Se fosse la stagione dei pomodori ne unireste pure due tre al composto insieme all’acqua. Lasciate cuocere ogni cosa un’ora circa, poi colate il
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2. Minestra dei tre erre, cioè, riso, rape e rocchi (lucaniche). — Fate bollire una salsiccia o un salamino (lucanica) nell’acqua un’ora circa
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Uccellin che mette coda, mangia ogn’ora, ogn’ora.
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poi versarvi il brodo freddo e farlo bollire un quarto d’ora.
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occorrente; trascorso un quarto d’ora unitevi sei belle patate mondate e affettate, spargetevi sopra un po’ di pepe, cuocete il composto un’ora e
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Col pane di segale. Affettate finemente una dozzina di patate mondate e lasciatele giacere mezz’ora nell’acqua fredda. Affettate pure la terza parte
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, versatevi 4 litri d’acqua fredda con le patate, pepe, sale e un po’ di noce moscata. Fate bollire a lento fuoco il composto un’ora circa e servite
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Questo lavoro esige non meno di mezz’ora, Compiuto che sia, lasciate riposare alcuni minuti il pastone sotto una catinella, infarinate quindi
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durante la cottura (di mezz’ora al massimo), che varia secondo la qualità e la sua grossezza, conviene sollevarla spesso con una forchetta di legno e
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Un’ora di contento sconta cent’anni di tormento.
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25. Riso in cagnoni. — Mettete al fuoco 500 gr. di riso con litri 2 1/2 d’acqua circa. In capo a un buon quarto d’ora scolatelo e conditelo con un po
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. Quando la polenta ha raggiunto il giusto grado di cottura, cioè in mezz’ora circa, staccatene con un cucchiaio (che bagnerete volta per volta nell
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/4 di latte, salatelo e frullatelo col batticchiare finchè bolle, poi fatelo cuocere un’ora a lento fuoco versandovi sopra l’ultimo momento un po’ di
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sul cucchiaio che vi s’immerge e, salatolo, mettetelo da parte rimestando di quando in quando. Trascorsa un’ora, levate via la schiuma e versatelo in
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Oppure. Versate un litro di latte bollente sopra una scodelletta di farina di granturco. Trascorsa una buona mezz’ora, unitevi, col sale occorrente
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col rosso d’ovo sbattuto. Cuocete quindi il pasticcio mezz’ora a forno caldo.
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latte e di sale e, prima di servirvi del composto, lo lascerete riposare un’ora in luogo fresco entro un pannolino.
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finemente pestata, lasciate soffriggere un momento, diluite con un po’ di brodo o con qualche goccia d’aceto e fate sobbollire un quarto d’ora la salsa
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mezzaluna, mescolatevi un paio di ramolacci grattati finemente, salateli un poco e da lì a mezz’ora fate scolare l’acqua che hanno mandato, conditeli con
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di pomodoro e, dopo averlo lasciato sobbollire un buon quarto d’ora sull’angolo del fornello, portatelo in tavola come companatico della polenta.
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. Trascorsa mezz’ora o più, se v’aggrada (il latte sempre rammollisce il fegato), involgete le fette nella farina bianca, poi nell’ovo sbattuto e nel
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sulla carne asciutta dopo averne levato via le verdure e cuocete il castrato un’altra ora, voltandolo spesso e bagnandolo col sugo.
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alcuni pezzetti di burro, lasciate rosolare ogni cosa adagio sul fornello per un’ora circa. Pepe e sale alla fine. Gustate il fegato colla polenta
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senza rete; prima tuttavia occorre lavarli bene e, quando hanno riposato un’ora, dividerli a metà e tornarli a lavare a ciò perdano il sapore ripulsivo.
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fatta bollire mezz’ora e lasciata intiepidire: un bicchiere di vino nero, un bicchiere d’aceto, due cipolle mezzo limone, una carota, una radice di
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leprotto si cuoce in poco più di mezza ora, una lepre adulta ha bisogno d’una buona ora. In ogni modo occorre che la lepre sia molto bene infrollita.
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lasciatevelo rosolare un quarto d’ora; contornatelo quindi di tutte le verdure di cui disponete: cavoli, rape, cavolfiore, cipollette, carote, sedani
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sale. Cottura 3/4 d’ora circa. I carciofi piccoli si cucinano a preferenza nelle seguenti maniere.
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, tritatelo bene colla mezzaluna. Collocatelo subito in una cazzarola col sale occorrente e pepe a discrezione e lasciatelo cuocere un buon quarto d’ora
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/2. Oppure, lessate il cavolo tagliato a fettine nell’acqua bollente salata, lasciandovelo un buon quarto d’ora, procedete quindi colme sopra
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Colla farina arrostita. Sciogliete un pezzetto di strutto in una cazzarola, unitevi i cavoli, con un mestolo d’acqua. Mezz’ora prima di metterli in
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generalmente a fettine, poi si mettono in una cazzarola con burro od olio, pepe e sale, e quando in capo a mezz’ora sono rosolati si bagnano con acqua o
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quarto d’ora il composto, aggiungendo pepe, sale se occorre, qualche droga se vi conviene. La sardella si può anche omettere.
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funghi e può variare da mezz’ora a un’ora. Sulla gratella è più spiccia. S’intende che i funghi si possono cuocere ai ferri anche senza ripieno con un
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droghe a piacer vostro. Quando il composto ha bollito mezz’ora, lasciatelo freddare, mettetevi il pesce preparato secondo le regole indicate al
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con fuoco moderato mezz’ora circa. I cefali generalmente si cuociono ai ferri con olio, pepe, sale e pangrattato. (Vedi ricetta N. 2).
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pomodoro, versate ogni cosa sul baccalà e tirate lentamente a cottura in un’ora scarsa, salandolo alla fine.
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. Conditelo subito con olio, burro e pepe e con un battuto di cipolla e di prezzemolo, e a metà cottura, cioè dopo un’ora circa, levate fuori un paio di
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. Mezz’ora prima di servirlo versatevi dell’olio e del formaggio grattato, pod la salsa di pomodoro preparata a parte (vedi pag. 65), da ultimo il
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, unitevi poi due ova intere, zucchero a piacimento, stendete il composto in una padella unta e collocatelo per mezz’ora al forno. Quando ha preso un
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continuamente il composto tre quarti d’ora finchè il liquido sarà esaurito. Procedete come sopra.
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bianco e spumoso, cioè 3/4 d’ora circa, aggiungetevi la polpa di limone e dimenate un altro quarto d’ora, finalmente 150 gr. di mandorle mondate e
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parte per una durata di tempo sufficiente (3/4 d’ora o un’ora), dalla densità degli albumi sbattuti a neve, dall’esperienza del forno o del calore in
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zucchero, trascorsi 20 minuti aggiungetevi la raschiatura d’un limone dimenando sempre, poi le patate, e rimestate in tutto un’ora il composto, sempre
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62. Torta di farina nera di grano saraceno. — Lavorate un’ora 200 gr. di zucchero con 5 rossi d’uovo, aggiungete 60 gr. di mandorle pestate colla
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nella precedente ricetta che avrete unto e infarinato e cuocetelo un’ora a forno caldo.
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gradite, o un po’ di vaniglia. Lavorate mezz’ora il pastone colle mani stracciandolo e ricomponendolo, battendolo col matterello e col pugno. Riducetelo
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d’arancio e la frutta in disparte (questa la avrete messa un’ora in fusione nel maraschino), fate un impasto più sodino, unitevi tutti gl’ingredienti
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certa densità, cioè un’ora scarsa.
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ogni mezz’ora, per le costipazioni di petto.
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