Manchester. Noi non possiamo attingere da crediti nostri verso l'estero mezzi per far fronte ai debiti nostri; noi non possiamo pagare che con oro o con merci
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dal marco al franco; sicchè in complesso paghiamo ventinove lire per introdurre i nostri vini in Germania; cioè dieci lire di più della tariffa massima
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alcuna speranza di salvezza. E sono convinto che questo nostro modo di discutere dei nostri interessi più gelosi e più gravi, non serva ad altro che
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Però, fra il disaccordo dei nostri finanzieri, v'è, almeno, un punto sul quale il Ministero e la maggioranza della Commissione del bilancio, tranne
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Governo piemontese, oppure domandi ai nostri colleghi che ebbero la fortuna di sedere, in quel tempo, nel glorioso Parlamento subalpino, domandi al nostro
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Queste sono le promesse che abbiamo fatto, voi dal banco del Governo, e noi deputati ai nostri elettori; e ne abbiamo preso impegno formale davanti
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ai nostri impegni, pareggieremo le nostre finanze.
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, timori che riguardano la veridicità dei nostri bilanci.
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le quali non possono raggiungere una mèta fantastica, e soprattutto togliendo fede ai nostri ordini finanziari. Come si difende il credito dello Stato
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Ellena. Ma c'è tanta roba da adoperare nei nostri magazzini! Quindi questa somma non si troverà, perchè non si può presumere di vendere questi sigari
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Non entrerò molto addentro nell'esame dei metodi additati da alcuni dei nostri colleghi per giungere all'equilibrio.
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pensiero soltanto suo: noi votiamo queste imposte, ma saranno le ultime. Non possiamo più ripresentarci ai nostri elettori ripetendo: ci sono nuove
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all'onorevole Prinetti, nel divisamento di diminuire i nostri impiegati del 20 ed anche del 30 per cento, pur migliorando le loro condizioni quando
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Veda l'onorevole guardasigilli, nella mitezza del suo animo gentile, se gli riesca di proscrivere dai nostri costumi giudiziari questo resto di
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sono procedimenti diversi dai nostri e che i nostri principii liberali non consentirebbero; giacchè in Francia si arriva anche all'arresto personale per
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1893-94, di richiamare l'attenzione dei miei colleghi sul diritto ecclesiastico italiano: poichè noi dobbiamo tutelare i nostri diritti contro le
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mio grande dolore. Accolga i nostri sentimenti di indelebile riconoscenza e di gratitudine.
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nostro desideratum, ma soltanto ai nostri più vitali interessi. Giova esaminarli anzitutto separatamente, per poi raggrupparli insieme in un pensiero
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acquisite; situazioni di non lieve importanza per la misura e l'indole dei nostri scambi internazionali. Poteva però e doveva migliorarsi e di molto, date
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ettolitri ed a litri; imperocchè lo Stato vicino si è perfettamente corazzato contro una espansione alquanto accentuata dei nostri vini, limitandone
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accettiamo per quel che valgono e non per quello che essi vorrebbero farle valere agli occhi nostri. Ma la colpa forse e senza forse non è tutta loro
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mercato di consumo ad alcuni nostri prodotti agricoli, non posso tuttavia oltrepassare i limiti di una censura che in tal caso non sarebbe seria.
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favorevoli a noi che ai nostri vicini, la loro condotta si spiega senz'altro.
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calcoli messi innanzi dai negoziatori austriaci in base ai nostri risultati statistici, lo sbilancio esiste sempre a danno della bilancia doganale
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Il calcolo, in base a cui sono state impartite evidentemente le istruzioni ai nostri negoziatori, calcolo consacrato nella relazione del Governo, è
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dei nostri negoziati. E per farlo bastava uscire dalla stretta cerchia di quel triennio eccezionale, addentrando lo sguardo in tutti i nostri
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1° Il periodo più brillante dei nostri scambi con l'Austria è quello che corrisponde al trattato del 1867, non solo come proporzionalità fra
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rumeni, ma eziandio fra i popoli affini, prima con la vecchia civiltà latina, indi con quella dei nostri gloriosi Comuni medioevali, io sarei lieto di
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In me però resta il dubbio che ai nostri negoziatori sia sfuggito di estendere anche questa variazione a quanto riflette la clausola dei vini.
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E non senza perchè. La misura dei nostri confini è così ristretta da rendere più apparenti che reali i beneficii che possiamo ritrarre da questa
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Questo fenomeno morboso, che riflette il movimento complessivo dei nostri traffici internazionali, cioè sproporzione crescente fra esportazione ed
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riprendere il moto progressivo dei nostri traffici. Avvenne il contrario. Invece di rimuovere le cause del malessere, se ne crearono delle nuove
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Per contro, il confessarlo è lealtà, è dovere, i nostri scambii con la Germania, comunque si giudichi delle pattuizioni nuove, presentano un
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centrali, quando tutta la storia dei nostri scambi internazionali ci dimostra
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nostri buoni, leali e antichi rapporti con l'Inghilterra, affermava che, in ogni modo, per una lunga serie di anni almeno le condizioni finanziarie e
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quale ripercussione potrebbero avere sui nostri scambi; imperocchè data la, poderosa riforma ferroviaria dell'Ungheria e l'esercizio di Stato delle
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Proseguiamo l'esame per ciò che concerne i nostri sbocchi all'estero, sempre nello stesso periodo di tempo.
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Ma mi si obbietterà che questi calcoli abbracciano un periodo, nella gran parte del quale trovarono largo sbocco in Francia i m nostri prodotti
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Nulla adunque verrebbe a perturbare i nostri traffici attuali, se respingendo le contestate convenzioni si procedesse a nuove trattative.
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Dall'altra parte si presentano i nostri amici produttori di tutta la Provincia, per venderci, come al solito, il loro prodotto, ormai vantaggiato
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dobbiamo fare per perfezionare gli ordinamenti che la sussidiano e l'assistono, e per poter allargare i nostri sbocchi e la nostra espansione fuori d'Italia
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animosità politiche negli animi dei nostri vicini di oltre Alpe, che furono causa principale della rottura delle relazioni economico-doganali colla Repubblica
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La grande concessione in omaggio alia quale pare che siano stati fatti questi trattati, è stata quella della Germania. I nostri vini di immediato
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meccaniche e via discorrendo; e abbiamo visto, in questi ultimi tempi, alcuni nostri industriali Conquistare dei mercati all'estero di fronte alla
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I nostri vini fini non possono lottare vantaggiosamente coi vini francesi e quindi la Francia continuerà ad essere in gran parte padrona del mercato
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Ellena ha cercato di difendere l'operato del Governo, sforzandosi a dimostrare che i nostri vini da taglio posseggono la quantità di 28 grammi di
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alla nostra situazione riguardo alle questioni doganali secondo me è questo. Noi non abbiamo nei nostri prodotti agricoli che un solo grande cespite
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Con queste considerazioni tutt'affatto fantastiche, tutt'affatto sentimentali, abbiamo fatto l'interesse dei nostri alleati solamente; ci siamo
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esportazioni; e potevamo benissimo continuare ad essere alleati delle potenze centrali, adempiendo scrupolosamente ai nostri doveri imposti dai patti di
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pazzi, come un paese che abbia perduto la testa. Noi non dimostriamo maturità e serietà di giudizio quando nei nostri giornali, nei nostri discorsi
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Accademia della crusca
