potuto domandarle a tuo padre, perchè in fin dei conti non ci sono entrata per mio gusto. È stato per farmi conoscere. Ho anche dovuto comprare un
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Ci sarebbe un'occasione, ma tuo padre non vorrà e neanche Nennele poichè è lei che comanda in questa casa.
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Dalle nove alla mezzanotte. Oh ci ho bell'e rinunziato! Lo dirò a tuo padre, per non avermi poi a rimproverare l'occasione perduta. Ma senza
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Vado a parlare a tuo padre.
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Se per dugento e cinquanta lire il mese che dai a nostro padre, il quale te le ripaga di sacrosanto lavoro, tu credi di poter spadroneggiare qui
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Do a tuo padre, quello che avrei dato a chiunque altro. Non sono un benefattore: posso dunque parlare. E se lo fossi, parlerei lo stesso, perchè
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Non mi era venuto in mente. È stato vostro padre a pensarci. Non mi pareva bello andar sola. Tommy non è compagnia che basti. Mentre invece sotto la
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Te lo dicevo, Massimo.... sono un cattivo padre....
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Tuo padre ti voleva dire....
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che tuo padre l'ha pesata e giudicata, e che domanda una cosa sola, che non lo distragga dal suo lavoro.
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Ma sì. È da un pezzo che mi stai sulle piste. Bel rispetto! Fingevo di non accorgermene per riguardo a quel pover uomo di tuo padre.
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Niente, niente, si deve venire in chiara. Prove ci vogliono. Mi accusi? Prove. Tuo padre giudicherà.
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E tuo padre?
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Scuote le spalle e riprende il lavoro. NENNELE passa in punta di piedi quanto può più lontano da suo padre, avviata all'uscita. Giunta sull'uscio si
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Oh! Oh! Si dice un no a quel modo? A tuo padre? Guarda che tono, madamigella! No! E io dico di sì. Andiamo.
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NENNELE s'alza e viene verso suo padre con le mani giunte.
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Dammi 500 lire. So che le hai. È un conto che ho dimenticato di consegnare a tuo padre. A dirglielo ora sarebbero lacrime. È un conto di 1000 lire
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Mio padre mi ha lasciato senza un soldo a quattordici anni, e lo benedico.
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mai esercitata l'autorità. Non ne vedevo il bisogno. La ricchezza abbellisce tanto tutte le cose! Sono un cattivo padre, Massimo.
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E tu ti contenti di vivere alle spalle di tuo padre?
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