sfuggire a quel rischio andava a finire fra le mascelle di un mostruoso caimano che si mise a piangere lacrime di coccodrillo non perché fosse riuscito a
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piangere;... Nello e lei gli volevano tanto bene.... O via, non la finiva, dunque? Dopo un po' d' esitanza, la bambina andò a dire qualcosa all
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a guardarla un momento; e vedendola così afflitta e smarrita, non ebbe cuore di rattristarla di più. - Via.... - disse - che c' è da piangere? Una
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di pianto, si coricò nel suo letto nebbioso. Tornato accanto ai suoi piccoli che già lo chiamavano papà, Cipí non sapeva se ridere o piangere, perché
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s'indurisce... Qui Vais si mise a piangere; ed aggiunse piagnucolando: — E il presidente ora sono io... La situazione diventava grave. Il professore chiese
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pensiero le lagrime gli sgorgarono dagli occhi: ma non era la tristezza che lo faceva piangere, ma il furore impotente di non poter vincere l'avversità
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averne pietà, e farle in disegno, giacché mi sembrerebbe poco generoso, e anzi gran peccato, lasciarle li a piangere, tutte trasparenti... Il priore
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anche nel senso di ninnolare, divertir con ninnoli. - PIANGERE. Di un vestito che non si confà a una persona si dice con traslato felicissimo che le
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madre seguiva piangendo la bara, e molta gente della città era con lei. Il Signore ebbe pietà della donna desolata; le disse: - Non piangere! - Poi si
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, Le Mie Prigioni, costò all'Austria più di una battaglia perduta; tanto fece piangere, palpitare, ardere i cuori di sdegno col racconto delle
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del nemico, era spento da un traditore della Patria! Il mondo civile e gl'Italiani si strinsero intorno alla Regina, affranta dal dolore, a piangere
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, fuori di vista, ciuffi di canapa fina imbevuti d'anice. Però, quando il conte gli alitò nel naso a occhi spalancati, il medico cominciò a piangere
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banco. - Fan pure finta di piangere... - Già, già... - s'intromise l'Ernesto. - Invece si fregano le mani. Sapete cosa valeva donna Giuseppa in case e
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, ecco cosa avrebbe pensato allora. Ma adesso aveva soltanto voglia di piangere. «Senectus semper molesta...»ricordò amaramente il professore. «I latini
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Pinuccia, che teneva la piccola tra le braccia. - Bisogna cambiarla, se no si mette a piangere... - Lascia, che ci penso io! - intervenne la Celestina
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verso la Pinuccia, che d'istinto strinse più forte la bambina, tanto da farla piangere. Fu questione di un attimo. Argo sgusciò via dalle braccia del
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! Guai a chi fa piangere la sua madre! Dio conta quelle lacrime, e il cattivo figliolo piangerà poi per tutta la vita. Il buon figliolo rispetta
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venire qui? piange sempre, la povera Rosetta. — Oh, Rosettina mia! — gridò Caterí scoppiando a piangere. — Me l'ero quasi dimenticata. Ma ora abbiamo
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E la povera Caterina si mise a piangere, perché era piccola e sola e la nera e brutta notte cominciava a scendere. E quella stupida di Bellissima non
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, fece segno di sí con la testa. — E sembra che pianga, — disse l'ornino. — Come se Bellissima sapesse piangere! Non sa neppure parlare. È una stupida
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diventò triste, pallido e magro. Faceva tanta pena, che Caterí si mise a piangere. Ma piangeva anche per Rosetta e per Bellissima; allora Tit si alzò, e le
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, incominciò a piangere, e non volle piú darmi il premio. Tit sospirò, ma poi sembrò molto allegro, e disse: — E io ho fatto un bellissimo scherzo al re bianco
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, — ripetevano intorno. — Uno dei suoi nemici, certamente. La ferita è mortale? A queste ultime parole, Caterí cominciò a piangere, e un Nano vecchio si avanzò
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sorridendo con la testa in su. Tutti si allontanarono, e Caterina, senza piangere, posò la trombetta e il soldo sul davanzale e si mise il grembiule. Il
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mise a piangere per far capire la sua contentezza. Tit la guardò impietosito e pieno di cortesia. — Tu sei stata sempre qui? — domandò. — Oh, sí
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ricordava che era notte. Quando distinse Caterí, Bellissima e Tit, Rosetta cominciò a ridere e a piangere, fino ad essere così buffa che anche l'automobile
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e rumoreggiavano i tuoni, che l'eco della roccia prolungava paurosamente. Si era messo a piangere zitto zitto, pensando alla sua mamma, rannicchiato
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più di casa, lasciando la tua povera mamma a. piangere sola sola. Ti può accadere qualche disgrazia. Non lo farai più, è vero? - Non lo farò più! - È
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apparvero sul colle le prime case di Ràbbato, suonava l'avemmaria. Cuddu faceva sforzi per non mettersi a piangere.
