portarsi a ventimila metri di altezza e in quel punto convergessero tutte le parole che vengono pronunciate sul lago e intorno al lago da tutte quelle
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ripetere le parole precise del santone arabo incontrato per caso all'ombra della Sfinge: «Ricordati che l'uomo il cui nome è pronunciato resta in vita
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«pterosauro». — E cosa vuol dire? Rettile volante della preistoria. C'era la settimana scorsa nelle parole incrociate. — Cosa c'entra? Questo lavoro sarebbe
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detto»... «il nome vive»... qualcosa del genere, mi pare. — Ho annotato le sue testuali parole, — dice Anselmo, sfogliando il suo taccuino. — Eccole
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. — Andrò col motoscafo, — dichiara Ottavio. — I motori, se non si tengono in esercizio, arrugginiscono. — Parole sante, — approva Anselmo. Ottavio
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parlare. Le parole gli si aggrovigliano in bocca, gli s'impastano sulla lingua, gli ostruiscono la gola e il naso, impedendogli di respirare
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formulata in parole, si è dileguata. — Ce l'avevo sulla punta della lingua, — si scusa quello. I ventiquattro Lambert, uno dopo l'altro, si distraggono
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