passa correndo avanti al naso e non ci si ferma alla soglia di porte, o di passaggi stretti, ma si rimane piuttosto modestamente indietro per evitare
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Riteniamo necessario di dedicare a questo argomento un capitolo a parte, non soltanto perchè la grande maggioranza degli uomini passa più della metà
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fanno presto della partita ed una buona idea ne fa scaturire cento altre, sicchè nessuno s'accorge che il tempo passa e ci si meraviglia non potendo
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passanti. Assolutamente indelicato, anzi molto sgarbato è di fermarsi e di voltarsi esaminare i vestiti o la faccia di qualcuno che passa
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si alzerà a prendervi parte anche lui. La discussione si accalora ed il tempo passa. L'ingenuo che sta sotto la tavola, attende dapprima il terzo
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un signore che passa, immediatamente dopo il saluto essa deve ritirarsi dalla finestra. Tale comportamento è raccomandabile anche in altri casi simili
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partecipanti quindi passa il suo foglietto al vicino di destra. E' bene che tale passaggio dei foglietti avvenga ad un ordine e contemporaneamente per
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« passate » lo passa al suo vicino. Anche questi scrive in un angolo del foglio un'altra parola bisillaba, piega l'angolo e lo passa al comando « passare
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Il penitente si colloca in piedi con le mani a tergo, davanti ai compagni di gioco. Gli è vietato di fare qualsiasi movimento. Un compagno gli passa
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riesce il giocatore della catena avversa che si i trova sulla sua destra nel punto dove è stata spezzata la catena, passa nel suo gruppo. Ed ora è uno
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9 passa sopra la croce 8/3 ed incrocia col 6. Sono così formate le 5 croci ed il problema è risolto.
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passato attraverso l'occhiello della giacca ed i cui due capi sono fissati altrove, senza tagliare lo spago. Si passa lo spago attraverso l'occhiello
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la figura. Dopo aver dimostrato come si fa a tenere lo spago, lo si passa sui pollici di un'altra persona che funge quindi da assistente e che deve
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i due fanciulli ed uno solo torna indietro con la barca, sulla quale passa un altro soldato. Alternando così i ragazzi e i soldati, alla fine della
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. Ecco il famoso Problema dei ponti di Koenigsberg, sul quale Euler scrisse una memoria. Per Königsberg, città ricca e opolosa della Prussia, passa il
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libero per dimostrare che egli non scambia la carta, egli recita le sue formule misteriose e poi passa la mano sotto il cappello ed estrae: la donna
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scelta del colore dominante con atout o senza atout. Se le sue carte non gli consentono di dichiarare, passa la parola al vicino di sinistra, che si
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passa al giuocatore di destra che alza (taglia) le carte, ed il distributore riprende il mazzo, che può scozzare nuovamente, e inizia la
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. Incontrandosi innanzi ad una porta, chi ne passa per primo la soglia, deve tenerla poi aperta a chi lo segue. Se portiamo un pacco in una strada movimentata
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passa parola quando si rinuncia a fare una giuocata. Poker. - Si addimanda così la riunione di 4 carte dello stesso valore, come 4 assi, o 4 re, o 4 donne
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A. Negri. Fatalità. La gioia passa e si dimentica, il dolore soltanto dura nel petto dell'uomo; gli echi del cuore non rispondono che al dolore. S
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Il vile conosce il fremito, non l'indignazione. Lo stesso. L'odio produce timore, dal timore si passa alle offese. Machiavelli. L'odio solo mostra di
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. Semper idem. Sempre lo stesso. Vescovo Patrizio. Sic transit gloria mundi! Così passa la gloria del mondo! Vescovo Patrizio. Sic volo, sic jubeo; sit
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inglese della giarrettiera). Humilité passe partout. L'umiltà passa dappertutto. J'embrasse mon rival mais c'est pour l'étouffer. Io abbraccio il mio
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Questa zuppa si serve in più modi; v’è chi mette il pesce su un piatto e passa il brodo in una zuppiera o insalatiera contenente delle pagnottelle
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Si passa allo staccio e si pone entro una catinella stagnata sul ghiaccio, coperta bene.