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! Non piangere; non ho bisogno delle tue pagnotte. E gliele buttò con mala grazia, dopo averle mezze schiacciate tra le mani. C'era mancato pochino che
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non farglieli assaggiare. Eppure proprio Ninetta risponde con un rifiuto all'invito di Anna. Anna resta male: ha quasi voglia di piangere. Forse deve
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LE LACRIME DELLA MADONNA Dopo la morte di Gesù, la Madonna si chiuse nella sua casetta a piangere e a pregare. Usciva quando il sole cadeva dietro le
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scritte, sono indegne di sì nobil subbietto, e dirò anche degne di riso..." Qui la Isabellina, vinta dalla vergogna, cominciò a piangere, ma la direttrice
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, figliolino mio! - E si mise a piangere. Il Re, a quelle parole, montò in furore. Diè un calcio al puttino di terra cotta e lo ridusse in mille pezzi. Alla
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, usciva fuori sano e salvo. Agli urli, alle strida, accorse subito la Reginotta; e, visto il disastro, si mise a piangere:
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reale non si tocca. — Quel povero diavolo tornò nella grotta in cerca della vecchia, e si mise a piangere. — Che cosa è stato? — Mammina mia, i
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cima alla montagna, s' era messa a piangere e a strillare; poi, povera bimba, s' era addormentata. Si svegliò in un gran palazzo; ma per quelle stanze e
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stava zitta, ogni mattina, appena rifasciato, lavato e pettinato, si metteva a piangere e strillare. Lei gli ripeteva: — Bimbo mio, tu sarai barone
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. La fata, vedendola piangere pel rifiuto del Re, le disse: — Sta' tranquilla: ti sposerà e dovrà venire a pregarti. Lascia fare a me. - Infatti un
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' erano lì, sfogavansi a piangere. — Figliuola sventurata! Sei nata Regina, e non puoi godere della tua sorte! - Diventata grande, a sedici anni, lei
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del vecchio ammiraglio, e due lacrime scesero lungo le sue guance. - Non piangere! - le disse commosso il Veniero accarezzandole i bei capelli lucenti
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gli desse un erede, faceva fare pubbliche preci nelle chiese, distribuiva elemosine, ma il figlio non nasceva. La Regina non faceva che piangere per
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gli occhi per piangere. - Non vi date pensiero di nulla; venite a casa mia e tutto si accomoderà. - Donna Paola, la vedova, lasciò a casa sua le tre
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questo fazzoletto e mi ha detto che avrai da asciugarti le lacrime per un anno! - La ragazza si mise a piangere e da quel giorno pianse tanto, che ogni
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travestita da medico, le fece mille complimenti e la condusse nella camera del Reuccio. Ella, nel vederlo così conciato per colpa sua, si mise a piangere sotto
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Principessina si riebbe, fu messa a letto, ma non faceva che piangere e singhiozzare e strapparsi i capelli, e le sole parole che le uscissero di bocca
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dal letto e si presentò alle due donne dritto, fiero, impettito e lisciandosi la barba. La nonna e la mamma non sapevano se piangere o ridere, ma
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incominciò a piangere dicendo: - Povera me, che scelta ho fatta! Povera me, che scelta ho fatta! Quello m'inghiottirà in un boccone come inghiottisce i
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E si mise a piangere. Il padre gli disse: - Domani lo conduci nella distilleria del palazzo dove estraggono l'essenza di bergamotto; se perde i sensi
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barcone alza una bandiera nera con una grande Elle d'oro in mezzo. Dietro il barcone vengono due barchini. Su uno, il nipote Ottavio finge di piangere in
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