quelle che non conosce si rimette alla padrona di casa, che ha l'obbligo di fare le presentazioni. Essa non ripete il nome dell'ospite davanti a ogni
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presentarsi da sé. Dirà chiaramente il suo nome: « Federico Corti », solo alla prima presentazione, poi si limiterà a baciare la mano alle signore. Ripeterà il
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ringraziamenti", lasciando nome e cognome così come sono sul biglietto (ma se c'è anche un titolo, questo verrà cancellato con un trattino di penna). A un'amica si
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biglietto da visita dei genitori, Carlina metterà come segue il suo nome: LUIGI e PAOLA VERDE (a mano) Carlina invita gli amici sabato 18, dalle 17 alle
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fanno tappezzeria offrono uno spettacolo demoralizzante. Ma chi rivolge questa domanda dovrà precisare nome e cognome della persona che intende
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Eccezionalmente, può accadere che un ballerino si veda costretto a presentarsi personalmente a una signora. In tal caso s'inchina, declinando nome e
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un biglietto di condoglianze. Il giorno prima del funerale ci si reca a scrivere il proprio nome nell'album preparato nell'anticamera o nella
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domestica si raccomanderà di non rispondere che « la signora è uscita » dopo aver chiesto il nome di chi parla. Facendo così lascerebbe l'interlocutore
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nome, senza attendere che gli venga richiesto. Ecco come deve regolarsi la persona di servizio, quando riceve la telefonata di chi non dice subito il
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lui. La sua biancheria personale, invece, grembiuloni e uniformi, devono essere lavati dal personale di servizio. Non la si chiama per nome, non le
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autorizzato a chiamarla per nome. Lei gli risponderà: "Caro Rossi" o "Caro Piero". "Gentile Signora" si addice a rapporti più cortesi e formali. Il semplice
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Un uomo firma con nome e cognome, qualche volta col solo cognome preceduto dall'iniziale del nome (non firma mai, per esempio: "Avv. Carlo Danzi", o
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saluti" o "Con i migliori saluti" e si firma con nome e cognome. Una lettera di congratulazioni può chiudersi pressappoco così: "Ancora mille auguri e
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, indirizzando al figlio e alla figlia di un nobile, il titolo deve essere seguito dal nome. Il titolo seguito direttamente ed esclusivamente dal cognome
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per uso commerciale sono stampati lisci. Nome e cognome, nel centro del biglietto. Il signore ne avrà di due tipi: uno d'affari, con le qualifiche
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sobri: nome, cognome e basta. Un giovane dispone di biglietti da visita quando incomincia ad accompagnare delle signorine, a esser invitato da solo
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a bocca piena esiga, in nome del galateo, che il figlio tolga i gomiti dalla tavola, sarà forse prontamente obbedito, ma certamente con qualche
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vita di Gesù, oppure del Santo di cui il bambino porta il nome). E poi, tagliacarte d'argento, stilografica, cartella la scrittoio... insomma
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non conosce. Nel presentarsi dice il proprio nome e cognome. Non tende mai per primo la mano alle signore, ma accenna un inchino del busto; appena la
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o onorifico precederà il suo nome sulla partecipazione. I titoli nobiliari o di carriera (colonnello, ammiraglio, ecc.), invece verranno comunque
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fidanzata segnerà su un apposito taccuino nome e cognome del donatore, regalo ricevuto, data di consegna: a ogni persona che ha fatto un regalo spetterà
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smoking. Anche il gilet bianco varia leggermente secondo la moda: ora a risvolti, ora semplice, ora a un petto, ora a due (ma qualsiasi sarto di buon nome
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, se gli sposi partecipano le nozze in nome proprio e hanno già una casa pronta: "Gli SPOSI saranno lieti di salutare gli amici a casa loro, via Latina
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e MARIA FERRETTI (genitori della sposa) pregano(spazio riservato al nome dell'invitato) di voler intervenire alla colazione che offriranno dopo la
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sempre in numero dispari : tre, cinque, sette). Sul bigliettino inserito nella bomboniera va stampato il nome dello sposo seguito da quello della sposa
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provvisoriamente, in casa dei genitori o di qualche prossima parente. La moglie continuerà a portare l'anello nuziale e a firmarsi col nome del marito
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Conti". Se gli invitati sono tutti amici intimi basta mettere il nome di ognuno. Se tra gli invitati c'è un Prelato, un alto personaggio politico, o una
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sarà opportuno mettere un cartellino col nome di ciascun invitato davanti a ogni piatto: nulla di più penoso, infatti, che vedere la padrona di casa
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barzelletta su Abramino Levi: potrebbe darsi che Abramino Levi fosse anche il suo nome.
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Accademia della crusca
