massimo, che è uno dei più belli d'Europa; nella piazza maggiore sorge il suo monumento, opera magnifica del Monteverde; in una delle principali vie
sue grandi ali bianche lungo il mare fino a perdita d'occhi. La mia antica piazza d'armi è scomparsa sotto un nuovo quartiere elegante e ridente; le
hanno quattro architetture uguali d'ordine dorico, ionico e composito, coperte d'arabeschi e di fregi, ornate di fontane e di statue: - piazza, mercato
TORINO F. CASANOVA e C.IA, EDITORI LIBRAI DI S. M. IL RE D'ITALIA Via Accademia delle Scienze (piazza Carignano)
Scienze (piazza Carignano) 1908
il cavaliere, il notaio Pitarra e tutti gli altri del partito di opposizione. Quella novità, delle trombe aveva messo sossopra Doguara. La piazza era
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degli Agricoltori, quelli del Circolo degli Operai, gli sfaccendati, i disoccupati che ingombravano la Piazza Grande, gli ridevano dietro. Ma egli o
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contadini facevano capannelli nella Piazza Grande, e quando il sindaco passava tra i crocchi, non si cavavano più il berretto per salutarlo, non si
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E da lì a due giorni le trombe del Fascio, tutte e otto, suonavano sinistramente mentre la folla tumultuava nella Piazza Grande, e il Bracco
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; anzi la mattina che don Pietro e gli altri del Comitato condussero in piazza quei poveri birri, smorti e tremanti, per dire al popolo: - Chi gli torce un
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avanti, e filava via con Bacarella, il giovane merciaio che aveva messo su bottega nella Piazza Piccola, con rivendita di sigari e di liquori. L'avevano
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la processione. Intanto nella Piazza dei Vespri Zitu replicò l'invito davanti all'osteria di Scatà. - Un dito solo, vi farà bene; qui il vino è assai
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figlio. - C'è forse soltanto Tinu in questo paese? Giacché lo Storto ha fretta di togliersi la figlia d'addosso, la metta all'incanto in piazza, col
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collezioni della Cultura sociale (1898-1906) e della Rivista di Cultura (1906 e seguenti; tutto presso la società di Cultura piazza S. Eustachio N. 83
dopo, daccapo! - Lupin dolci, lupini, lupinaio! In ogni via, in ogni piazza gran folla attorno all'asino. - Prima a me, lupinaio! Si spingevano, si
faremo? Dove andare a pescarli? Non aveva ancora finito di dir così, che s'intese nella piazza un gran tumulto. - Viva Pane! Viva Cacio! Viva! Viva! E
qualche manipolo di guardie e, calata la sera, s'avviarono verso l'immensa piazza dove sorgevano il palazzo del viceré, la cattedrale ed i palazzi dei
artiglierie: uno solo aveva venti pezzi. La difesa della piazza era poi stata affidata a sei squadroni di cavalleria ed a parecchie compagnie di artiglieria
. Gli abitanti, svegliati di soprassalto da quelle scariche, scappavano verso la piazza maggiore, dove si ergevano la chiesa che poteva servire da
piazza, avviandosi poscia verso la marina. Nessuno dei due parlava e parevano entrambi assai preoccupati, nondimeno il conte non sembrava che avesse
piazza inattaccabile, voi? - Una roccia guascone, - rispose don Barrejo. - Che cosa posso fare ora per voi? Riprendere la mia draghinassa e ricominciare
veramente dove si trovi, però sono sicuro di scovarla. Deve passare dietro il palazzo di quel briccone di Consigliere. Sulla piazza maggiore potremmo
percorso quattro o cinque vie, il drappello sbucava su una vasta piazza, in mezzo alla quale s'innalzava una magnifica chiesa di enormi dimensioni
vedrò obbligato a uccidervi e ciò, francamente, mi spiacerebbe. La piazza ormai è presa ed ogni resistenza inutile. Gettate la spada e restituitemi il