con me, e mi si sono strette d'attorno quando ho offerto alla loro pietà le Gioje celesti della SS. Eucaristia. Oh! sì, io tratterò all'amichevole
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inclinazioni, piegarle a bene, e si sono sforzati di cavare dalla pianticella del tuo cuore i frutti migliori. Oh! sì, ringrazialo assai assai il Signore di
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da bambina; perchè hai poi continuato più tardi, e ti vai esercitando tuttodì? Oh bella! Tu mi dirai che da piccina hai imparato a leggere e scrivere
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proibizioni! Dov'è la cara quiete del mio collegio? Povera figlia! s'io potessi alleggerire il tuo carico aggravandone me medesima, oh! quanto di cuore lo
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, fine unico, meta sicura della nostra esistenza. Oh! se nel tuo cuore Iddio ha posto queste buone risoluzioni, e tu hai amore a coltivarle, vorrai
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; costei non ti contenterebbe punto se anzichè servirti ti oltraggiasse, e mangiasse il tuo pane per tradirti. Oh! certamente tu la rimanderesti senza
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tutti i vincoli dell'educatorio, avrai provato un senso nuovo, ed avrai esclamato: oh! che gioja! Sì, hai ragione, figliuola buona, di' pure, oh! che
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sciupare gli anni più belli della nostra vita? Oh! amica mia, nella tua età, l'anima tua ha bisogno di essere lavorata, educata, perfezionata; poichè come
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Come? jeri tu esclamavi oh! che gioja, ed oggi già mi esci in lamenti? Che vuol dire questo mutamento sì rapido? Ah! capisco. Tu jeri, inebbriata dal
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piano, oh! apri il tuo cuore alla gioja e levando a Dio gli occhi tuoi umettati da una lacrima di commozione, digli: tutto per me, o mio Signore, io
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più alla spiegazione della Dottrina Cristiana. Oh! se tu con quella dolcezza insinuante che nella bocca di una giovinetta semplice e virtuosa acquista
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mescolati con essa, noi siamo tentati a confondere gli uni coll'altra, e far di tutti un fascio. Oh! mia cara, mia tenera amica, per pietà non cedere ad una
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grati effluvj su coloro che la circondano, sull'aria che le aleggia intorno, la bacia... Oh! se la preghiera sarà da te coltivata, e nella più umile sua
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, nobili ed ignobili; tutti in un solo amplesso ella stringe amorosa al suo seno; a tutti promette un gaudio eterno, a tutti dona i mezzi per conseguirlo. Oh
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ti è dato accostarti più spesso al santo lavacro ed alla mensa celeste, oh! rispondi con gratitudine al dono di Dio, poichè a Lui sono oltremodo care
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mai si può aspettare di bene? Oh! il mio fratello non ha immaginato, non immaginerà mai l'impressione terribile che ha fatto in me, sì piccina
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vendette di Dio, e pur accumulando tesori terreni, rovina fino dal germe le famiglie che ne diventano eredi: Oh! evitiamo con ogni cura quest'orribile
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martiri, che tutte le fanciulle dovrebbero essere eccitate ad imitarle. Oh! tu se la possiedi la bellezza, non la funestare col crederla e collo
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braccio, l'udito, la favella e fors'anche la vista, e per taluna sarà forza sentire la lettura che altri le farà di quanto io scrivo al suo indirizzo. Oh
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venuto in terra a portare una legge tutta di carità, non voglio io essere apostola del terrore. Oh! no, la religione nostra santissima, se pur è un peso
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specialissimo e positivo alla fratellanza, e quindi alla carità. Oh! sì, quando io dico Padre nostro, prego per me non solo, ma per tutti, per tutti
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sangue e la vita di molti: essi credono ingenuamente che in Paradiso trovisi un posto 40 per essi... Oh! quanto l'egoismo vi acceca, o infelici! E
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divagare, sollevare e di condurre a passeggio. Oh!mi si stringe il cuore per riverenza, quando la incontro per via con un branco di fanciullette che
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appiè di un modesto altare. Ma che importa se l'altare è modesto, quando dentro vi brilla il sole della vita cristiana, Gesù Sacramentato? Oh! giovinetta
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UN po' d'aria, oh! un po' d'aria fa bene al corpo e all'anima, è proprio vero, ed io sarei tentata a non porti restrizioni di sorta, quando trattasi
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tanta cortesia ed ospitalità scolpita nella fronte e nel cuore di quei buoni terrieri. Oh! sì, io vi ringrazio o schietti isolani, della festosa
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dalla stanchezza si corica essa pure, e dorme tranquilla. Oh! buon Dio, sei Tu che spargi il tuo sorriso su quelle labbra innocenti, su quelle labbra
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pregare se non per lui. Oh! la grazia non può tardare, verrà!... La grazia è venuta. È il 12 marzo del 1880: l'infermo si solleva sull'origliere, chiede
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infinitamente superiore alla nostra capacità limitata, la ragione e la ragionevolezza dell'esistenza di misteri superiori alla nostra comprensione! Oh! amica
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cuore, di non avere una sorella, un amica, di essere sola al mondo, oh! quanto volontieri io le offrirei l'amicizia mia, risponderei 51 alle sue parole
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Essa! Ma Essa vuole ciò che vuole il suo Figlio divino, Essa non solo ci accetta, ci stringe al seno come figli; oh! cerchiamo di corrispondere in
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! . . . . . . . . . . 6 Addio al Collegio . . . . . . . . . . 10 Oh! che gioja. . . . . . . . . . . . . 20 Povera me! che faccio? . . . . . . . . 30 Prima
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gliene chiesi il perchè. - Oh! cara mia, in quelle pasticcerie non posso mangiare, mi disse. - Perchè? Non c'è roba buona? - Squisita; ma nella prima
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signore. Qui bisogna notare una differenza: è doveroso chieder conto ad ognuno della sua salute, ma disdicevole esclamare: Oh! come siete pallida
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pesce? — Oh! no, signore. — Un po' di minestra? — Oh ! no, signore. — Un po' di pane? — - Oh! no, signore. — Un po' di carne secca? — Oh! no, signore
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noi sarà qualcuno per rispondermi; fantasticherie ! Oh sì! il veramente fantastico già non è l'arte, la quale senza tradire la sua indole non può mai
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(Oh! oh! Rumori a sinistra),
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Depretisministro dell'interno. Oh no!
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(Oh! oh!)
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(Oh! oh!)
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(Oh! oh!)
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Depretispresidente del Consiglio. Oh no! Per la piazza ci penso io.
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lamenti per una supposta mollezza dell'autorità politica, io sento disgusto per questa meraviglia, per questi lamenti: oh che dunque sperate che senza
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Oh quante volte non è capitato a qualcuno di noi di sentirsi invece stringere l'animo udendosi dal
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(Oh! oh!)
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(Oh! oh!)
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(Oh! oh!)
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(Rumori — Oh!)
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, come un pulcinella di legno dislogato da un ragazzo impaziente. Alla fine il rettore lesse la lettera di presentazione, e gli Oh! e gli Ah! non
dai trentadue lire e settantacinque centesimi". Feci un atto di meraviglia. "Oh! furfante!" esclamò Chieco. "Vuoi che l'abbia fatto venire a mie spese
Accademia della crusca
