organismo europeo di normalizzazione se tali specifiche contemplano le prestazioni o i requisiti funzionali da esse prescritti.
La politica su Internet: la normalizzazione del cyberspazio
esatta valenza non è affatto chiara. In particolare, se è vero che la normalizzazione fondiaria dovrebbe assorbire i costi ed i ricavi inerenti
sui mercati delle materie prime, peraltro considerabile quale normalizzazione dopo una fase eccezionale di calo. Se si stabilizzeranno le aspettative
Normalizzazione, elusione ed interposizione: a quando un'"illuminata giurisprudenza"?
Dalla normalizzazione al rifiuto: violenza come strumento di controllo territoriale nelle "favelas" pacificate
ignorare che esiste anche un rischio di "normalizzazione", attraverso appunto la pratica medica e chirurgica, di tutte quelle persone per cui non sia ben
Note sulla "normalizzazione" della questione di fiducia
a Ginevra è un tentativo di normalizzazione internazionale delle correnti operaie; la società delle nazioni, pur priva di autorità e di sanzioni
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dove si è incorporato il fattore 2i nella costante arbitraria Cn. La condizione di normalizzazione ci dà poi
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— 1 nodi intermedi (v.§ 7): la condizione di normalizzazione fissa poi l'ampiezza della sinusoide.
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Scelto così λ, le condizioni agli estremi sono entrambe verificate, e quindi c1 e c2 restano arbitrarie: la condizione di normalizzazione dà soltanto
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L'estensione a queste «autofunzioni di spettro continuo» del teorema di ortogonalità e della normalizzazione richiede alcune avvertenze: è ovvio
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(designando con λ indifferentemente λ1 o λ2, che differiscono infinitamente poco): ciò suggerisce di porre come condizione di normalizzazione
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tenendo conto del valore sopra riportato dell'integrale, si vede che la costante di normalizzazione αλ va allora presa in modo che sia
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per due intervalli Δ1λ, Δ2λ che non si sovrappongono. La condizione di normalizzazione è
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Similmente si imporrà alle autofunzioni la condizione di normalizzazione:
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Questa chiamasi condizione di normalizzazione, ed è già stata esaminata nel cap. I per le autofunzioni delle equazioni differenziali: come si è visto
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La costante si determina coi criteri di normalizzazione per lo spettro continuo spiegati al § 10. Si osservi che la densità di probabilità della
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dove è una costante di normalizzazione che verrà fissata in seguito, e ha un significato analogo al c(E) della (133'), cioè:
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e che, per la condizione di normalizzazione, entrambi gli integrali di questa formula devono valere 1, si trova che si può porre (1) La costante
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I moduli delle costanti C e D si determinano con le condizioni di normalizzazione, che danno:
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, che equivale alla normalizzazione di ).
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La condizione di normalizzazione è
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(dove è un fattore costante di normalizzazione) e quindi, per la (185), una u data da
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dove si è messo in evidenza il fattore di normalizzazione
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la normalizzazione di queste, si osservi che la deve essere normalizzata in modo che risulti
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Il fattore si determina con la condizione di normalizzazione (252): si trova
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e poichè, per le citate condizioni di normalizzazione, i due integrali valgono 1, si ritrova, ricordando la (345), il risultato (346).
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integrali, e che come criterio di normalizzazione e di ortogonalità si debba adottare quello spiegato al § 10 p. II.
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cioè a : si ritrova così la condizione di ortogonalità e normalizzazione introdotta al § 10 p. II.
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funzione . Per esempio, la condizione di ortogonalità, e normalizzazione delle autofunzioni, espressa dalla (46) e dalla (46') del capitolo I, p. II
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dove il fattore , è stato determinato mediante la condizione di normalizzazione.
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normalizzazione delle e indicando, al solito, con gli elementi della matrice che rappresenta l'operatore nello schema , (matrice di perturbazione), cioè
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Per avere tutti i termini dello sviluppo (171), manca ancora la conoscenza di : questa si determina imponendo a la condizione di normalizzazione, che
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Moltiplicando per , e integrando su tutto il campo di variabilità delle coordinate si ha (ricordando l'ortogonalità e la normalizzazione delle , e
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§ precedente) con la condizione di normalizzazione di , e si trova anche qui che si possono prendere nulli.
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La condizione di normalizzazione è evidentemente:
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Se ora supponiamo il campo magnetico diretto secondo l'asse z, e risolviamo il sistema (249) (determinando la costante di normalizzazione in modo che
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magnetico totale, che si ottiene integrando questa densità in tutto lo spazio, risulta in virtù della normalizzazione di u.
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Nel primo caso le equazioni danno (, mentre restano arbitrarie (salvo l'ortogonalità e la normalizzazione) e si possono prendere uguali a 1 e a 0
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il modulo della costante A si determinerà con la condizione di normalizzazione (v. § 10, p. II).
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e la condizione di normalizzazione dà .
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i coefficienti c contenuti in queste formule restando arbitrari, salvo le condizioni di normalizzazione. Tenendo conto della (392') e delle (396), e
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§ 4. — NORMALIZZAZIONE DELLE AUTOFUNZIONI.
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(fattore di normalizzazione), perchè l'autofunzione così ottenuta soddisfi la (15).
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togliere questa indeterminazione si aggiunge generalmente un'altra condizione, che chiamasi di normalizzazione e che è la seguente:
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normalizzazione quindi non determina completamente l'autofunzione. Tuttavia per lo più si prescinde da questa ulteriore arbitrarietà che si presenta
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Le relazioni di ortogonalità e quelle di normalizzazione si possono esprimere con una formula unica introducendo il simbolo, di uso frequente e assai
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la condizione di normalizzazione si può dire che all'autovalore corrisponde una sola autofunzione normalizzata (a meno della costante di modulo 1, di
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