cominciarono a citare e a descrivere naufragi celebri, l'uno più orrendo dell'altro; con quell'indifferenza per la morte che suole scender
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, con quell'immagine d'un corruccio dell'oceano che pareva minacciasse lei sola. Eppure non si può dire che vita, che gaiezza improvvisa spandesse sulla
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tradizione di gentilezza marinaresca che le puerpere, a bordo, sian trattate con grandi riguardi; e quell'altre, vedendo passare tazze di brodo, cosce di
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di coleotteri accesi. E la conversazione essendosi allargata su quell'argomento, tutti i passeggieri che avevan visitato il Brasile si misero a
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come in quell'ora di non poter dare per voi altro che parole. All'ultimo sogno di Fausto pensai: aprire una terra nuova a mille e a mille, e vederla
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. Sembrava anzi che fosse nata in tutti una certa simpatia per quell'orso orgoglioso, il quale non solo non faceva nulla per guadagnarsela, ma aveva l'aria di
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Quell'animale d'un avvocato, - egli solo, - non guardava nulla; anzi voltava le spalle al tramonto, e non alzava il viso verso il riflesso, come per
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paragoni fantastici e di dire bizzarrie, sguazzando con l'immaginazione in quell'immensità di tesori ondeggianti, che ci scintillavano intorno come una
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triste figura di povero balocco spezzato fece tutt'a un tratto quell'enorme bastimento immobile e silenzioso in mezzo all'oceano! Come svanì subito la
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Eppure ciò che mi fece più senso in quell'avvenimento nuovo per me fu lo sguardo che si scambiarono due persone: tanto è vero che lo spettacolo più
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testimoni, la mattina all'alba, nella camera nautica, dopo la verificazione dovuta del medico. Quell'avvenimento, benchè si sapesse che in quei lunghi viaggi
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, l'illusione mutò, e mi venne alla mente quell'ampio spazio d'oceano, coperto d'un fitto tappeto d'alghe, di fuchi natanti e di traghi del tropico
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e il mento, che facevan punta sotto la tela, mi ricordarono l'espressione di attenzione premurosa con cui quell'infelice aveva cercato l'indirizzo
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erano salite fino a quell'ultimo limite che separa il silenzio sprezzante dall'ingiuria aperta. Si passavan sui piedi gli uni a gli altri senza
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. di dir quattro parole delle sue a quel barbagianni di professore, e alla signora, se fosse occorso, e anche a quell'altro o a quegli altri, chè il
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Ma verso le tre essa discese per non più risalire, ed essendo scomparsi quell'unica faccia allegra, uggia ricascò sul cassero più soffocante di prima
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passavano tra l'una e l'altra. E quell'essere in assoluta balìa d'una forza prodigiosa che non mi lasciava più libero nè il movimento nè il pensiero
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sbornione condannato. E quella musica funerea di segnali durò più d'un'ora, e con essa il silenzio pauroso a bordo, e quell'andare lentissimo del piroscafo
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. Mirabile natura umana! Dal modo d'atteggiarsi delle persone già si vedeva che anche quell'avvenimento della tempesta era convertito a soddisfazione
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chiedessero, e dava loro vitto e ricovero per cinque giorni, e a quelli che si recavano nelle provincie dell'interno, il viaggio gratuito. Quell'atto di farsi
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d'ogni cosa, e da quell'eterno odor di salsedine, di catrame e di legno. Che allegrezza sarà riveder le strade, fiutar l'odore della campagna, e
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giacchette e calzoncini, o vuotavano sacche e valigie logore in certa di panni freschi o di biancheria, e in quell'allegrezza che aveva ravvivato la
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quell'ora per esser meno osservata, essendo tutta l'attenzione dei passeggieri rivolta all'orizzonte. Dal palco potei seguire con gli occhi tutti suoi
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, quell'imminenza dell'arrivo in America non mi destava più alcuna commozione. Era un altro fenomeno morale simile a quello che avevo provato nei primi giorni del
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che cosa quell'atto volesse dire. - Vuol dire - mi rispose l'agente - che oggi a desinare ci saranno i maccheroni al sugo. - E mi abbozzò il ritratto
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spettacolo di quell'immenso piano uniforme, tanto diverso da quello angusto, rotto, intimo delle loro montagne. Si vedevano poi, tra i moltissimi ritti
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corso. Non v'avete a inquietare. Levatevi quell'ideaccia dal capo. - E mi spiegò che certe donnaccole le avevano sconvolto l'anima dicendole che, se
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quell'orbita, e a supporre che altro ideale diverso dal loro non ci possa essere. Sublime aberrazione dei magnanimi, senza cui forse non sarebbero nate opere che
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Caravaggio l’esteriorità di quell’arte, non lo spirito. Adottò quella fierezza e robustezza di stile, e fu per lui ginnastica salutare, grazie alla
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, vi parlerei a lungo delle delizie inesprimibili che io, fanciullo, ho provate dinanzi a quell’immagine. Solo vi dirò che, inesperto ancora a tenere
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gli esempi del Francia. Qualcosa di quell’aria estatica, di quello scender leggiadro delle linee del collo, delle acconciature stesse del capo e
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esaminato che una parte. C’è un quadro, Signori, nella vostra pinacoteca che li compendia tutti, salvo quell’unico, sì importante di cui ho ragionato
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, da dare il capogiro a chi regge in mano una tavolozza. E il S. Andrea Corsini? Una luce celestiale rischiara e consola quell’estatica testa senile, e
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l'attenzione a quell’armoniosa struttura dei lineamenti, ma bisogna aprir l'animo alle compiacenze .interiori dell’artista, accertate da quegli sguardi sì
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bene et fortuna.„ Non traspare da quel caro, da quell’augurio fatto nel suo segreto ad un giovane ch’ci non pensava forse di riveder più, una grande
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quell’umor balzano che diè pascolo alle celie del Vasari, era tornato a Bologna. Capriccioso, scontroso, facile censore di tutti, fiacco oltracciò nel
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, posseduto da Giovanni II Bentivoglio; ma, seppur non perì o non andò dispersa nella caduta di quella famiglia, certo quell’opera, ancor lungi da slanci
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discepoli diretti di lui non conservano le grazie raffaellesche se non a patto di farne una specie di revisione e di correzione, adattandole a quell
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Se nel raffaellismo bolognese avessero grandeggiato uomini d’alto ingegno, se, invece d’una servile adozione della parte estrinseca di quell’arte, ci
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carattere, getti di pieghe sobri e veri. Ma io non sarei meravigliato se un bel giorno una vecchia carta venisse a rivelarci che quell’opera è di Lorenzo
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mendicato, non vede che in quell’applicazione di seconda mano è svaporato il profumo essenziale che l’originalità della primitiva visione avea
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guscio, giacchè non abbiamo memoria ch’egli andasse mai a Padova, a Venezia, a Roma, a Milano, dovè sentirsi pungere nell’animo quell'amara verità per cui
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dalla tabe dei ritocchi, esse tuttavia sono assai lontane dal mostrarsi a noi in quell’eccellenza che fruttò all’artista, nel suo tempo giustissima
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liste di pasta, formando un incrociamento; ovvero tagliate dei pezzi di pasta a vostro genio, applicandovi sopra quell'ornamento che più vi aggrada
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dubbio che il suo babbo si era ucciso lassú in quell'orrido solaio, tra quelle travi nere sotto il tetto, dietro quell'uscio massiccio che il vento