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È un buon pesce, a condizione però che sia freschissimo, ma siccome passa presto, e quando è un pò passato irrita maledettamente la lingua e il
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A crudo si taglia a pezzi o s'infarina soltanto e si bagna coll'acqua, o s'infarina e si passa all'uovo, oppure s'intinge in una pastella ben liquida.
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A cotto si taglia in pezzetti, si fa appena prolessare, quindi si fa asciugare sopra un panno, s'infarina e si passa all'uovo, oppure si immerge
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si aggiunge un poco di acqua calda (o brodo se ne avete), si fa bollire ancora pochi minuti, indi si leva dal fuoco e si passa allo staccio, premendo
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, e dell'uva passa, (cioè zibibbo, o uva di Smirne, detta sultanina), quindi rotolate la fetta di carne, come si fa con i sigari, formandone un
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Una manata di uva passa (zibibbo) a cui avrete tolto i gambi e gli acini, una manata di sultanina privata anch'essa dai gambi, una di pinocchi (vulgo
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Quando il pesto è bene unito vi si aggiunge un bianco d'uovo e due cucchiai di panna sciolta. Si passa al setaccio e si pone in una casseruola posta
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lunghezza, si spuntano la ali, si passa la zampa di ciascuna a traverso la pelle del ventre, quindi si condiscono con sale e pepe, si stropicciano bene
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su questo si passa uno strato di pane pisto, su questo si fa passare dell'uovo sbattuto e dopo aver fatto sgocciolare il superfluo dell'uovo, si passa
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Allora unite ad essi una manata di pinocchi (pignoli) una di zibibbo (uva passa) ben lavato e privato dai gambi, e qualche filettino di acciuga. Di
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Quando il pomodoro è ben ristretto si passa al setaccio, si distende su assi o su teglie e si finisce come si disse innanzi.
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si passa ad uno staccio a grosse maglie e la si conserva in barattolo smerigliato.
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Si bada alla cottura, poi si passa il brodo per cuocerci la minestra e si accompagna il coniglio con il contorno a piacere, sottoaceti ecc., come
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Quando il rhum si sarà spento si passa la frittata ai convitati.
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Prende 500 gr. di ricotta, la passa attraverso uno staccio rado, vi aggiunge due cucchiai di cioccolato grattato, un paio di bicchierini di liquore
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ed in: ultimo l'uva passa e la scorzetta candita. Volendo si può aggiungere nell'impasto anche un bicchierino di rhum.
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Per 5 o 6 persone occorrono 500 gr. di ricotta, e questa la si amalgama bene in una terrina (o ciò che sarebbe meglio, si passa allo staccio) quindi
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passa su con un pennello uno strato sottilissimo, come un velo, di sciroppo denso, ben profumato alla vainiglia.
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Si mette in un casseruolino mezzo litro d'acqua e 450 gr. di zucchero, si mischia, si fa bollire qualche minuto, si schiuma, si passa si fa freddare
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momento con un mestolino di legno possibilmente nuovo e gli si fa alzare un bollore, si schiuma bene, si passa attraverso uno staccino netto o un pannolino
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Per prepararlo si procede come per gli altri sciroppi, cioè si mettono in macerazione i fior d'arancio nell'acqua per alcune ore, si passa attraverso
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avverrà in una mezz'ora di ebollizione, poi si levano dal fuoco e si passa il liquido, ancora caldo, attraverso una pezza di tela, che sia stata ben
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in una catina nuova, si schiaccia bene l'uva e si passa il liquido in un boccale, vi si aggiunge un pezzo di cannella, alcune ossa di pesche infrante
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aderente la parte bianca. Dopo circa mezz'ora si passa il composto e si mette in bottiglia,
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