camera sua, senza dir niente. Qui mi mollò e mi guardò in faccia, da lasciarmici per modo di dire i buchi, tanto guardava fissa. - È a Parigi, - annunciò
paese, dove mi conoscono tutti. Ti pare che mi darebbero il biglietto per Parigi senza il permesso degli zii? Come minimo telefonerebbero qui per
che mi ammalerei. Invece quando si sono separati sono stata un pezzo con mia madre, qui - in Italia, voglio dire - e anche a Parigi. Poi però lei ha
infatti lo era davvero, si presentò allo sportello della biglietteria e disse educatamente: - Per favore un biglietto per Parigi. Seconda classe
? Non poteva negarlo, dunque disse: - Già. - Ma a Parigi ti aspetta qualcuno? Qui andava sul sicuro: - Sí, mia madre. - E come ti chiami, di' un po
Pagina 103
vista, a Parigi. (Difatti questo tale era uno che conoscevano da molto tempo.) Ad ogni modo ora venivano a fare un viaggetto nella Svizzera italiana
Pagina 120
sentire: quando ha suonato il gong io dicevo che se avessi saputo che la mamma era abbastanza vicina - a Parigi, mica piú in America - sarei andata
Pagina 73
medesima solita vita di tutti i giorni, mentre io fuggo nientedimeno che a Parigi! quanta compassione mi fate! Invece mi spiegò che no. Anzi, la cosa
Pagina 86
ricordato che quella poesia era già stata scritta da un altro poeta. Il quale però non parlava del Monte Rosa, ma della Torre Eiffel di Parigi. E non
Pagina 57
Montenapoleone... a Roma in via Veneto... a Barcellona sulle Ramblas... a Parigi in rue de Rivoli... — E a Carpi? — A Carpi... Dov'è Carpi? — Ecco
Pagina 82
— E una settimana dopo il bis nella Parigi-Bruxelles, allora una grande classica.
PARIGI — Stasera a Compiègne «gran galà» per il centenario della Parigi-Roubaix. Un'occasione per riunire tutti i vincitori ancora viventi della
Parigi.
Fiandre e una volta alla Parigi-Roubaix dimostra di avere grandi mezzi. Se ha anche un pizzico di fortuna, questa volta è la sua occasione».
Contestato epilogo della finale dell'Euroclub, l'altra sera a Parigi: il Barcellona, sconfitto per 67-66 dal Panathinaikos Atene, ha reclamato
Parigi non bruciava più. Nel 1870 la città aveva di nuovo cacciato la monarchia. Hugo torna dall'esilio e alla stazione i parigini lo travolgono di
sportive, ma non prigionieri del passato, anche se tanti anni sono trascorsi dai loro successi. Felice Gimondi. per esempio, trionfava nella Parigi
Parigi nel 1870. Ma è anche l'oggi: nel terzo atto Hugo racconta, come dal buco della serratura, la riunione dei Grandi di Spagna che sembra un incontro
università di Toronto e di Parigi. Quando il progetto sarà terminato e la velocità di trasmissione raggiungerà i 140 milioni di bit al secondo, la
decina d'anni dopo nella little Russia dell'emigrazione a Parigi, che nessuno come la Berberova ha saputo raccontare, non a caso s'intitola La
– pardon, per la cultura — sul mitico modello francese (Jack Long è venuto apposta da Parigi a benedire l'iniziativa). E quelli del Polo si sono subito