? - Anche Alano è inquieto. - La mamma ha sempre detto che non voleva delle bambine e che era molto più contenta coi suoi ragazzi, e forse sarà seccata di
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con stupore i due più grandi: si aspettava un baccano infernale in segno di gioia, e vede invece Francesco che guarda fuori dalla finestra con aria
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pianger più. - Quando Francesco rivede i suoi fratelli, espone loro il desiderio di Nicoletta, le sue lacrime, e conclude: - Bisogna trovare un mezzo
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più andarsene. - A che cosa giochiamo? - domanda Maurizio. - A nascondino, sotto gli alberi; così Nicoletta si divertirà e potremo correre. - Viene in
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giardino e accorre verso l'albero grande; ma il suo grido è stato udito, e quando essa giunge non c' è più nessuno. I ragazzi impauriti si sono
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gomitolo di lana è finito. - Leonia guarda Maria e si domanda ansiosamente se non sia divenuta pazza. - Via, via, - dice - non vi ricordate più che l'avete
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vecchia strega? - Non lo so, - risponde Nicoletta. - Ho dovuto salire un po'.... c' è framezzo un tetto più piccolo. - lo stesso: - dice Maurizio - per
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sconnesse.... Ma alla fine s' intendono, e i tre babbi, lieti di ritornare fratelli, sono ancora più felici che la mamma abbia accolto così bene Nicoletta
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più che una sottile linea verticale appena visibile in tutto quei verde. Esso fa le fusa e strofina la testa sul collo della sua cara padrona. «Non
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di gioia. - Mai più dalla mamma Duflet? - Mai più, - risponde la giovane signora con fermezza. - Eppoi farò delle ricerche perchè ritrovino il tuo
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, messa in basso, rende la piccina proprio elegante, tanto più dopo che è stata pettinata da una mano più esperta di quella di Francesco. - Poveri
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non è più « sua figlia », ma nel coricarsi dice ai suoi fratelli: - È però molto piacevole pensare che essa avrà tutto quel che le occorre e che
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. - Via, Maria, dammi qualche cosa, - implora Maurizio. - Non vi meritate nulla, - dichiara Maria. - E poi, non avreste più fame per l'ora della
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foste una bambina.... - E perchè - dice Maurizio - le bambine hanno il diritto d'esser golose? - Perchè una bambina è più delicata di un ra- gazzo, è
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la bambola del salotto.... Allora è di casa?... Andiamo a vedere più da vicino se è proprio la bambola. » Con un balzo leggero, il gatto è sul
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, prenderò il posto dello zio Fil. - È carina? - chiede Nicoletta. - Oh, tanto carina!... È la più elegante e graziosa mamma che esista.... e giuoca con noi
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? - Mangiate, signor Maurizio, - dice Maria sottovoce, dietro il suo padroncino. - Non avete più fame? - Oh, si! - esclama Maurizio. - Anzi, ho molta
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, ma è sufficiente perchè Nicoletta mangi comodamente. La fanciulla mangia il pollo, prendendolo con le dita, e Maurizio la invidia: è tanto più buono
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, - annunzia Francesco. - E sarai seccante come lo zio Fil. - Signor Alano, cercate di esser più rispettoso quando parlate di vostro zio. - - Come! - dice
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avessi i capelli corti, - dice - sarebbe molto più facile. - Tagliali, - propone Nicoletta. - Oh! - dice soltanto Francesco. Egli capisce
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andrà certamente a vedere il ritratto quando salirà a dormire.... In soffitta siamo più sicuri anche per Nicoletta, perchè Maria ha una tale paura
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- Io non ho paura, - dice Maurizio, punto sul vivo. Dopo tutto, anche lui è un babbo nè più nè meno degli altri. Soltanto è un gran peccato. - Del
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Nicoletta carezzevole. - Arrabbiato, no.... ma credo, sì, credo di esser dispiacente che tu non abbia più i tuoi capelli. - Io, invece, - dice Alano - trovo
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, brontolando - stasera non potranno rifarsi con la pietanza: c' è soltanto una focaccia per ciascuno, non di più. - Fatele grosse, almeno, - chiede
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a giocare a dama, Maurizio insegnerà qualche cosa anche lui, anzi qualcosa di più divertente. Ridiscende dunque a cercare il giuoco della dama, ma
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perdono, ma non farlo più. - Tuttavia essi hanno avuto una forte emozione, di cui però l'uscita di Maria li compensa assicurando loro due ore di
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mamma Dufiet, la riporterà da quella strega. - E anche se non la riconoscesse, non potremmo mai più far ritornare Nicoletta nella soffitta, ammettendo
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si stupisce. - Sìgnor Maurizio, signor Maurizio! - grida spaventata. - Dov' è la bambola della signora? Non è più sul suo cuscino. L' ha presa
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collera. - È troppo! - dice. - Ho sopportato fin qui, ma ora non ne posso più e voglio punirvi severamente: non andrete alla passeggiata di giovedì. Avete
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in buona fede, ma Francesco, furioso, dichiara: - Non c' è da scherzare: è una cosa seria. - E Alano tace mortificato. Ma si vendica più tardi, quando
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Francesco. - Oh, Dio, com' è complicata la faccenda! - Quando Maria entra, più tardi, con una bottiglietta e un bicchiere, non è stata presa ancora
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- E poi, se l'avesse bevuta, non avremmo avuto più nulla per te. - Ora che «è fatto », Nicoletta si sente capace di tutte le bravure. - Dicerto
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intempestivo. - Come! - esclama Maurizio. - Non sono più punito? - No, vi perdono, - dice Maria con aria maestosa. Ma è stupefatta udendo il fanciullo
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aveva detto che sarei andata a raggiungerla più tardi, che bisognava che fossi molto coraggiosa e aspettassi il babbo. - E la mamma Duflet non ha mai
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Maria rientrasse, che cosa penserebbe? I due fratelli, che non sono riusciti a parlare col loro fratello più grande, s' immaginano che è uno
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sono più tranquilli. Francesco indica soltanto una porta, e abbassando la voce: - È quella della biblioteca, - dice. E vanno a visitare la camera dei
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sua volta, quando Maria non è più lì, Francesco racconta la sua giornata con Nicoletta, l' incontro con lo zio Fil. Lo fa in termini così fantastici
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Francesco - pianino pianino, perchè non s' impaurisca.... Maurizio, tu sei il più piccolo; ti alzeremo e guarderai. Ma non gesticolare troppo! - I due
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